Annata agricola '73 un bilancio positivo

Annata agricola '73 un bilancio positivo Annata agricola '73 un bilancio positivo Forte incidenza delle importazioni di carne bovina e del pesce sulla bilancia commerciale Roma, 13 marzo. (Ansa) - Nel 1973 l'Importazione di carne bovina macellata è stata di 4 milioni 200 mila quintali, con un incremento del 27 per cento rispetto all'anno precedente (3 milioni 300 mila quintali) e con un'incidenza sulla bilancia commerciale (carni fresche e congelate) per 739 miliardi 700 milioni di lire (+74 per cento rispetto al 1972) ai quali bisogna aggiungere 497 miliardi 200 milioni di lire per l'importazione di bovini; per il pesce tresco e conservato, infine, sono stati spesi all'estero 145 miliardi 700 milioni di lire (+33 per cento). In complesso, quindi, per la carne ed il pesce, lo scorso anno sono stati spesi 1382 miliardi 600 milioni di lire, 139 miliardi 600 milioni di lire sono stati spesi per i formaggi (+21 per cento). Questi dati si rilevano dal consuntivo sull'annata agraria 1973, reso noto oggi dall'Istituto nazionale di economia agraria, e dallo bilancia commerciale dell'Istat. Sempre secondo i dati dell'Inea, l'incremento della produzione agricola (in termini reali ai prezzi del 1972) è stato valutato a un tasso fra il 5 ed il 6 per cento. Tale incremento è da attribuirsi principalmente agli abbondanti raccolti delle colture arboree, mentre ì raccolti delle colture erbacee, se non sono cresciuti, dovrebbero essere rimasti invariati; le produzioni zootecniche sarebbero aumentate (+3 per cento circa) per effetto dell'espansione dei comparti avicoli e suinicoli, che ha compensato la flessione delle produzioni bovine. Il riso è stato prodotto in un quantitativo superiore al 39 per cento rispetto a quello del 1972 mentre la produzicne del mais, nonostante la diminuzione delle colture, è aumentata del 2,8 per cento. La lievitazione dei prezzi internazionali ha provocato, però, un aumento del costo delle importazioni: in complesso l'importazione di cereali nel 1973 è costata 575 miliardi 900 milioni di lire con un Incremento record dell'87 per cento. Secondo l'Istat nella campagna 1973-1974 la produzione di olive in Italia dovrebbe raggiungere i 6 miheni di quintali dai quali dovrebbe derivare un quantitativo di olio superiore ai 5 milioni di quintali. Nonostante il blocco del prezzi al dettaglio, le prime contrattazioni della nuova produzione hanno continuato a manifestare una tendenza all'aumento ed i prezzi pagati all'origine per la nuova produzione hanno superato talora quelli bloccati al dettaglio. In complesso l'annata agraria 1973 ha registrato un notevole aumento del valore delle importazioni al quale ha fatto riscontro un lieve aumento delle esportazioni.

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