II "consommé"

II "consommé" CAMPIONISSIMO II "consommé" II brodino di pollo è quello che normalmente si dà agli ammalati quando, passata la crisi, iniziano la convalescenza. Così la Juventus, a Genova, ha preso appunto un ristrettissimo consommé di vittoria. Solo che come succede spesso quando II cuoco non lo Ultra bene, ha rischiato di trovarsi in gota qualche spiacevole ossicino, soprattutto perché il pollo non era pollo e, come galletto, il grifone era tutt'altro che bollito. Ma la « vecchia » sarà veramente sulla strada della guarigione o c'è il pericolo di una ricaduta? Già, perché non bisogna dimenticare che la Juventus è ancora oggi e per tutti — soprattutto per la televisione, sentiti gii agri commenti della Domenica Sportiva — la squadra da battere anche se quest'anno è già stata battuta quanto basta. Il latto è che le si fa colpa di mezzi e censo eccessivi mentre — ricchi si diventa, signori si nasce — è solo imperdonabilmente tarata da signorilità e bon ton. Niente allatto signorile è stato invece l'energumeno che, sugli spalti di Marassi, ha espresso il meglio di se stesso sputando addosso a Boniperti. Quel signore (si la per dire) potrà anche essere stato un genoano, ma sono certo che non era un genovese. Come sicuramente hanno latto torto a Torino quegli altri gentiluomini (si arilo per aridire) che, non certo lede/issimi granata, prima ancora dell'inizio della partita, si sono fatti beccare con cassette di arance marce e tascupani colmi di pietre. Ècco, adesso mettetevi nei panni del buon Pianelli e, se vi riesce, fatevi una bella risata. Ma dico: vogliamo anche gio¬ carci il fegato dei nostri presidenti? Pianelli con la faccia verde petrolio non sta proprio niente bene, come non stanno bene Boniperti, Berrino, Ferlaino, Buticchi e C. che, prima di essere amministratori responsabili di calcistiche fortune, sono soprattutto degli incorreggibili tifosi e. se qualche volta si sbilanciano, lo fanno soltanto per eccesso di amore. Ma chi glielo fa fare di andare a raccattare guai coi panierino come fossero funghi? Perché esporre, come purtroppo succede spesso, le rispettive consorti all'ingiuria grossolana che le livella alle tanto vituperate spose degli arbitri? Prendete la meravigliosa follia di Berrino che, esaltato dalla passione per i suoi colori, dimentica la proverbiale parsimonia genovese e, umiliandola, distribuisce ai valorosi perdenti quei premi partita promessi in caso di vittoria. Ma dico, loss'anche soltanto per l'ernie che gli verrà, non 'o merita anche lui un brodino? Perché è facile acclamare un personaggio cosi nella buona fortuna, mentre ci pare che la tifoseria più sanguinosa dimentichi spesso che sono i momenti neri di una squadra quelli che vanno rischiarati dalla luce dell'alletto e del buonsenso. L'unico che, bontà sua, vive dentro una lampadina sempre accesa, è l'ineffabile presidente Lenzini il quale — me l'hanno giurato — ogni sera alle cinque si chiude nel suo studio e, coi tarocchi intrisi di whisky, trae gli auspici per le fortune della sua Lazio. E buon per lui che. nel suo caso, i tarocchi fino ad oggi sono stati solo carte da gioco mentre, per altri presidenti, sono state soprattutto arance da tiro. Alle squadre sfortunate le arance evitate. Non han magico sapore di baci d'amore... Leo Chiosso n ristrettissimo

Persone citate: Berrino, Boniperti, Buticchi, Ferlaino, Leo Chiosso

Luoghi citati: Genova, Lazio, Torino