"Favorire la zootecnia per ridurre il deficit"

"Favorire la zootecnia per ridurre il deficit" ii "piano carne" Confcommercio "Favorire la zootecnia per ridurre il deficit" Roma, 25 marzo. (Ansa) — Il problema dell'approvvigionamento di carne, anche per ridurre il deficit della bilancia commerciale, può essere risolto soltanto attraverso un forte incremento della produzione zootecnica nazionale. E' quanto afferma la Confcommercio in un documento inviato al ministro dell'Agricoltura in vista del plano generale nazionale di Intervento nel settore della carne. Dati ufficiali relativi ai primi nove mesi del '73 — è detto in un comunicato della Confcommercio — denunciano un fenomeno allarmante: le importazioni di bestiame bovino vivo hanno fatto registrare, rispetto allo stesso periodo del 1972, una flessione di 225 mila capi, pari al 12,3 per cento. Sempre dal gennaio al settembre '73, le importazioni di carne fresca sono aumentate in modo eccezionale: 63 mila tonnellate In più rispetto al primi nove mesi del '72, pari al 34,2 per cento. Questo aumento è dovuto principalmente alle importazioni dal Paesi della Comunità Europea. Anche per quanto riguarda le importazioni di carne congelata, proveniente quasi esclusivamente dai Paesi al di fuori della Cee, si deve rilevare un aumento di 11 mila 400 tonnellate pari a circa il 10 per cento. Complessivamente l'Italia «spende», per acquistare carne dall'estero, circa 1300 miliardi di lire che rappresentano un terzo dei disavanzo commerciale del Paese. Nel documento della Confcommercio, consegnato anche all'Efim, si avanza una serie di proposte tra cui il mantenimento della libertà di importazione dai Paesi terzi di bestiame vivo e di carni, cercando eventualmente, a parziale correttivo dell'esborso valutario, di indirizzare l'importazione delle carni soprattutto sulle mezzene (ciascuna delle due parti dell'animale macellato che costituiscono la carcassa); l'incentivazione delle produzioni zootecniche alternative a quella bovina nonché i relativi consumi, anche mediante campagne di orientamento sia dei produttori che dei consumatori, avvalendosi per quest'ultimo aspetto anche della collaborazione delle categorie commerciali. Per quanto concerne in particolare il comparto delle carni bovine, la Confcommercio propone di incentivare e razionalizzare la produzione e 11 mercato, per mezzo di una politica foraggera e mangimistica a bassi costi e la costruzione di razionali strutture di produzione, e di centri per la raccolta ed il migliore collocamento (all'Ingrosso e al macello) dei vitelli.

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