In avaria il "Jumbo-jet,, che riporta Ago in Italia

In avaria il "Jumbo-jet,, che riporta Ago in Italia La vera avventura è cominciata dopo Daytona In avaria il "Jumbo-jet,, che riporta Ago in Italia "Mi aspettavo una corsa diversa e invece è stata solo faticosa" - "Gli americani sono bravi, come gli europei però, non di più" - Paura sull'aereo | I i | (Dal nostro inviato speciale) Milano, 12 marzo. | L'aereo da New York deve glunI gere alle 9. Prima si annuncia un ] rinvio di mezz'ora, poi di un'ora, I e poi di duecentoventi minuti. | E' un ritardo grosso anche per j v°!° AllffJia ?.? rimarcarlo sono in molti poiché col Jumbo si attende Giacomo Agostini. Quasi all'una finalmente arriva e Mino, prima con qualche reticenza, poi più scopertamente, non fosse altro che per far paura a un amico che rinuncia a tutto pur di non volare mai, racconta come, appena decollato da New York, l'aereo abbia avuto un guasto, ma un guasto serio a uno dei motori. « Qualcuno dice di aver visto fiamme uscire da un reattore — Mino ha un sorriso beffardo mentre parla — io ho soltanto sentito un botto. Poi hanno spento quel motore e slamo atterrati con gli altri. Forse non volevano che lo dicessimo, ma in fondo è stato dimostrato che l'aereo è sicuro. C'era un passeggero che non ha voluto sentir ragioni e che tornerà via nave, lo quando il rischio è passato, ho imparato a riderci sopra e a pensare che, evitato quello, ci sono meno probabilità di incocciare nel prossimo ». Le domande sulla gara di Daytona occupano un bel po' di tempo e Mino cortese ripete quanto già detto a gara appena finita e nelle interviste del giorno dopo. Dì nuovo soltanto la cifra esatta della vincita, sette milioni di lire al netto, e il fatto che dal Giappone fosse venuto tutto lo staff dirigenziale della Yamaha per assistere alla prima corsa del più grande pilota del mondo. — Come ti eri allenato in Giappone e con quali moto? •• lo ho fatto una specie di ritiro collegiale. Ogni giorno ginnastica, tre sedute in moto, sonni lunghi, una dieta regolata. Le moto? Dovevo cominciare con le grosse cilindrate e pertanto mi sono buttato su quelle, lo, bestie grosse così, con potenze di quel genere non ne avevo mai provate e ci ho messo un po' di tempo a capirle. Poi verso la fine ho cominciato con la 500 ce a quattro cilindri che ha un'utilizzazione piuttosto difficile perché la coppia massima la si raggiunge soltanto a regimi molto alti >. — E' vero che sei caduto più volte come hanno scritto, con toni allarmati, parecchi giornali? Mino non risponde nemmeno. Spalanca gli occhi e poi indica con le mani tutto se stesso, un fisico Intatto, forse soltanto un poco più magro, tirato per l'allenamento Intenso. — Le corse per le maximoto sono soltanto un diversivo, l'obbiettivo rimane sempre il mondiale vero? « Le gare per le 750 ce sono fior di gare. Farò quella di Imola, poi altre due in Nord-America, a Taladega in Alabama, e il Gran Premio dell'Ontario in Canada. Il mondiale parto per vincerlo, anche quello >. — Quali sono i programmi della Yamaha? « Correre e vincere con Agostini, oppure con Lansivuori e Kanaya. Al mondiale ci saremo tutti tre nella 350 ce e nella 500 ce. Braun correrà, assistito dall'importatore olandese nella 250 ce ». — Quanti adesivi avevi sulla tura adesso che non hai più il calmiere della MV? « Ouattro, come sempre. Non sapevo che la MV fosse la mia mamma ». — Cosa ti ha colpito di più delle corse americane? « La somiglianza con le nostre. I piloti sono bravi e nemmeno tanto scorretti. Diciamo che potrebbero gareggiare alla pari con europei e australiani. E' la gente che è diversa: per attirarla mettono in copertina al programma un pilota che sta bruciando con la moto ». — E la sicurezza in Europa? « Roba da far cadere le braccia. Agostini da solo non può mica f3r molto. Certo che. se ricominciano come lo scorso anno, sono proprio pazzi incoscienti ». — Alla MV pare che siano un poco in difficoltà. Read si è fatto operare a un dito e la ferita non è rimarginata, non ci sarà a Modena. « Già. vedo » e inarca un sopracciglio con aria sfottente. — Poi Bonera è caduto in prova a Mlsano e magari non sarà Ili gran forma per la prima gara. « Non è proprio una bicicletta la MV » dice come a se stesso e poi prosegue « E' un ragazzo in gamba quel Bonera. proprio il migliore che potessero prendere alia MV ». Dall'aereo è sceso tutto lo staff dirigenziale della MV volato a Daytona. un po' per vedere Agostini all'opera, un po' per far provare la moto a Read in uno show pregara ovviamente rifiutato dagli organizzatori. Ultimo è Ruggero Mazza il meccanico di fiducia del campione, quello che è stato ad un passo dal seguirlo anche in questa avventura giapponese. Si avvicina a Mino quasi timido, e l'altro estroverso come sempre gli dà una gran pacca sulla schiena: « Hai visto Ruggero, ce l'abbiamo fatta anche questa volta ». g. v. Malpensa. Agostini con il trofeo vinto a Daytona (f. Moisio]