Europa Verde: gli inglesi per un "sì" condizionato di Renato Proni
Europa Verde: gli inglesi per un "sì" condizionato Europa Verde: gli inglesi per un "sì" condizionato La Gran Bretagna vuole un accordo comunitario sui prezzi dei prodotti agricoli ma non sarebbe disposta ad accettare l'intera tabella (Dal nostro corrispondente) Bruxelles, 11 marzo. C'è un certo nervosismo a Bruxelles per il debutto negli affari comunitari, al Consiglio agricolo del 21 marzo, del nuovo governo laborista inglese. Pierre Lardinois, commissario per l'agricoltura, ha dichiarato oggi di aver avuto l'impressione dal suo colloquio con il ministro dell'Agricoltura Frederick Peart che gli inglesi desiderano un accordo. Secondo le fonti inglesi, ciò non significa, però, una disponibilità, da parte di Londra, ad accettare l'intera tabella dei nuovi prezzi dei prodotti agricoli per la campagna 1974 o la seconda fase, prevista per il primo aprile, dell'allineamento dei prezzi inglesi a quelli della Cee per gli stessi prodotti. Nessuno, né qui né a Londra, ha smentito le notizie, raccolte dai giornali, che l'Inghilterra potrebbe chiedere, con la minaccia dell'ostruzionismo o addirittura del boicottaggio, un'esenzione per sei mesi dai regolamenti della politica agricola comune, che il governo laborista vuole, comunque, sostanzialmente modificare nell'interesse dei consumatori e nel suo contributo al bilancio comunitario. Il problema è evidentemente collegato all'intenzione, proclamata nuovamente dal ministro degli Esteri James Callaghan, di voler rinegoziare le condizioni di adesione del Reno Unito alla Comunità economica europea. Gli altri otto Paesi, quindi, dovrebbero avere tutto l'interesse a favorire l'Inghilterra per evitare che i laboristi possano mettere in discussione la loro permanenza nella Cee. E' comunque chiaro che, con i laboristi al potere in Gran Bretagna, l'«Europa verde» — già in gravi difficoltà per le fluttuazioni di alcune monete e le conseguenti variazioni del 30 per cento nei prezzi tra Stato e Stato di alcuni prodotti agricoli, che invece dovrebbero essere gli stessi, ovunque — si trova in un'impasse dalla quale non potrà uscire, quali che siano i desideri dei francesi, senza una riforma che lo stesso ministro delle Finanze tedesco Schmidt ha sostenuto oggi in un'intervista al New York Herald Tribune. La Commissione europea ha proposto aumenti medi dei prezzi di garanzia dei prodotti agricoli del '74. Questi prezzi si riflettono indirettamente sui prezzi degli alimentari al dettaglio e l'Inghilterra non è disposta ad accettarli, soprattutto per il burro e la carne di manzo. Renato Proni
Persone citate: Europa Verde, Frederick Peart, James Callaghan, Schmidt
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