La Regina a Westminster

La Regina a Westminster La Regina a Westminster (Nostro servizio particolare) .ondra, 12 marzo. Austerità, precarietà e soprattutto fretta oggi, alla cerimonia del discorso della Corona, con il quale si apre il nuovo Parlamento. I Pari non indossavano i loro tradizionali mantelli con ermellino, gli ambasciatori avevano poche decorazioni. La Regina è arrivata in macchina e non nella tradizionale carrozza di vetro. Nella camera dei Pari, la più ornata del Parlamento, gli arcivescovi sedevano sui ricchi divani di pelle rossa vestiti modestamente; vicino a loro, su due sacchi di lana — simbolo della ricchezza dell'Inghilterra — i giudici con le loro grandi parrucche e vestito rosso sgargiante. Secondo il comando del duca di Norfolk, Earl Marshal e maestro del cerimoniale, i Pari portavano quasi tutti il «morning dress» cioè il tight. Quando passavano davanti al trono ancora vuoto, chinavano il capo. « Si consoli » mi ha detto l'attendente elegantissimo che mi portava alla mia scranna gotica « in autunno ci sarà un altro discorso della Corona, e in piena pompa ». Quando è entrata la regina (senza i consueti abiti imperiali, bensì in blu elettrico, cappello e vestito uguale), il trono si è illuminato dall'alto: qui il monarca è capo sovrano delle due Camere e della Chiesa. La regina è avanzata lentamente davanti all'assemblea in piedi. Era preceduta dalla sua scorta, i suoi scudieri, la duchessa di Grafton, dama del guardaroba, e dal nuovo Lord Cancelliere laborista con la grande borsa ricamatissima ed antica alla quale più tardi verrà affidato il testo del discorso reale. Questo discorso viene scritto dal primo ministro in carica e contiene il programma del nuovo governo. Dopo essersi seduta, la regina, alla quale gli anni che avanzano sembrano donare più che sciupare, ha detto: « Miei Lord, vi prego, sedetevi ». Incomincia allora un simbolico e antico cerimoniale. Il « black rod », un gentiluomo della Camera dei Lord, elegantissimo in nero e catene d'oro, che porta in mano un bastone nero sormontato dalla corona — appunto il « black rod » — viene mandato dal Lord gran ciambellano a chiamare i Comuni. Nel silenzio totale si sente da lontano il « black rod » che bussa tre volte alla porta dei Comuni e chiede di essere ammesso: viene a convocarli per ordine di Sua Maestà. E' il simbolo dell'indipendenza della Camera dei Comuni: né monarca né Pari vi possono entrare senza il loro permesso. Vociferare e scalpiccio ci annunziano che oea e ri iio a n di i, o, ui a o a a ci e e. a i deputali stanno traversando i ail lungo corridoio. Preceduti ! ladallo speaker (Selwyn-Lloyd ; ain gran parrucca) dal « black : Lrod » e dallo scettro che alla \ dCamera dei Comuni deve essere sempre presente, simbolo dell'autorità reale, entrano i Comuni. Precedono il primo ministro Harold Wilson fin abito blu) vicino a Heath, ormai leader dell'opposizione. Thorpe è leggermente indie- ndcpvgctro. Continua la processione, ; Cil gabinetto in carica appaia- I bto con il gabinetto-ombra. j rIl Lord Cancelliere allora j rconsegna alla regina il di 1 rnscorso e questa, con l?. sua \ dvocina un po' fragile, ci an nunzia cosa faranno « il mie governo» e «i miei ministri». Ci parla di visite reali, ma anche dei rinegoziati con la e I Cee. « Abolirò il biglietto di i j entrata nei mussi, recenteil mente introdotto ». E' sem t. \ pre curioso quando la regina al ami enuncia un programma laborista. Una volta terminato, sua maestà consegna il plico tiglaPntrgcCla al Lord Cancelliere e inchina la testa in segno di rispetto ai Pari ed ai Comuni. « Miei Lord, membri della Camera dei Comuni, prego che la be- nedizione dell'onnipotente Id dio rimanga su di voi ». E con questo la regina se ne parte. Il discorso della Corona viene allora portato nella sua grande borsa dal Lord Cancelliere mila Camera dei Comuni, accompagnato dal black rod e dallo scettro reale. Lo speaker dei Comuni rileggerà il testo e, nel pri rno pomeriggio, incomincia il dibattito sul programma poli tico, a Parlamento stipato « Date passo al black rod» gridava la voce del ciambel lano, come questi tornava dai Pari, e la voce rieccheggiava nelle alte volte gotiche mentre, di sotto, già fremevano gli scambi sussurrati ed i commenti sul discorso della Corona di questa nuova legislatura laborista. Gaia Servaci io

Persone citate: Earl Marshal, Grafton, Harold Wilson, Norfolk, Pari, Thorpe

Luoghi citati: Inghilterra