Partite di olio e di zucchero vendute nel giro di poche ore

Partite di olio e di zucchero vendute nel giro di poche ore Partite di olio e di zucchero vendute nel giro di poche ore Il mercato stenta a ritrovare quella che gli esperti definiscono « normalità tecnica ». La revisione dei prezzi di alcuni generi alimentari, decisa dal governo alla vigilia della crisi, non ha eliminato le anomalie esistenti fra le quotazioni all'ingrosso e al dettaglio, più volte denunciate dai ccmmerciantl. Le conseguenze di questo squilibrio gravano sul consumatore. Numerosi prodotti costano oggi il 15-40 per cento in più rispetto al '73, mentre le possibilità di spesa di ogni famiglia sono rimaste pressoché Inalterate. Inoltre, lo svincolo più o meno elastico di alcuni prezzi dal «blocco» non ha finora prodotto il risultato sperato. Cioè, sul mercato non è giunta quella merce che si diceva imboscata in attesa che i rincari fossero ufficiali. Se arriva, le quantità seno limitate. La massaia ncn sa come comportarsi: comperare o non comperare, assicurarsi una scorta o è sufficiente una confezione? Basta aggirarsi per 1 negozi e fra le bancarelle per avvertire un diffuso senso di malessere, un timore contagioso sull'immediato futuro. « Io mi ricordo gli anni della fame; non auguro a nessuno i disagi che abbiamo provato durante la guerra o subito dopo », si sfoga un pensionato spingendo il carrello. La sua paura è eccessiva: 1 tempi sono cambiati, la situazione generale è di- versa e, nonostante tutto, migliore di trent'anni fa. Ma la gente ncn dimentica le ansie, i drammi ricorrenti. Alcuni esempi possono chiarire questi concetti: in uno dei supermercati Pam in 8 ore sono stati venduti 90 quintali di zucchero, 9 mila pacchetti da un chilo ciascuno; in un altro supermercato, In un sol giorno si sono svuotati 90 carteni di 16 bottiglie l'uno di olio d'oliva. « In altri tempi, quei 90 quintali di zucchero e tutto quell'olio sarebbero bastati per 10-15 giorni — afferma l'ispettore della Pam, Ponchione —. Siamo di fronte a fenomeni insoliti. La richiesta di merce è eccessiva. Anche per questa ragione ci sono squilibri sul mercato ». Parecchi negozianti affermano che la merce esiste. A proposito dello zucchero si sostiene che i rifornimenti sono di poco Inferiori rispetto a un anno fa. «Purtroppo, c'è chi in casa ne ha mezzo quintale e chi è costretto a dare la caccia a un chilo per tutta Torino. E' inutile ricorrere alle limitazioni, permettendo una sola confezione a testa. Famiglie intere si mobilitano in massa per l'acquisto di 5-10 pacchetti, mentre altre rimangono senza ». Tuttavia, le reazioni dei commercianti spesso contrastano fra loro. Il presidente del Conad, Conno, afferma di vedersi « costretto a comperare lo zucchero in Germania », pagandolo 360 lire il chilo. In pratica ci rimette circa 100 lire per venderlo a Torino. «Non possiamo restare senza questo prodotto. E' nostro dovere assicurato ». gpIn due grandi magazzini - In altri tempi sarebbero andate esaurite in non prima di 10-15 giorni - Lo squilibrio provocato dallo stato d'animo del consumatore

Persone citate: Ponchione

Luoghi citati: Germania, Torino