Ritorna la "maga,,

Ritorna la "maga,, LA CRONACA DELLA TELEVISIONE Ritorna la "maga,, Riammessa al "Rischiatutto" la bella concorrente che aveva presentato ricorso - In una fiacca puntata, ieri sera ha vinto ancora la studentessa Ahi, ahi, ahi, avrà mormorato tra sé Mike Bongiorno ieri sera, che schifezza di puntata. In effetti la si può tranquillamente definire una delle peggiori trasmissioni del Rischiatutto viste in questi ultimi due anni. Cos'è successo? Per cominciare, una campionessa, la giovane Nadia Bosi, che per tutta la settimana non era ben sicura di essere campionessa (per via del ricorso della bella «maga» Lidia Baccaglini: che è stato accettato); e poi due altri concorrenti dì modesta levatura, cioè di scarsa preparazione; infine, una strana atmosfera di fiacca che ha pervaso da cima a fondo la puntata... Pareva che tutti fossero distratti o svogliati o stufi, come quando un gioco tirato troppo per le lunghe non interessa più nessuno e in lizza sono rimasti soltanto i giocatori meno bravi. La Bosi non sembrava in forma, piuttosto preoccupata e nervosetta, ma la signora Leda Zoccoli e lo studente Vittorio Baretto le hanno gentilmente facilitato il cammino: entrambi sono sprofondati sotto zero. Niente cabina per loro e la Bosi riesce a raddoppiare la piccola somma faticosamente racimolata; conquista 380 mila lire e porta il suo totale a 900 mila. Spiccioli, miserie, brontolavano gli stessi appassionati del quiz con sbadigli da slogarsi le mascelle. La speranza, adesso, è nella maga. Era molto strano che il Rischiatutto si lasciasse scappare un personaggio del genere... A furia di ponzare, ci si è accorti che il ricorso era valido, guarda un po'. E così la provocante Baccaglini ricomparirà giovedì prossimo contro la Bosi: sarà una situazione per lo meno curiosa, la campionessa con 900 mila lire, la sfidante con una cifra di partenza pari a 3 milioni e 680 mila lire. ★ ★ Si è concluso il ciclo di Io e... con il direttore d'orchestra Riccardo Muti che ha parlato di Ravenna, questa stupenda città piena di fascino dove in breve spazio si salta vertiginosamente dalla pineta di memoria dantesca ai monumenti imperiali, alle attrezzature fantascientifiche delle raffinerie... E c'è un'aria affettuosa di provincia, e attorno si stende solenne la campagna. Cosa possiamo dire, come bilancio, di questa singolare rubrica ideata e diretta da Anna Zanoli? Lasciando da parte, che il rilievo è inutile, la privazione che il programma soffre sul video della mancanza del delicato colore originale, bisogna dire che stavolta si è un po' proceduto ad alti e bassi. Il grande merito di Io e..., ossia la capacità di sintesi e quindi la possibilità di svolgere un discorso di informazione culturale nel giro di meno di un quarto d'ora, rimane. Quella che stavolta ci pare non abbia sempre funzionato è stata la scelta dei « ciceroni »: ci rendiamo conto che non è facile, che non tutti hanno la grinta polemica di un Pasolini o la scioltezza di un Cancogni; ma è anche certo che se il « cicerone » è impacciato o enfatico o ha un piglio ufficiale, tutta la rubrica ne risente. La rubrica è studiata e fatta per colpire in breve e coinvolgere perentoriamente lo spettatore in argomenti di solito trattati con abbondanza e cipiglio. Il commentatore, l'intermediario, l'illustratore, chiamatelo come volete, non comunicativo e non spontaneo rischia di tradirne lo spirito e, secondo la migliore tradizione, di far scappare il pubblico. Ci auguriamo vivamente che Io e... ritorni. Anna Zanoli sì dia alla caccia di « ciceroni » adatti: in Italia dovrebbero essercene, coso mai si può anche cercarne all'estero, u. bz.

Luoghi citati: Italia, Ravenna