Oggi la decisione di Franco per il vescovo di Bilbao
Oggi la decisione di Franco per il vescovo di Bilbao Difficili rapporti tra Madrid e Santa Sede Oggi la decisione di Franco per il vescovo di Bilbao Lunga riunione del Consiglio dei ministri - Anche l'episcopato esainina il problema delle "libertà basche" - Un compromesso? (Nostro servizio particolare) Madrid, 8 marzo. Il destino delle relazioni fra lo Stato spagnolo e il Vaticano si sta decidendo in queste ore. Alle dieci di stamane, nel palazzo del Pardo, e sotto la presidenza del Capo dello Stato, generalissimo Francisco Franco, si è riunito il Consiglio dei ministri, come ogni venerdì. Un'ora dopo ha avuto Inizio, all'altro capo della città, una riunione straordinaria della commissione permanente della Conferenza episcopale,, nel modesto edificio delle Casas Operarias Parroquiales, dai cui dintorni i giornalisti sono stati prontamente sloggiati dalla polizia. In pratica vi hanno preso parte diciotto vescovi e cardinali, fra cui il presidente della Conferenza, cardinale Vincente Enrlque y Tarancon e il nunzio pontificio mons. Luigi DadaElio. Nello stesso edificio avevano passato la • notte anche monsignor Antonio Afioveros, vescovo di Bilbao e autore della nota omelia sul diritto dei baschi ad avere una propria cultura, una propria lingua e la loro libertà, e il suo vicario generale, monsignor José Angel Ubieta, che dell'omelia aveva.ordinato la lettura integrale nelle chiese della diocesi il 24 febbraio scorso. La situazione era andata precipitando. I due prelati sono stati posti agli arresti domiciliari tre giorni dopo e la domenica successiva invitati a lasciare la Spagna a bordo d'un aereo posto a loro disposizione dal governo. Monsignor Afioveros, però, si irrigidiva, annunciando che sarebbe partito solo se costretto da un atto di forza, e ammonendo che un simile gesto avrebbe comportato pene canoniche molto gravi, in altre parole la scomunica per i mandanti e gli esecutori del provvedimento. Messo in un vicolo cieco, mentre da tutta la Spagna dozzine di vescovi, migliaia di religiosi e centinaia di migliaia di laici esprimevano per iscritto e a viva voce la loro solidarietà con i due prelati, il governo spagnolo si vedeva costretto, a revocare gli arresti domiciliari e a permettere che monsignor Antonio Afioveros e monsignor José Angel Ubieta giungessero in auto a Madrid, dove sono giunti ieri. Il nuovo primo ministro, Carlos Arias' Navarro, ha ricevuto il nunzio e il cardinale Tarancon per un colloquio di mezz'ora il cui' argomento è stato certamente il leit-motiv delle due riunioni separate del Consiglio dei ministri al Pardo e dei cardinali e vescovi. Al momento di trasmettere ^utetB'-ttO^ÒB,;'.Ie;'am.:ritinioni sono appéna terminate, e il governo ha diramato un brevissimo comunicato per annunciare . «aver discusso ampiamente le relazioni fra Stato e Chiara», ma non c'è stat: nessuna spiegazione e nessun annuncio immediato Fonti ecclesiastiche affermano che i vescovi si sono riuniti «in un clima di serenità e di preoccupazione», il che è un'espressione per lo meno singolare. Da ogni parte fonti che si ritengono bene informate suggeriscono varie versioni sul modo in cui il governo tenterebbe di uscire dall' impasse. C'è chi ritorna sul tema della 'denuncia del Concordato, che avrebbe conseguenze inimmaginabili per la Spagna. C'è chi indica una soluzione di compromesso, secondo la quale monsignor Anoveros potrebbe apparire alla televisione, e spiegare che, con la sua omelia, egli non aveva inteso attentare all'unità del Paese. Altre fonti ritengono probabile un'altra mossa da parte del Vaticano, che darebbe il permesso di processare i due prelati: ma ciò si trasformerebbe in un processo che farebbe il gioco dei baschi e non del governo. E' evidente che i vescovi attendono una decisione che in pratica dovrà essere presa da un uomo solo, l'ottuagenario Capo dello Stato. In un senso o nell'altro, sarà una decisione storica, anche se fosse di compromesso. E i prossimi giorni ci diranno il perché. Roberto Traili Il vescovo Afioveros
Persone citate: Antonio Afioveros, Carlos Arias, Casas, Francisco Franco, José Angel Ubieta, Luigi Dadaelio, Navarro
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