Quattro banditi mascherati assaltano un taxi e rapinano duecento milioni a tre portavalori

Quattro banditi mascherati assaltano un taxi e rapinano duecento milioni a tre portavalori II "colpo,, ieri mattina a Villadossola, nel Novarese Quattro banditi mascherati assaltano un taxi e rapinano duecento milioni a tre portavalori Il denaro era destinato agli operai di un'industria - A Milano la folla tenta di linciare un bandito pm (Dal nostro corrispondenteI Domodossola, 12 marzo. (a.v.) Quattro banditi con il volto coperto da passamontagna, armati di mitra e pistole, hanno assaltato un taxi sul quale viaggiavano tre portavalori della « Banca popolare di Novara » e si sono fatti consegnare, sotto la minaccia delle armi, una borsa che conteneva quasi duecento milioni di lire in contanti. Il denaro era destinato alle retribuzioni della Sisma, una grossa industria siderurgica di Villadossola che occupa 1800 operai. La rapina è avvenuta poco prima delle nove di stamane di fronte all'ingresso dello stabilimento, sulla via Nazionale a Villadossola. Dopo essersi impossessati della borsa con il denaro, i banditi sono fuggiti su un'« Alletta » blu verso la bassa Ossola. L'« Alfetta » è però stata ritrovata dai carabinieri poco prima delle 11 in via Vittorio Veneto a Domodossola. E' la strada che costeggia lo scalo merci e si teme che i rapinatori, abbandonata l'auto, I abbiano raggiunto la vicina I n npiare ono misa nti. le na ca pa co ne lo osrolu Alta ma ela aao, na stazione internazionale e siano poi fuggiti in treno. Il taxi che doveva portare le paghe allo stabilimento di Villadossola, era guidato da Giuseppe Bertolami, di 38 anni. Milano, 12 marzo. (g. m.) Un rapinatore, Luigi Quaggia, 20 anni, bloccato da una pattuglia della guardia di finanza e riportato nell'istituto bancario dove, insieme ad altri due complici circa mezz'ora prima s'era impadronito di tre milioni, è stato sottratto a stento dalla furia della folla che lo ha colpito a calci e pugni. E' accaduto verso mezzogiorno all'agenzia di Lazzate della Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde. Sono entrati tre banditi, mascherati e armati di pistole, hanno intimato il mani in alto, e quindi svuotato la cassaforte contenente tre milioni; poi sono fuggiti su un'auto. Alba, 12 marzo, (g. f.) Una rapina è stata tentata oggi alla Cassa Rurale Artigiana della frazione Borbore di Vezza d'Alba. Po¬ co dopo mezzogiorno tre malviventi sono giunti davanti alla banca su un'auto di grossa cilindrata. Mentre uno rimaneva sulla vettura, gli altri due, impugnando una pistola, cercavano di far irruzione nell'istituto di credito. La banca, però, da qualche tempo è stata munita di una porta a vetri a prova di proiettile che si apre elettronicamente dall'interno. I tre impiegati, visti i due banditi, | non hanno aperto e i malviventi sono stati costretti a desistere dal loro proposito. Venezia, 12 marzo. (g. r.) Due banditi armati e mascherati hanno compiuto stamani una rapina nell'agenzia della Cassa di Risparmio di Meolo, impossessandosi di quattro milioni di lire. I rapinatori sono fuggiti poi a bordo di un'auto al volante deila quale c'era un complice. E' stato dato subito l'allarme e sul posto sono giunti carabinieri e agenti di polizia, che hanno circondato la zona. Poco dopo una pattuglia ha trovato i due presunti rapinatori in un casolare vicino a Trepalade. I due — Gino lti siliuo. he a oire i, | ie e to nio di pirla raa, na. ha na a no D'Antoni di 30 anni, di Udine, e Stefano Nocera di 23, di Ferruzzano (Reggio Calabria) — si erano nascosti in un grande tino di legno, nel quale gli agenti hanno trovato anche una pistola, mentre del denaro rubato non c'era traccia. Si pensa così che il bottino sia stato preso in consegna dall'autista, che è tuttora ricercato. Messina, 12 marzo. (a. c.) Una sparatoria tra carabinieri e banditi, responsabili di una rapina, è avvenuta nel pomeriggio a Messina, alla presenza di centinaia di persone. Due malviventi sono stati arrestati. Sono Giuseppe Toscano, di Piedimonte Etneo (Catania) un pregiudicato in libertà provvisoria per furto aggravato, rilasciato dal carcere giudiziario di Ivrea ed Alfio Samperi, di Catania. Insieme con due complici, nella tarda mattinata, si erano impossessati di due milioni di lire poi recuperate dai carabinieri, durante una rapina nell'agenzia della Cassa di Risparmio Vittorio Emanuele.

Persone citate: Alfio Samperi, D'antoni, Giuseppe Bertolami, Giuseppe Toscano, Luigi Quaggia, Stefano Nocera, Vezza