Un quattordicenne si uccide "Non ho rubato il portafogli"

Un quattordicenne si uccide "Non ho rubato il portafogli" Due ragazzi si tolgono la vita a Roma Un quattordicenne si uccide "Non ho rubato il portafogli" Ha scritto sul suo diario: "Non sono stato io, questa volta" Un liceale di 19 anni si getta dalla finestra, senza spiegazioni (Nostro servizio particolare) Roma, 14 marzo. Due suicidi a Roma: il primo, di un liceale di 19 anni che non ha spiegato il suo gesto, il secondo di un ragazzo di 14 anni che si è ucciso per cancellare il sospetto di aver rubato un portamonete con poche centinaia di lire. Il diciannovenne, Claudio Conti, si è gettato dal sesto piano nel cortile interno di un grande stabile del quartiere tuscolano. Stamane, verso le 7, la donna delle pulizie ha trovato il corpo del suicida. Era figlio unico. Si trovava solo in casa perché i genitori, da una settimana, erano a Le Marmore, in provincia di Terni, dove vivevano prima di trasferirsi a Roma. Del suicidio nessuna spiegazione. Claudio Conti non ha lasciato un biglietto, e non si era confidato con nessuno. Nella sua stanza, piena di dischi, di libri e di manifesti colorati, un sottufficiale di polizia ha trovato le sue scarpe ben allineate sotto la finestra spalancata. Il verbale è scarno, un sui- cidio come tanti altri. Un'unica annotazione lo distingue: « Negli ultimi tre mesi Claudio — scrive il sottufficiale — aveva cambiato modo di vestire, si era lasciato crescere i capelli, nascondeva sotto la chioma, un cerchietto d'oro all'orecchio destro ». I genitori di Claudio Conti, sono rientrati poco dopo le dieci del mattino. Il corpo del figlio era stato portato all'obitorio da pochi minuti. In silenzio, quasi di nascosto, sono passati accanto alla macchia di sangue. Alla donna sono mancate le forze: il marito l'ha sorretta e assieme si sono avviati su per le scale verso la loro casa ancora piena di poliziotti. II ragazzo di 14 anni, Giorgio Pelusi, studente di terza media, poco dopo le due del pomeriggio ha scritto sul diario scolastico: « Non sono stato io, questa volta no, addio ». Subito dopo si è lanciato nel vuoto, dalla finestra, al sesto piano, della sua stanza. E' caduto in via Merulana, una delle strade più frequentate del popoloso quar- tiere Monti. A soccorrerlo, tra i primi, è stata sua madre, Anna, che dalla cucina ha udito il terrificante impatto. Una corsa veloce in ospedale non ha salvato il ragazzo: Giorgio è morto subito dopo il ricovero. Ieri mattina il padre di Giorgio, aveva mandato il ragazzo a ritirare alcuni capi di vestiario in una vicina lavanderia. Stamane la commessa del negozio ha telefonato in casa chiededeno alla madre di accertarsi se il ragazzo, per errore, avesse preso un borsellino con pochi soldi, scomparso subito dopo l'uscita di Giorgio dal negozio. Giorgio ha negato disperatamente. La mamma ha insistito per ore. « Dimmi se lo hai preso tu; è una ragazza che lavora: voglio risarcirla; non ti dico nulla », e Giorgio sempre a negare, a dire di no. La madre lo ha lasciato solo nella sua stanzetta ed è andata in cucina a preparare il pranzo. Subito dopo il suicidio. Anche Giorgio Pelusi era figlio unico. f. s.

Persone citate: Claudio Conti, Giorgio Pelusi

Luoghi citati: Roma