Montedison

Montedison Montedison (Segue dalla V pagina) lqmbardo qualcosa di molto importante ai fini dell'inchiesta. Forse qualche interrogatorio; raccogliere altre prove. Anche lui non parla. L'indagine gli era stata affidata dal consigliere istruttore del tribunale Gallucci alla fine del '72. Il 24 ottobre di quell'anno la Corte di Cassazione aveva risolto il conflitto di competenza con Milano (dove alla fine del '70 due denunce di azionisti Montedison avevano fatto partire l'inchiesta), decidendo che i processi Montedison andavano riunificati a Roma. tt Mi auguro — dice il magistrato — che la commissione inquirente faccia per intero il suo dovere e giunga alle conclusioni ». Squillante non dimenticherà facilmente questo caso. Si era messo al lavoro senza che trapelasse una indiscrezione. Il pasticcio cominciò nell'ottobre del '73. Il primo del mese Squillante interrogò Valerio e poi continuò con i suoi più stretti collaboratori. Pochi giorni dopo una radiospia, che il tecnico Franco Greco afferma essere funzionante, venne trovata nel suo studio. Di fronte all'ufficio di Squillante da giorni era stato visto parcheggiato un pulmino del Sid (Servizio Informazioni Difesa). Si tenI tò poi da fonti ufficiali di | spiegare che il pulmino era lì per altre intercettazioni. Ora tutto il materiale raccolto da Squillante è finito sul tavolo dell'on. Cattanei. L'unica supposizione possibile è che la commissione inquirente sospetti presunti illeciti di ministri collegati all'affare Montedison. Uno di questi potrebbe essere la legge del '66 che avrebbe favorito la fusione della società Montecatini con la Edison dal punto di vista fiscale. f. c.

Persone citate: Franco Greco, Gallucci

Luoghi citati: Milano, Roma