Genova: sentenza imminente per i venti del "22 ottobre,,

Genova: sentenza imminente per i venti del "22 ottobre,, Genova: sentenza imminente per i venti del "22 ottobre,, (Dal nostro corrispondente) Genova, 16 marzo. La corte d'assise d'appello di Genova, presieduta da Salvatore Zaccaria, promosso oggi presidente di sezione della Corte di Cassazione, che deve giudicare la banda «22 Ottobre», è chiusa in camera di consiglio da oltre tredici ore. Salutati col pugno chiuso da una trentina di estremisti di sinistra, con l'attrice Franca Rame in prima fila, i componenti della banda — i «tupamaros» della periferia di Genova che tre anni fa terrorizzarono la città con le loro imprese — hanno lasciato questa mattina alle 11 Palazzo Ducale, dopo l'ultima seduta del dibattimento. Il gruppo degli extra-parlamentari ha seguito Rossi, Viel, Fiorani, Malagoli, Vandelli, Astara, De Scisciolo, Piccardo, Rinaldi, Maino e gli altri lungo i corridoi del Palazzo di giustizia: quando i detenuti hanno imboccato il sottopassaggio che li portava ai furgoni dei carabinieri uno dei giovani li ha chiamati uno per uno per nome ad alta vo-1 ce. Gli uomini della «22 Otto- ! bre», allora, hanno risposto, alzando al cielo le mani am- j manettate: «Grazie, compa- \ gni». Anche Vandelli, ex candidato del msi al Consiglio comunale di Savona, ha risposto al saluto. Soltanto Rossi è rimasto indifferente. Mentre i cellulari si allontanavano verso il carcere di Marassi, Franca Rame, che teneva sotto il braccio la sorella di Mario Rossi, e i giovani del «Soccorso rosso» hanno scandito più volte, con i pugni chiusi alzati, lo slogan: «La sola giustizia è quella proletaria». E' stato l'episodio più movimentato di un processo che nel corso di un mese di udienze si è svolto sempre tranquillamente: non ci sono stati infatti coipi di scena né novità. I fatti sono ormai consolidati da prove schiaccianti e dalle ammissioni dei 20 imputati. La corte d'assise d'appello ha come compito principale ormai la valutazione della situazione personale di ciascun imputato per decidere l'applicazione o meno delle attenuanti generiche. Per quanto i reati contestati siano numerosi, complessi e gravi — rapimento di Sergio Gadolla, attentati dinamitardi alla Garrone e alla Ignis, trasmissioni clandestine di Radio Gap, rapina all'Istituto delle Case Popolari e uccisione del fattorino Alessandro Floris — gran parte degl'imputati sono incensurati. E' questo, forse, l'aspetto singolare della vicenda. Genova ha sempre avuto, come del resto tutte le città che hanno un grande porto, una malavita con caratteristiche tradizionali e ben delimitate: contrabbando, racket dei locali notturni e della prostituzione, attività quasi tutte concentrate, nel ghetto del centro storico. Rossi e i suoi compagni hanno invece una matrice diversa: hanno mescolato, sia pure in termini contraddittori e confusi, un assurdo «sogno» politico ed un feroce istinto di rivolta. p. 1.

Luoghi citati: Genova, Savona