Cadavere scagiona presunto omicida?
Cadavere scagiona presunto omicida? Innocente forse in carcere Cadavere scagiona presunto omicida? E' stato pescato nel lago di Costanza - Sarebbe il corpo di un cameriere romano - Il figlio di un costruttore era stato arrestato (Dalla redazione romana) Roma, 18 marzo. Si sono spostate in Svizzera le indagini condotte dalla magistratura romana sulla scomparsa, avvenuta oltre un anno fa, dello studente Francesco Papaldo che per arrotondare i suoi guadagni faceva il cameriere presso un elegante ristorante dei Parioli. La polizia austriaca ha fornito al dottor Ferdinando Imposimato, giudice istruttore del tribunale di Roma, nuova materia per portare avanti l'istruttoria sulla misteriosa vicenda. Le autorità della vicina nazione hanno infatti informato stamane la magistratura italiana che nelle acque del lago di Costanza, in un territorio dove a memoria d'uomo non si ricordano casi di omicidio, è stato ripescato il cadavere di una persona chiaramente vittima di un delitto. Il fonogramma, ancora segreto, deve contenere elementi abbastanza fondati per sostenere che il cadavere è quello di Papaldo, tanto da indurre il giudice Imposimato, dopo un rapido colloquio con il consigliere istruttore Achille Gallucci, a partire immediatamente per Fussach, una località austriaca ai confini con la Svizzera. Al seguito del magi- strato sono anche un ufficiale dei carabinieri, il capitano Prosperi della tenenza «Parioli», ed un sottufficiale, che fin dallo scorso anno partecipano alle indagini per scoprire dove sia finito Papaldo. L'inchiesta del dottor Imposimato, prima che si avessero le odierne novità, era giunta a conclusioni clamorose già da diverso tempo. Nelle carceri di Roma, imputato di omicidio volontario, è detenuto in amico della presunta vittima, Luigi Sarasini, accusato da numerosi indizi, non ultimo quello che lo avrebbe spinto al delitto una morbosa gelosia nei riguardi dell'amico, che era riuscito prima di lui e in maniera definitiva a far breccia nel cuore di una bellissima hostess, Carla Viglini. Sarasini, figlio di un noto costruttore romano, finì in galera prima ancora che gli venisse contestata la gravissima accusa. Chiamato a rendere testimonianza sui suoi rapporti con Papaldo, il giovane parve molto reticente al pubblico ministero che lo fece arrestare per falsa testimonianza durante un interrogatorio svoltosi il 24 marzo dello scorso anno. Successivamente, Imposimato gli contestò il reato di omicidio volontario. La sorte del giovane dipende ora dall'esito di queste ultime indagini. Se il cadavere scoperto stamane sarà quello di Papaldo, altri e non Sarasini potrebbero essere i responsabili dell'omicidio. La scomparsa di Francesco Papaldo, appartenente ad una famiglia della «Roma-bene», fu denunciata il 19 marzo dello scorso anno. Qualcuno disse d'averlo visto per l'ultima volta nove giorni prima, alle 21,30, nell'elegante ristorante «Francis», che si trova ai Parioli (ne è comproprietario il presentatore Renzo Arbore), mentre ritirava del danaro da un cliente. Poi, quasi di corsa, uscì dal locale e da quel momento nessuno ne ha saputo più nulla. A presentare ai carabinieri la denuncia di scomparsa fu, insieme con i genitori del giovane, la fidanzata Carla Viglini. Rientrata da Londra si vide capitare a casa, una sera, i futuri suoceri, i quali credevano e speravano che il figlio fosse da lei.
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