Padova: mandato di cattura per due di "Ordine nuovo,,

Padova: mandato di cattura per due di "Ordine nuovo,, L'indagine sui neofascisti della "Rosa dei venti" Padova: mandato di cattura per due di "Ordine nuovo,, Sarebbero noti esponenti del disciolto gruppo d'estrema destra - Forse fuggito in Svizzera il genovese Edgardo Massa, ex dirigente della "Mira Lanza" (Dal nostro corrispondente) Padova, 23 marzo. (a. t.) Giovanni Tamburino, il magistrato che dirige l'inchiesta della «Rosa dei venti», ha affidato alle questure di Roma e di Verona l'esecuzione di due mandati di cattura nei confronti di persone che risulterebbero coinvolte nella vicenda della «Rosa dei venti». Il reato contestato è quello comune agli altri diciannove indiziati, e cioè di partecipazione ad associazione sovversiva. Si tratterebbe di Clemente Graziani, abitante nella capitale, noto esponente del disciolto movimento politico di estrema destra «Ordine nuovo», e di Elio Massagrande di Verona, anch'egli ex «ordinovista», sottoposto il mese scorso a una perquisizione domiciliare da parte dello stesso magistrato. Fino ad ora i due provvedimenti restrittivi non sono stati eseguiti in quanto gli indiziati sarebbero latitanti. Si è inoltre appreso che il destinatario del mandato di cattura spiccato ieri dal magistrato inquirente è Edgardo Massa, genovese, ex dirigente della società «Mira Lanza», sottrattosi però all'arresto espatriando, secondo indi¬ screzioni, in una località della Svizzera, dove si troverebbe anche Attilio Lercari, ex procuratore della società immobiliare «La Gaiana» di Genova, presieduta dal miliardario Andrea Mario Piaggio. Lo stesso Lercari era stato colpito da analogo provvedimento ai primi del mese scorso, riuscendo anch'egli tuttavia a sfuggire alle ricerche dei carabinieri. Avvicinato stamane dai giornalisti, il giudice Tamburino ha confermato che la settimana prossima verranno messi a confronto due tra i principali indiziati nell'inchiesta, il tenente colonnello Amos Spiazzi, di Verona, arrestato il 13 gennaio scorso, e l'ex sindacalista di destra Roberto Cavallaro, anch'egli veronese, in carcere dal 17 novembre scorso. Tamburino ha anche confermato che ci sarà un secondo decisivo confronto tra l'avvocato genovese Giancarlo De Marchi e lo stesso Roberto Cavallaro. Quest'ultimo, il 19 marzo scorso, festività di San Giuseppe, aveva guidato il magistrato in un sopralluogo sulle colline veronesi, in località Pigozzo, allo scopo di individuare i luoghi dove si sa¬ rebbero svolte esercitazioni al tiro e addestramenti alla guerriglia da parte di alcuni componenti della «Rosa dei venti» e di altri gruppi eversivi. L'esito del sopralluogo è ancora avvolto da un rigoro so riserbo.

Luoghi citati: Genova, Padova, Roma, Svizzera, Verona