Nove operaie intossicate ■iella fabbrica di isolanti
Nove operaie intossicate ■iella fabbrica di isolanti Nove operaie intossicate ■iella fabbrica di isolanti Un mese fa erano state cinquanta - Non ancora noti i risultati delle analisi allora compiute dall'Università - Sotto accusa le resine fenoliche Altri casi d'intossicazione da sostanze nocive, dopo quelli di un mese fa, si sono registrati alla « Fimit » di via Rossetti 34, dove lavorano circa 450 persone in prevalenza donne. Ieri mattina nove operale, colpite dalle esalazioni, sono state ricoverate alle Molinette. Le loro condizioni non sono gravi, la prognosi è di quattro giorni, ma il fatto ha sollevato un'ondata di preoccupazione fra le maestranze. Nel pomeriggio, davanti ai cancelli della fabbrica, 1 sindacati hanno tenuto una conferenza stampa denunciando le responsabilità dell'azienda e chiedendo Immediati provvedimenti da parte dell'Ispettorato del Lavoro per salvaguardare la salute dei dipendenti. Sotto accusa l'ambiente di lavoro e 1 materiali impiegati nella produzione a base di resina fenolica. La « Flmit », di cui è titolare Piero Peradotto, produce materiale isolante termoacustico per auto ed opera nel settore da una { I j i I g.uihdicii»^d~anni. I primi casti 1 d'intossicazione si verificarono ol tre un mese fa quando 50 dipen denti furono costretti a lasciare | il reparto e a ricorrere alle cure dei medici. I più gravi furono j trattenuti in ospedale. Fu promossa un'inchiesta da I parte dell'Ispettorato del Lavoro e l'Istituto di medicina per il lavoro effettuò dei prelievi per le analisi « ma i risultati — dicono 1 sindacalisti — non sono stati resi noti e le ragioni delle esalazioni venefiche sono sconosciute. Intanto nella fabbrica si lavora e le operaie continuano ad accusare disturbi ». L'altro ieri 15 persone hanno accusato malessere e ieri nove sono finite all'ospedale. « Esigiamo immediatamente — dicono — : risultati delle analisi chimiche e biologiche effettuate e che la direzione s'impegni seriamente a migliorare l'ambiente dì lavoro e soprattutto non adoperi più i materiali nocivi ». La fabbrica ieri ha sospeso la produzione per precauzione e circa 60 persone sono state messe a cassa integrazione. Si tratta, in maggioranza, delle operaie che lavorano nei reparti « preformati » « forni » e « rivestimento se dlli » dove appunto si sono registrati 1 casi di avvelenamento. Forse oggi riprenderà il lavoro alla presenza dei funzionari dei- l'Ispettorato ma i sindacati si riservano di decidere all'ultimo momento: « in quanto vogliamo anche che il salario delle operaie a cassa integrazione venga integrato al cento per cento ». Della vicenda si sta interessando la magistratura. La proprietà aa parte sua non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione. Alcune operaie avanzano l'ipotesi che l'intossicazione sia da attribuirsi al nuovo tipo di resina fenolica introdotta nella lavorazione circa 2 mesi fa. 1
Persone citate: Piero Peradotto
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