La "Gazzetta del Popolo" ha cambiato la proprietà

La "Gazzetta del Popolo" ha cambiato la proprietà La "Gazzetta del Popolo" ha cambiato la proprietà Giornalisti e poligrafici proclamano lo stato di agitazione La Gazzetta del Popolo ha cambiato proprietà: lo ha comunicato ieri pomeriggio ai rappresentanti dei dipendenti il presidente della Set (la società proprietaria del giornale, gestito dalla Itet), Caneva, che si è presentato in compagnia del nuovo titolare dell'azienda, l'editore Alberto Caprotti. Lo stesso Caprotti ha poi confermato di aver acquistato la Gazzetta circa due mesi fa. Ai giornalisti e ai poligrafici ha detto che è sua intenzione garantire a tutti il posto di lavoro e risanare il bilancio aziendale; alla richiesta se la Gazzetta del Popolo continuerà ad essere un quotidiano del mattino, ha risposto soltanto che sarà necessario controllare se l'andamento del giornale sarà soddisfacente dal punto di vista economico. Terminato l'incontro con l'editore, il comitato di redazione ed il consiglio di fabbrica si sono riuniti con il comitato unitario formato dall'associazione stampa subalpina e dai sindacati poligrafici Cgil, Cisl e Uil; al termine, è stato diramato un comunicato in cui si legge: «Di fronte al fatto compiuto dell'annuncio del passaggio di proprietà della testata Gazzetta del Popolo dalla società Set-Itet (de) al gruppo Editprinted, si denuncia la violazione degli impegni sottoscritti in accordi integrativi aziendali di informare preventivamente le rappresentanze sindacali sui mutamenti editoriali». «Il comitato unitario — è detto ancora — sottolinea il grave comportamento della segreteria amministrativa nazionale della de che ha ceduto una testata rifiutandosi di dare preventive garanzie sul futuro dell'azienda e sul mantenimento della linea democratica del giornale». «Il comitato unitario — prosegue il comunicato — esprime piena solidarietà nei confronti del consiglio di fabbrica e del comitato di redazione che hanno presentato le seguenti richieste: 1) conoscenza della società subentrante nella proprietà nella sua autentica articolazione azionaria; 2) mantenimento della testata del mattino, della linea di informazione democratica, degli attuali livelli occupazionali e retributivi dei poligrafici e dei giornalisti che lavorano nell'azienda, a norma di legge e di contratto; 3) garanzie dei versamenti previdenziali». «Il comitato unitario — conclude il comunicato — impegna le segreterie nazionali dei poligrafici Cgil, Cisl, Uil e la Federazione nazionale della stampa per un intervento urgente sul governo perché sia fatta chiarezza su questo oscuro episodio, che getta in certezza sul futuro del giornale, sui livelli occupazionali e — va ribadito ancora una volta — sulla linea d'informazione democratica». In serata il Comitato di redazione ed il Consiglio di fabbrica della Gazzetta del Popolo hanno emesso un comu¬ nicato in cui viene proclamato lo stato di agitazione di giornalisti e poligrafici dell'azienda. Il giornale non è uscito: nella nette si susseguono le assemblee di giornalisti e poligrafici. (Ansa)

Persone citate: Alberto Caprotti, Caprotti

Luoghi citati: Caneva