I suggerimenti dell'Automobile Club per una circolazione con meno disagi

I suggerimenti dell'Automobile Club per una circolazione con meno disagi I suggerimenti dell'Automobile Club per una circolazione con meno disagi Domanda al sindaco: "Sono proprio necessarie altre proibizioni, ora che il traffico è diminuito?" - Bisognerebbe eliminare tante inutili "soste vietate" - Altre proposte all'esame Inadeguatezza dei servizi pubblici di trasporto, « tempi » semaforici che sembrano studiati apposta per metter nei guai gli automobilisti, divieti direzionali spesso non utili alla fluidità del traffico, parcheggi insufficienti (ma contravvenzioni quintuplicate per la sosta vietata), scarsissimi sovrappassi e sottopassaggi anche nelle zone più frequentate: i problemi della circolazione in città sono molti e le colpe non sempre e non tutte dei mezzi di traspoito privati. Ora, l'amministrazione civica ha in animo nuovi provvedimenti per la viabilità. Proprio in vista di ciò, una delegazione dell'Automobile Club di Torino si è recata ieri dal sindaco, arch. Picco, per esprimere la preoccupazione dell'ente, che rappresenta gli automobilisti torinesi e in particolare 130 mila soci. Le care multe Della delegazione facevano parte il presidente dell'Acl di Torino, ing. Christillin, il presidente della commissione circolazione e traffico dott. Farina e 11 direttore del sodalizio, dott. Sorrentino. Parecchi gli argomenti trattati nel colloquio con il sindaco. Secondo l'Aci sarebbe inopportuno adottare proprio in questo periodo provvedimenti che ancor più limitino la circolazione nel centro della città. La recente disposizione che aumenta a 5 mila lire la multa per sosta vietata è giunta nel momento in cui la circolazione diminuiva a causa del notevole rincaro della benzina e del costo della vita in genere. Tenuto conto di questa realtà (dal 20 febbraio a oggi la vendita di benzina in città ha avuto una contrazione del 25 per cento; le immatricolazioni di nuove vetture negli ultimi quattro mesi sono diminuite del 30 per cento, rispetto allo stesso periodo di un anno fa), altre i< punizioni » per gli automobilisti aumenterebbero i disagi di una già pesante situazione. C'è per esempio la proposta di vietare ai mezzi privati la circolazione in via Lagrange e di istituire una fitta serie di nuovi divieti di sosta, « a maglie », nelle vie centrali. A questo proposito, i tecnici dell'Acl hanno sottolineato le ulteriori difficoltà che avrebbero gli operatori economici delle zone interessate; mentre è stata rilevata l'assoluta inutilità di numerosi divieti di sosta, sistematicamente trasgrediti dagli automobilisti e quindi non importanti agli effetti della fluidità del traffico. « Una revisione di tali divieti — ha detto la delegazione al sindaco — oggi sembra più che mal necessaria ed urgente ». Nel colloquio con l'arch. Picco sono stati toccati altri temi: si è discusso di uno studio che la Somea ha fatto per conto del Comune. Questi gli elementi più significativi della ricerca. L'area centrale di Torino dispone di 40 mila posti macchina in sosta con¬ sentita. La « domanda », nelle ore di punta, tocca un massimo di 76 mila posti macchina. La corrente parassitarla creata da 36 mila automobilisti in cerca di parcheggio, determina un incremento del traffico del 5-6 per cento per ogni minuto di ricerca di un posto libero. Poiché la « caccia » d'ogni automobilista dura in media 4 minuti, l'incremento artificioso del traffico raggiunge il 20 per cento. « Ed è destinato a lievitare, perché sono pochi coloro che vogliono rischiare una multa di 5 mila lire ». Il mezzo pubblico A questa situazione non sembra poter rimediare l'Azienda tranvie, che smaltisce soltanto 11 25 per cento di tutti gli « spostamenti » che avvengono nelle 24 ore di una giornata feriale, valutati intorno ai 3 milioni di « tragitti ». Il dato è ancora più significativo se si tien conto che, di questo 25 per cento, più di due terzi riguardano persone che dichiarano di utilizzare 11 mezzo pubblico perché non hanno l'auto. « Se ne deve dedurre che soltanto l'S per cento degli spostamenti nell'area urbana avviene su mezzo pubblico per libera scelia ». Sempre secondo lo studio della Somea, su 100 passeggeri, 51 viaggiano in condizioni di eccessivo affollamento e, tra tempo medio di attesa alle fermate (7 minuti) e tempo medio di per¬ corso a piedi (6 minuti) coloro che adoperano il mezzo pubblico perdono giornalmente un tempo complessivo di circa 140 mila ore. L'Automobile club — è stato fatto osservare al sindaco — considera sempre prioritario il mezzo pubblico, ma ritiene che lo stesso debba offrire un servizio valido e porsi in alternativa a quello privato. Dove i due tipi di trasporto non siano conciliabili, l'auto deve cedere il passo al servizio collettivo. « Ma questa ipotesi, specie nell'attuale periodo di recessione del parco circolante e in considerazione della situazione della viabilità torinese, deve essere affrontata con cautela ». Il sindaco ha preso atto delle segnalazioni dei rappresentanti dell'Ente e ha assicurato che inviterà i tecnici del Comune ad esaminare i vari problemi e le soluzioni proposte: abolizione delle onde verdi nelle strade a doppio senso di marcia; adozione dell'onda verde in quelle a senso unico; divieto di svolta a sinistra nelle vie a doppio senso di circolazione; revisione dei divieti di sosta, con l'eliminazione di quelli Inutili. Quartiere S. Rita — Il comitato organizza per stasera alle 21 in corso Orbassano 192 una conferenza sulla prevenzione delle malattie renali nell'infanzia. Relatore il prof. Randazzo, primario dell'ospedale infantile.

Persone citate: Christillin, Farina, Randazzo, Sorrentino

Luoghi citati: Torino