Come funzionerà l'anagrafe fiscale

Come funzionerà l'anagrafe fiscale Come funzionerà l'anagrafe fiscale Tutti avremo un numero di "codice" ( Nostro servizio particolare ) Roma, 15 marzo. Colombo, ministro uscente delle Finanze, che lascia per tornare al Tesoro, ha dato il via all'attività pratica dell'anagrafe tributaria, così completando la parte formale della realizzazione della riforma fiscale, che volle quand'era Presidente del Consiglio. Da aprile, quindi, ben 9 milioni di cittadini riceveranno il loro numero di « codice fiscale ». La distribuzione sarà completata entro giugno. Coloro che riceveranno per posta il loro « codice » sono quegli stessi cittadini che il fisco « già conosce » e dei quali il cervello elettronico del fisco ha già acquisito tutti i dati anagrafici. Gli altri cittadini e le società dovranno chiedere essi stessi di ricevere il numero di codice: senza il suo possesso, difattì, numerosi sono gli atti economici che non potranno più essere svolti. Difatti, con uno dei due decreti appena firmati da Colombo e in corso di pubblicazione sulla « Gazzetta », si indica la serie degli atti pubblici che possono essere svolti solo apponendovi, oltre la firma, il numero di codice fiscale. Tra questi atti rientrano, ad esempio, la registrazione dei contratti d'affitto e gli atti di compravendita d'un'automobìle. E' la lotta all'evasione fiscale dei tributi diretti che comincia, per far sì che le tasse siano pagate da tutti e non soltanto da coloro che vivono del loro puro salario, con l'intera trattenuta fiscale effettuata « in tempo reale » dal datore di lavoro. Il primo numero di codice fiscale che si conosca è quello attribuito allo stesso Colombo. Eccolo: Clm Mie 20D11 G942Z. Si tratta di sedici caratteri, tra numeri e lettere. Nel linguaggio codificato degli elaboratori elettronici il primo gruppo di 3 lettere sta per Colombo (comune a tutti ì Colombo d'Italia), il secondo gruppo di 3 lettere sta per Emilio (comune a tutti gli Emilio d'Italia), il terzo gruppo misto di numeri e lettere è quello che indica con precisione quest'Emilio Colombo rispetto a tutti gli evenutali omonimi. I primi quattro caratteri dell'ultimo gruppo indicano il luogo di nascista del contribuente. L'ultimo è un carattere che serve ai controlli. Per le società e per tutti quei contribuenti che non siano persone fisiche il codice è più semplice (è infatti da usarsi assai più sovente). Bastano 9 cifre, così distribuite nell'esempio fornito oggi dal ministero delle Finanze: 001 047 965. L'ultima cifra ha funzione di controllo, le altre sono tutte « personali » dell'azienda. Un'azienda, ad esempio, trasmetterà all'anagrafe tributaria la notizia d'un acquisto, d'una parcella pagata al professionista (e degli stipendi ai dipendenti) ponendo in calce il proprio numero, ma anche ponendo affianco dei nominativi ai quali ha eseguito i pagamenti i rispettivi numeri di codice: senza tale numero, dal prossimo ottobre non si faranno una serie di pagamenti. Il cervello dell'anagrafe tributaria provvederà automaticamente a raffrontare ì vari numeri, raffrontando anche ogni mimerò in arrivo con quelli iscritti nelle future dichiarazioni dei redditi. g. m.

Persone citate: Emilio Colombo

Luoghi citati: Italia, Roma