Mino Agostini affronta Read di Giorgio Viglino

Mino Agostini affronta Read Mino Agostini affronta Read Il "giapponese" si ritrova finalmente di fronte al rivale - Grande tifo a Misano (Dal nostro inviato speciale) Rimini, 23 marzo. Prova d'assaggio a Modena e adesso il conlronto vero: a Misano su una pista tecnicamente assai impegnativa, si ritrovano finalmente di fronte Phil Read e Giacomo Agostini, all'insegna di una rivalità personale esasperata e di un conlronto di marca che mette in gioco il prestigio moloristico nazionale. Chi non credeva in Agostini — e per invidia o soltanto per noia del suoi successi, erano in molti — ha avuto una smentita sonora dal campione che con il formidabile successo di Daytona ha riacquistato di colpo il ruolo di leader assoluto del motociclismo mondiale. Mino, che fondamentalmente è un buon calcolatore, non si è voluto illudere. Ha accettato con soddisfazione il premio a due mesi di preparazione meticolosa, ha registrato scuse e felicitazioni, ma poi subito ha posto te mani avanti dicendo: « Daytona è stato il primo passo, adesso me ne restano tanti altri da fare e non certo facili ». In effetti, malgrado la dedizione completa al lavoro messa in atto nei mesi invernali. Agostini non è riuscito a completare la preparazione su tutte le moto della gamma Yamaha con le quali sarà Impegnato nelle prove del campionato mondiale. Per affrontare con qualche probabilità di successo la prima gara americana, ha cominciato a prendere confidenza con la 750, massiccia e pesante come la sua vecchia MV ma dotata di una potenza maggiore. Il passo non è stato lungo anche se I regimi di utilizzazione del motore a due tempi sono assai più elevati e richiedono quindi cambi di marcia più immediati, i tempi di frenata sono diversi, e nel caso specifico di Daytona, dovendosi affrontare la curva ad alta velocità, anche l'assetto della moto doveva essere particolare. Nei ritagli di tempo Mino ha iniziato a far conoscenza con la •500» quattro cilindri, la macchina che diede a Saarinen una chance assoluta contro la MV nelle poche corse che II finlandese potè disputare nella passata stagione. Anche qui rimanevano punti di contatto con tutti gli anni di marca italiana. Il peso e la potenza, In rapporto ora di poco superiore In favore della seconda. E l'esito si è visto subito a Modena dove Mino ha girato In tempi record In prova per poi vincere senza problemi. Rimaneva la 350 bicilindrica accresciuta dai modelli dì cilindrata inferiore, macchina assolutamente diversa per concezione, con un peso di 90 chilogrammi, all'incirca come una Vespa 50. Il guaio è che questa Vespa va a 300 all'ora ed è eccezionalmente sensibile. Agostini deve fare su di essa un autentico tirocinio ed è ovvio che non vuol correre rischi in queste corse italiane che giustamente considera alla stregua di un buon allenamento. Il confronto con la MV è quindi essenzialmente centrato sulla cilindrata maggiore. Da parte italiana l'aver rinunciato alla prova di Modena non ha mancato di suscitare critiche anche per la trasparenza delle scuse addotte. In fondo si tratta invece di una prudente autocritica seguente a qualche dichiarazione avventata, e all' aver snobbato l'avversario dopo averlo sottovalutato come collaboratore. Read e forse Bonera avranno un compito difficile, poiché le macchine a loro disposizione non hanno presumibilmente grandi differenze rispetto a quelle dell'anno passato Le avessero, ci sarebbe da domandarsi con quale colpevole leggerezza si è messo Agostini nella condizione di dover correre per la concorrenza, che non è soltanto sportiva ma soprattutto industriale. Qualunque sia l'esito delle gare di domani, nulla sarà definitivo. Le corse vere sono quelle del campionato del mondo. Là ci saranno avversari diversi, macchine nuove e soprattutto la necessità assoluta della vittoria. Soltanto allora le varie critiche saranno valide al cento per cento. Domani accontentiamoci dello spettacolo. Giorgio Viglino

Luoghi citati: Misano, Modena, Rimini