Come i giovani d'ogni Paese vogliono tutelare l'ambiente

Come i giovani d'ogni Paese vogliono tutelare l'ambiente Idee e proposte per un'Europa migliore Come i giovani d'ogni Paese vogliono tutelare l'ambiente Relazioni, dipinti, sculture, film documentari, fotografie: con le più diverse forme espressive centinaia di ragazzi partecipano al concorso dei quattro giornali europei Aumentano le adesioni al concorso internazionale « I giovani e l'ambiente », lanciato dai quattro grandi giornali europei « La Stampa », « The Times », « Le Monde », « Die Welt». Com'era nelle previsioni degli organizzatori, la massa dei concorrenti ha atteso gli ultimi giorni per l'invio dei lavori. Il termine di presentazone è fissato per il 10 aprile prossimo: a due settimane dalla scadenza, il ritmo dei quotidiani arrivi di elaborati e decuplicato, sia a Torino, sia Oltr'Alpe, nella sede degli altri giornali promotori dell'iniziativa. Da un primo esame delle opere presentate fino a oggi si ricava questa impressione: giovani d'ogni nazionalità hanno affrontato il tema ecologico proposto non solo con grande serietà, ma anche con una notevole ricchezza di idee e varietà di forme espressive. I disagi, i pericoli, i deterioramenti dell'ambiente dovuti a diversi agenti inquinanti e a dissennati comportamenti dell'uomo sono stati registrati da centinaia di ragazzi a ogni latitudine. Abbiamo già scritto che non c'è da stupirsi per la «quantità» delle adesioni: è la prima volta che quattro fra i più importanti organ' d'informazione europei decidono di comune accordo di coinvolgere in un discorso senza frontiere il loro «pubblico giovane», le migliaia di lettori della nuova generazione, sul problema della «qualità della vita». Il premio Nobel Daniel Bovet pochi mesi fa ammoniva: «Rimangono sette anni di vita per l'impostazione dì un nuovo sistema di sfruttamento delle risorse, prima che si verifichi l'ecocatastrofe». Ed è singolare constatare come la maggior parte dei concorrenti condivida — anche senza forzature pessimistiche — l'urgenza di una collettiva presa di coscienza per porre riparo in fretta a tanti squilibri. Relazioni scritte e documentazioni fotografiche, dipinti e sculture, brevi film documentari, interviste registrate e diapositive, plastici e collages: queste le più frequenti forme espressive scelte finora dai giovani partecipanti al concorso che già ci hanno fatto pervenire i lavori. Più numerosi gli elaborati presentati singolarmente, ma parecchi anche i lavori d'equipe, di scolaresche o di gruppi di ragazzi d'una stessa scuola. Padre e madre francesi, ieri pomeriggio, venuti da Parigi per una vacanza in Italia hanno approfittato dell'occasione per portare alla sede di La Stampa, in via Marenco 32, un dipinto a tempera della propria figliola liceale. Molti altri giovani vengono personalmente al giornale, ma la maggior parte dei lavori giungono per posta: da ogni regione d'Italia e dall'estero. Prlma di Pasqua anche le centinaia di elaborati che gli altri tre giornali europei avranno raccolto sa¬ ramzmmmlluzsslgcdgtIinsg2tnfpmhivnrrtcoliel ranno mandati a Torino. Il 16 aprile la giuria internazionale si metterà al lavoro, per l'assegnazione dei premi (5 milioni al primo, tre milioni al secondo, due milioni al terzo e dieci riconosci- samgupmenti ex aequo di un milione di I dlire ciascuno). I mTutti gli elaborati, anche le re- ! mlazioni scritte, saranno esposti in ! «un padiglione di «Torino Esposi- j dzioni» dal 4 al 12 maggio, in occa-1 esione di Envìronment 74, primo salone internazionale sull'uomo e l'ambiente e i problemi dell'energia. Envìronment 74 patrocina il concorso e curerà l'allestimento della mostra. Quest'ultimo non czc sarà una incombenza lieve. Oltre agli oggetti che potranno facilmente essere disposti nel padiglione, sarà necessario prevedere ur. gruppo di schermi su cui proiettare in continuazione i film documentari e le diapositive; mentre le registrazioni su nastro magnetico dovranno diventare «leggibili» con particolari cabine d'ascolto. Un complesso sistema espositivo, insomma, per quella che sarà la prima «radiografia d'Europa»: confronto di varie nazioni su un tema comune, fatto con la freschezza, l'incisività e la carica di ammonimenti proprie dei giovani più impegnati. Sono già numerosi i lavori inviati dai giovani per il concorso ecologico, che ha suscitato interesse in tutto il mondo

Persone citate: Daniel Bovet

Luoghi citati: Europa, Italia, Parigi, Torino