L'ultima Vanoni entro il 1° aprile di Emilio Pucci

L'ultima Vanoni entro il 1° aprile Per denunciare i redditi '73 L'ultima Vanoni entro il 1° aprile La scadenza, normalmente fissata al 31 marzo, è rinviata quest'anno d'un giorno (a lunedì) - Pubblicati i decreti che istituiscono l'«anagrafe» dei contribuenti (Nostro servizio particolare) Roma, 25 marzo. Lunedì prossimo, 1° aprile, scadranno i termini per la presentazione della dichiarazione dei redditi del 1973 (l'ultima «Vanoni») e delle domande di definizione delle pendenze tributarie relative ai periodi di imposta 1972 e precedenti il « condono ». La deroga al termine del 31 marzo si è resa necessaria per la concomitanza di questa scadenza con la domenica. Mancano quindi solo sette giorni per mettersi in regola con il fìsco, al cui controllo sarà sempre più diffìcile sfuggire. Sulla Gazzetta Ufficiale di venerdì scorso sono stati pubblicati, infatti, i decreti ministeriali —firmati il 12 marzo dall'all'ora ministro delle Finanze, Emilio Colombo, passato nell'attuale governo al Tesoro — che fanno scattare il complesso meccanismo dell'anagrafe tributaria, l'ultimo anello della riforma fiscale. I due decreti riguardano i « sistemi di codificazione dei soggetti da iscrivere all'anagrafe tributaria » e l'« attribuzione del numero di codice fiscale e cancellazione dall'anagrafe tributaria dei soggetti estinti ». Contemporaneamente alla loro pubblicazione, i servizi tributari del ministero delle Finanze hanno completato la fase più laboriosa e complessa per l'organizzazione di questo strumento anti-evasione. In sostanza, sono stati classificati 9 milioni 300 mila cittadini i quali tra aprile e giugno riceveranno il numero di codice fiscale al proprio domicilio. Secondo le previsioni ministeriali, i nominativi sono destinati prima di ottobre a divenire oltre 10 milioni, in quanto la legge istitutiva prevede la citazione obbligatoria del codice fiscale per una vastissima serie di operazioni commerciali e attività economiche. Il controllo del fìsco in questa maniera sarà completo, perché attraverso il codice potrà prendere nota di ogni iniziativa od operazione commerciale di qualche rilievo. Per rendersene conto, basta scorrere gli atti nei quali è indispensabile il numero di codice: fatture Iva; comunicazioni allo schedario generale dei titoli azionari; dichiarazioni e denunce presentate agli uffici tributari; distinte di incasso sugli spettacoli; domanda da presentare ad uffici pubblici per concessioni autorizzazioni o licenze connesse all'esercizio di attività commerciali, agricole o di lavoro autonomo; domande d'iscrizione nei registri delle Camere di commercio industria artigianato ed agricoltura e negli albi registri ed elenchi per l'esercizio di attività professionali e di altre attività di lavoro autonomo; titoli di pagamento emessi dalle amministrazioni dello Stato; atti di uffici pubblici per concessioni, autorizzazioni o licenze connesse all'esercizio di attività commerciali agricole o di lavoro autonomo. Questa capillare raccolta di dati ha, come supporto, un « sistema elettronico integrato » per l'elaborazione delle notizie. Nei giorni scorsi il nostro giornale ha già dato un'anticipazione sul sistema di codificazione; sfogliando il decreto relativo si possono aggiungere nuovi particolari. Per le persone fisiche, il nu¬ mero di codice fiscale è costituito da un'espressione alfanumerica di sedici caratteri. I primi quindici sono indicativi dei dati anagrafici di ciascun soggetto secondo quest'ordine: tre caratteri alfabetici per il cognome; tre caratteri alfabetici per il nome; due caratteri numerici per il giorno di nascita e il sesso; quattro caratteri (uno alfabetico e tre numerici) per il Comune italiano o per lo Stato estero di nascita; il sedicesimo carattere, alfabetico, ha funzione di controllo. In generale, per i caratteri del cognome e del nome vengono prese le prime tre consonanti. Se il cognome o il nome dovessero avere solo una o due consonanti, il carattere si completa con le vocali (la prima o la prima e la seconda). In caso di nomi o cognomi costituiti da una consonante e una vocale o da sole due vocali, come terzo carattere verrebbe assunta la lettera X. Il carattere alfabetico cor¬ rispondente al mese di nascita sarà codificato in questa maniera: gennaio, A; febbraio, B; marzo, C; aprile D; maggio, E; giugno, H; luglio, L; agosto, M; settembre, P; ottobre, R; novembre, S; dicembre, T. I due caratteri numerici indicativi del giorno di nascita e del sesso vengono determinati in due modi differenti, a seconda che si tratti di soggetti maschili o femminili. Per i soggetti maschili, il giorno di nascita figura invariato, con i numeri da uno a 31, facendo procedere dalla cifra zero i giorni del mese dall'uno al nove. Per i soggetti femminili, il giorno di nascita viene invece aumentato di quaranta unità, per cui esso figura con i numeri da 41 a 71. I quattro caratteri alfanumerici indicativi del Comune italiano o dello Stato estero di nascita si rilevano, rispettivamente, dal volume « Codice dei Comuni d'Italia » o dal «Codice degli Stati esteri». Emilio Pucci

Persone citate: Emilio Colombo, Vanoni

Luoghi citati: Italia, Roma