Carne irlandese fuori della Cee di Renato Proni

Carne irlandese fuori della Cee Esportata a prezzi ridotti Carne irlandese fuori della Cee Mentre il Mec la importa l'autorizzazione a Dublino rischia di creare uno scandalo (Dal nostro corrispondente) Bruxelles, 27 marzo. Si profila un altro grosso scandalo nella Comunità europea. In un periodo di alti prezzi e di penuria della carne di manzo, la Commissione ha autorizzato il governo della Repubblica irlandese a vendere sul mercato mondiale — ma non su quello comunitario — mille tonnellate di carne a prezzi ridotti. Ciò significa che il Fondo agricolo comune finanziera questa svendita agli americani, ai nordafricani e ai Paesi mediorientali benché la Comunità sia importatrice netta di carne. Ad un anno di distanza, si ripete così un fenomeno simile al famoso scandalo del burro, quando la Cee vendette la sua montagna eccedentaria di questo prodotto (200 mila tonnellate) all'Unione Sovietica, al costo per i contribuenti europei di circa 150 miliardi di lire. Tutto ciò è dovuto alla disfunzione della politica comune agricola in base alla quale il manzo, come altri prodotti, viene acquistato dalle agenzie di intervento quando il prezzo di mercato scende al di sotto dei prezzi fissati a Bruxelles. Con questo metodo si vanifica il funzionamento ordinato del mercato agricolo a favore dei produttori e si spingono i prezzi al rialzo. In ogni caso, il risultato è un onere finanziario per i contribuenti europei. Nei Paesi della Cee manca la carne e ne dobbiamo importare ogni anno, ma stavolta il manzo di nostra produzione sarà venduto all'estero e a prezzi più bassi. L'Irlanda potrà vendere la sua carne di manzo a 390 lire alla libbra mentre il prezzo garantito al produttore della Comunità è di 450 lire alla libbra. Attualmente nei sili europei sono accumulate 40 mila tonnellate di carne di manzo, in attesa che il prezzo di mercato salga per essere vendute. Circa 20 mila tonnellate si trovano nella Repubblica federale tedesca. Di recente il governo di Bonn ha chiesto il permesso di vendere 12 mila tonnellate di carne a prezzi molto bassi sul mercato mondiale, ma la Commissione europea ha negato la sua autorizzazione, proprio perché non voleva uno scandalo di proporzioni simili a quello dell'anno scorso. Sabato il prezzo di garanzia del manzo è stato aumentato del 12 per cento, meno che per l'Inghilterra la quale è riuscita a salvaguardare gli interessi dei suoi consumatori. Renato Proni

Luoghi citati: Bonn, Bruxelles, Dublino, Inghilterra, Irlanda, Unione Sovietica