Sensibile recupero ieri della lira commerciale

Sensibile recupero ieri della lira commerciale L'indice di svalutazione a 17,61 per cento Sensibile recupero ieri della lira commerciale Il guadagno della nostra moneta dovuto in parte alla "caduta" del dollaro, ma la rimonta c'è stata anche su marco e franco francese (Nostro servizio particolare) Roma, 20 marzo. La lira commerciale internazionale ha oggi riguadagnato 0,65 punti. Nel Calcolo che 24 Ore riferisce al 9 febbraio '73, fine della difesa fissa, il valore odierno è a meno 17,61 per cento contro meno 20,01 di dieci giorni fa. Il forte recupero odierno è in parte dovuto a una generale caduta del dollaro, che questa volta non abbiamo affatto seguito, ma anche a una rimonta verso il marco tedesco e il franco francese, oltre che verso alcune altre monete fluttuanti. Sul mercato finanziario la rimonta odierna è più debole. Ma questo mercato ormai serve a pochissimi affari, specie in un momento nel quale è ancora assai debole il turismo in entrata e in uscita. Che stia anche per essere abolito da noi, dopo l'abolizione odierna in Francia, il regime del doppio mercato? La domanda ha varie ragioni d'essere posta. La Banca d'Italia ha indicato al Fondo monetario che pare realistico per quest'anno che la lira si situi a meno 17 per cento. Se tale tasso viene raggiunto sul commerciale, non dovrebbe più essere difficile mantenerlo anche unificando il mercato, dati i pochi affari su quello finanziario. Un'eventuale abolizione italiana del doppio mercato ci riporterebbe più vicini alle strutture degli altri Paesi europei: la nostra fluttuazione difensiva sarebbe meglio accordabile con la fluttuazione in blocco di un'importante area del Mec ed europea (Germania, Belgio, Olanda, Paesi scandinavi. Austria). Ciò agevolerebbe il ricorso all'euromereato per compensare l'imponente deficit petrolifero. Queste sono tutte opinioni molto diffuse negli ambienti finanziari ufficiali. Infine, le misure prese per sorvegliare e contenere l'uscita di capitali tramite il canale turistico e commerciale sarebbero forse anche più agevoli con l'unificazione dei due mercati valutari, che abolirebbe una serie di procedure burocratiche che impegnano gravosamente il mondo bancario e i suoi controllori. g. mazz.

Luoghi citati: Austria, Belgio, Francia, Germania, Olanda, Roma