Mancato per l'edilizia l'apporto regionale

Mancato per l'edilizia l'apporto regionale Un'indagine del "Cresme,, Mancato per l'edilizia l'apporto regionale Le competenze ereditate dallo Stato non sono state esercitate per la "resistenza degli organi statali" (Nostro servizio particolare) Roma, 19 marzo. «Incertezze e ritardi» hanno finora caratterizzato l'azione svolta in materia edilizia dalle Regioni, dopo che queste hanno ereditato dallo Stato le competenze relative all'assetto e agli interventi sul territorio. E' quanto afferma il Cresme (Centro ricerche economiche sociologiche e di mercato nell'edilizia) in un suo studio, individuando la causa del mancato decollo in un certo «atteggiamento di resistenza» da parte degli organi statali. L'accusa è venuta concordemente da tutti i Consigli e le giunte regionali, intervistate per lo studio. Gli enti hanno soprattutto sottolineato la mancanza di mezzi e poteri concreti «per svolgere un'efficace politica di programmazione e di indirizzo delle attività nel proprio territorio». Le cifre, in proposito, sono molto eloquenti: allo stato attuale, infatti, le Regioni sono in grado di controllare solo il 3 per cento della spesa pubblica nazionale, della quale il 2,3 per cento per i bilanci ordinari e lo 0,7 per cento destinato alla politica di sviluppo. L'indagine mette però in rilievo che al quadro negativo di fondo, costituito dalle diffidenze o dalle mancate iniziative dello Stato, le Regioni hanno reagito in forma profondamente diversa l'una dall'altra. La diversità non si è manifestata tanto nel momento della denuncia dell'atteggiamento statale, quanto nella predisposizione di strumenti legislativi e azioni amministrative dirette a limitare i riflessi locali delle carenze a livello centrale e a consentire l'avvio preliminare di programmi di intervento o a ga¬ na l a e i n a n i ree rantirne la saldatura con programmi già avviati. In alcune Regioni, addirittura, le mancanze dello Stato sono state «una sorta di alibi dietro il quale occultare le profonde contraddizioni che hanno impedito lo svolgimento di azioni efficaci». Nel settore dell'edilizia residenziale pubblica, tutte le Regioni hanno adempiuto all'onere di trasmettere al Cer (Comitato per l'edilizia residenziale) i programmi di localizzazione, nel proprio territorio, dei fondi ripartiti dal Cipe: nessuna Regione però è riuscita a rispettare i tempi previsti dalla legge. e. p.

Luoghi citati: Roma