L'oro ha ripreso la corsa guadagnando sei dollari

L'oro ha ripreso la corsa guadagnando sei dollari Stimolato dal declino della moneta Usa L'oro ha ripreso la corsa guadagnando sei dollari A Londra il prezzo dei venditori è salito da 165,50 a 171,50 dollari Sei dollari in più anche a Zurigo - Massiccia la domanda speculativa (Nostro servizio particolare) Londra, 19 marzo. Il prezzo dell'oro è salito oggi a Londra a 169 dollari al fixing pomeridiano, guadagnando 5 dollari rispetto alla fissazione di ieri (prezzo del venditore, da 165,50 a 171,50). Il rialzo viene attribuito in generale a una nuova e massiccia domanda speculativa, stimolata dal persistente declino del dollaro sulle più importanti piazze europee — causato a sua volta dalle preoccupazioni per gli ultimi sviluppi dell'affare Watergate — e dal desiderio degli investitori privati di mettere ì propri fondi al sicuro dall'inflazione. Gli investimenti in barre, in monete e anche in articoli di gioielleria da parte dei privati corrispondono spesso a liquidazioni dei depositi di risparmio e di conti correnti a interesse fisso; i tassi di interesse nella maggior parte dei Paesi europei sono, infatti, chiaramente inferiori al ritmo di sviluppo dell'inflazione, che viene anticipato al 10-15 per cento in alcuni Paesi, fra i quali la Gran Bretagna. Al contrario, tuttavia, l'incetta a scopo cautelativo da parte degli investitori europei soppianta la domanda di oro dei Paesi in via di sviluppo, dove gli alti prezzi stimolano frequentemente liquidazioni, in particolare da alcuni Paesi del Medio Oriente e dell'Estremo Oriente. Le cause monetarie attuai- mente sono in ombra, ma potrebbero di nuovo presentarsi come primarie, nella convinzione che gli stocks mondiali di oro monetario vengano «attivati» a prezzi maggiori durante l'anno, per generare nuova liquidità internazionale e compensare i previsti disavanzi delle bilance dei pagamenti dei Paesi occidentali, in seguito al rincaro del petrolio greggio. Anche l'argento ha guadagnato parecchio terreno nella seduta odierna, sebbene nel pomeriggio il metallo sia stato colpito da liquidazioni e realizzi incoraggiali dagli alti livelli di prezzo raggiunti. Il metallo ha guadagnato in mattinata 14,5-15 pence per oncia troy, perdendone successivamente 4,5-5,5 e chiudendo pertanto a 237,5 pence per oncia, prezzo venditore. Anche l'argento rappresenta un tradizionale rifugio contro l'inflazione e attira, quindi, fondi in cerca di collocamento. Lo dimostra indirettamente il movimento sincrono rispetto all'oro negli ultimi mesi. Analoghe le cause del rialzo del rame, che oggi ha toccato un nuovo record di 1230 sterline per tonnellata sul contante, guadagnando quindi 47 sterline rispetto alle 1183 di ieri. (Radiocor) Zurigo, 19 marzo. (Dow Jones) Il prezzo dell'oro dovrebbe stabilizzarsi sui livelli attuali poiché l'offerta è ora in equilibrio con la domanda. Lo afferma il bollettino mensile della Swiss Credit Bank, precisando che il prezzo di 200 dollari l'oncia potrebbe essere raggiunto solo qualora i Paesi produttori di petrolio intervenissero con massicci acquisti sul mercato. Il bollettino svizzero smentisce così, almeno in parte, la previsione avanzata dalla casa di operatori inglese Samuel Montagli.

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