Cross delle Nazioni a Monza (una gara per chi sa soffrire)

Cross delle Nazioni a Monza (una gara per chi sa soffrire) Si svolge oggi per la prima volta in Italia Cross delle Nazioni a Monza (una gara per chi sa soffrire) Il favorito è un meccanico inglese di ventidue anni, Dave Black : lo prepara suo padre, lui prega durante gli allenamenti - Fava è il numero uno degli italiani - In lizza anche israeliani ed arabi (Dal nostro inviato speciale} Monza, 15 marzo. Se è vero che l'atletica è corsa (ed è vero, senza sminuire le fatiche di saltatori e lanciatori), il cross è la gara più romantica, ed eroica allo stesso tempo, di tutta l'atletica. Una competizione per uomini forti, per gente che sa soffrire: in pista si può prendere un certo ritmo e mantenerlo, il terreno non presenta insidie e dislivelli, la lunghezza della falcata è uniforme, i cambi di marcia avvengono spesso per scelta propria. Nella corsa campestre la fatica è accentuata da Innumerevoli difficoltà, ci sono salite e discese per « rompere » le gambe. Per questo il cross è la gara più naturale fra quelle di corsa, più della maratona che pur affascina per la sua massacrante lunghezza e per l'alone di leggenda che ne circonda le origini. Domani a Monza, dentro e fuori l'ippodromo, su un circuito di due chilometri abbandonati da ripetersi più volte, gli specialisti di tutto il mondo si battono nella gara classica della specialità, il Cross delle Nazioni. Per la prima volta l'Italia ospita questa competizione, accogliendola come un omaggio alla voglia di muoversi che ha toccato anche da noi — finalmente — molta gente, ed al timido risveglio di una coscienza ecologica. Il cross va per prati, boschi, sentieri, non ha bisogno di cemento e di tartan. I campioni sono gli stessi che fra poco gareggeranno in pista, molti li vedremo In settembre a Roma nei 5 mila, nei 10 mila metri e nella maratona dei campionati d'Europa, ma alcuni confessano che solo nella corsa campestre realizzano Il tipo di sport sognato da ragazzini. Mike Turner, uno dei più validi • crossmen ■ inglesi degli Anni 60, dichiarò un giorno: « Certamente mi piacerebbe essere famose come Michel Jazy o Ron Clarke. Ma neppure una vittoria nei 10 mila metri delle Olimpiadi mi avrebbe dato questa suprema gioia sportiva, questi anni passati Ira amici veri, la felicità che mi regala il correre per I campi, lontano dalle città, lo ho migliorato lo spirito, non solo ! muscoli ». Domani, ancora gli inglesi fra I favoriti. Il cross è nato al nord, ma prima in Gran Bretagna. Shrubb, due volte, Aldrirge, Straw, Underwood, Robertson, Wood (due successi): sono Inglesi i primi otto vincitori del « Nazioni », nato nel 1903 ed arrivato alla sessantaduesima edizione. Stavolta, pur fra molti campioni, il nome che riceve forse i maggiori suffragi è quello di Dave Black, ventiduenne fuoriclasse dello Staffordshire, meccanico alla GKN (motori Leyland). Lo allena suo padre, In pista ha già fatto ottime cose, ma predilige la campestre. « Mi alleno molto — dice — e per vincere la solitudine e la sensazione della fatica, prego. La mia è una famiglia molto religiosa ». Nel 1972 a Cambridge, dove fra i seniores vinse l'intramontabile belga Gaston Roelants (anche lui in lizza). Black fu strapazzato dai nostri Tomasini e Fava, primo e terzo nella prova riservata ai giovani. L'inglese arrivò quarto, adesso si prenderà la rivincita. Siamo l'unico paese al mondo dove, nello sport, le promesse si perdono per strada con tanta facilità. Fava sarà ancora, comunque, il nostro numero uno: il ragazzo di Cassino manca di sprint, ma è una garanzia per carattere e resistenza al dolore. Si è allenato molto, cercherà di supplire con la grinta alla modesta taglia atletica. Con lui un gruppetto di azzurri che Arese, capitano non corridore, inciterà dai bordi del tracciato. Si corre a Monza, fra l'ippodromo ed il parco. I finlandesi, arrivati ieri, hanno trovato il percorso bellissimo: loro amano piante e boschi, si sono stupiti nel trovarli anche vicino alla industria¬ ledege dojun1415suredPenacatrtotoreGdmsds e Milano. Li guida Vasala, uno ei grandi di Monaco, stavolta regario del meno noto Kantanen di Pekka Paivarinta. Per i seniores la distanza è di odici chilometri, di sette per gli uniores e di quattro per le done. Cominceranno i giovani alle 4, I campioni partiranno alle 5,15. Il Parco di Monza vive la ua grande giornata, dopo essee stato meta di tante gare locali, i marce, di allegre camminate. er l'occasione le autorità comuali hanno rimesso in sesto la ascina Molino del Cantone, atrezzandola con docce e spogliaoi. Sarà un punto di riferimeno permanente per chi vuole corere un po', campione o brocco. Gli organizzatori lombardi, guidati a Mastropasqua, hanno fatto il massimo: ora tocca agli atleti. Ci aranno israeliani ed arabi, irlandesi ed inglesi: sono state prese precauzioni antl-lncldenti. Bruno Perucca