L'industria dei rapimenti ha la base in Lombardia?

L'industria dei rapimenti ha la base in Lombardia? L'industria dei rapimenti ha la base in Lombardia? (Dal nostro inviato speciale) Treviglio, 14 marzo. Ieri alle 22, a San Donato Milanese, è stato liberato dai rapitori il commerciante Emilio Baroni, di 34 anni. Era stato prelevato con la forza, la notte del primo marzo, davanti alla sua villa di Lodi. Oggi, nella campagna di Treviglio, si è conclusa anche la lunga prigionia di Luigi Rossi di Montelera, sequestrato a Torino il 14 novembre dello scorso anno. Mancano ancora da casa Camillo Colombo, 49 anni, da Cardano, un paese vicino a Como, rapito il 13 febbraio scorso e Fazio Longhi, un ragazzo di 16 anni, di Meda, portato via l'il febbraio, da sei banditi, che avevano teso un agguato alla sua famiglia. Non tutti sono d'accordo sulla tesi del rapimento di Camillo Colombo. Gli inquirenti indagano anche nell'ambiente dei corrieri di valuta e dei trafficanti. Sulla vicenda è calato il silenzio: la moglie, Lina Zanassi, sostiene che i banditi adottano questa tattica per estorcere il massimo alla famiglia. Per Fazio Longhi, il padre Aldo, titolare di una fabbrica di mobili, sembra che abbia già pagato mezzo miliardo, ma il ragazzo non si fa vivo. I sequestri di persona, dal '60 ad oggi, sono stati 326. La somma pagata per i riscatti supera i 25 miliardi. Un reato, fino a ieri tipico della Sardegna è statr> importato, con moduli n*;cvi, nel continente. Ha messo le radici, come un cancro, nelle regioni industrializzate del Nord, dove le famiglie facoltose sono spiate, selezionate per un delitto vile che rende più della rapina in banca e che, al limite, è più sicuro, poiché i banditi troveranno sempre una polizia cauta, una famiglia disposta a tutto. « Pagherò qualsiasi somma, a costo di ricominciare tutto da capo », aveva detto il vecchio padre di Emilio Baroni, la sera del sequestro. I Baroni, come i Rossi Montelera, avevano chiesto il « silenzio » dei giornali e della televisione, per rendere più agevole il « contatto » con i banditi. Si ha fiducia che le trattative, se condotte nella segretezza, possano concludersi più in fretta e più in fretta avvenga la liberazione. Si arriva a temere l'azione delle forze dell'ordine come una « intrusione pericolosa ». Le banche, gli uffici posta¬ li e gli uffici cassa delle aziende, sono, di solito, sorvegliati da guardie armate. Le vittime predestinate del rapimento quasi mai. Non è un mistero infatti che grandi industriali o finanzieri viaggiano con una scorta, con i «gorilla», pronti ad intervenire davanti al pericolo, ma quanti altri, che direttamente, o tramite le sostanze della famiglia, sono in grado di pagare un riscatto, sono esposti al sequestro? I banditi hanno un compito facile. Persone la cui ricchezza è insoOmero Marraccini (Continua a pagina 2 in settima colonna

Persone citate: Camillo Colombo, Cardano, Emilio Baroni, Fazio Longhi, Lina Zanassi, Luigi Rossi, Meda

Luoghi citati: Como, Lombardia, San Donato Milanese, Sardegna, Torino, Treviglio