Eros stanco, comico vero

Eros stanco, comico vero PRIME VISIONI SULLO SCHERMO Eros stanco, comico vero "Cugini carnali" di Sergio Martino - "Alto, biondo e con sei inatti intorno": una divertente commedia francese»di Richard Cugini carnali dì Sergio Martino, con Susan Player, Alfredo Pea, Riccardo Cucciolla, Italiano. Cinema Gioiello e Nazionale. Deserta d'idee proprie, stivata di plagi, un'altra commedia pornografica italiana, dove le turbe sensuali dell'adolescenza imprestano dalla psicanalisi un coiai sussiego che non inganna più nessuno. I due cuginetti del titolo, Nico e Sonia, appartenenti alla provincia del profondo Sud, risentono di due educazioni opposte: cattolica; bigotta e repressiva quella di lui, figlio di un preside di liceo moralista, satiro e stitico per giunta; liberale e sbrigliatissima quella di lei. Si possono immaginare , gli effetti quando ne", feudo' di quel Nico, già devastato da immaginazioni erotiche che non trovano l'uscita, piomba la bella cugina, bocciata agli esami ma più che addottorata, anzi un po' noiosa per saccenteria, nell'arte di tormentare i sensi degli uomini in generale e dei ragazzi timidi; coperti di foruncoli, in particolare. La storia delle provocazioni di Sonia è studiatamente lenta: un po' per far durare il film, e un po' per meglio rappresentare, in termini sociologici, la straordinaria ti-' midezza del cugino, introverso fino al masochismo, e là non meno straordinaria ottusità degli' zìi. Dopo l'introduzione di un amico-di Nico, che amoreggiando con Sonia serve a mettere a' nudo la gelosia del ragazzo e a rinfocolare in lei il proposito di tirarselo nel letto, il rito dell'iniziazione sessuale finalmente si compie con tutta la solennità figurativa del caso; dopodiché, sciolto - l'assurdo nodo del pregiudizio, fatto di quel merluzzino un vero uomo, la nella spupillatrice riparte leggera com'era venuta. • •> Susan' Player cerca d'inalberare un garbo di attrice s-ille generose esposizioni del proprio corpo, mentre il giovane Pea semplicemente subisce, come anche subisce (e dispiace, trattandosi d'un attore come lui) Cucciolla nella parte invereconda del genitore imbecille. L p. Alto, biondo, e... con sei matti intorno di Pierre Richard, con Pierre Richard, Anne Puperey. Francia, colorì. Cinema Faro e Statuto. (s. c.) Le disgrazie di Alfredo cominciano nella prima infanzia: ancora bambino prende schiaffoni dai passanti, perde i libri di scuola, inzacchera un generale delle SS. Crescendo, le cose non migliorano. La sfortuna lo perseguita, le ragazze lo piantano, non riesce a trovare un lavoro. Anche il suicidio per Alfredo diventa un'impresa complicatissima. Si butta da un ponte proprio mentre una bella ragazza sta facendo la stessa cosa dalla spalletta opposta. A bagno' nel fiume i giovani hanno modo di incontrarsi, fare conoscenza e salvarsi. L'amicizia prima e l'amore poi nasceranno ■ cementati dalle tante delusioni che i due hanno collezionato nella vita. La ragazza, annunciatrice televisiva, deve cominciare un- giro nella provincia francese per presentare un gioco a squadre dove Alfredo difende i colori di Parigi. Sfruttando una breve tregua concessa dalla sfortuna, il giovane condurrà il suo assortito gruppo al successo finale (un miliardo di premio) e conquisterà definitivamente il cuore della ex-collega di suicidio. Una corsa ' veloce della cinepresa avanti, nel tempo e ritroviamo la cop-, pia con un bel figliolo che purtroppo sembra aver ereditato tutta la malasorte dei genitori. Con un soggetto originale del disegnatore Roland Tepor, Pierre Richard, il protagonista di Alto biondo e con una scarpa nera torna sugli schermi come regista di se stesso. Una prova che l'attore porta a termine con garbata eleganza, offrendo un'interessante combinazione della scuola comica francese e di quella americana. Pierre Richard dimostra di aver visto molto cinema comico dì casa e d'oltreoceano: sì incontrano certe rarefazioni di linguaggio - e di Tati la satira antitecnologica (qui contro la tv), c'è la maldestra confusione dì Pierre Etaix, il timido impaccio di Woody Alien, le smorfie e i balletti di Danny Kaye, il sovreccitato dinamismo delle comiche del muto. . I maestri sono dì prim 'ordine e l'allievo attento e dilìgente. Il risultato è un film che offre numerose occasioni di divertimento con gags e trovate degne della miglior tradizione. Troppo preoccupato, forse, dal nuovo impegno registico, Richard non dimostra come attore abbastanza coraggio e la sua autentica personalità stenta ad affiorare tra tante reminiscenze. Valido anche l'affiatato coro dei caratteristi che danno vita alle gustose macchiette dei «sei matti» di contomo. E' curioso notare che un film dignitoso come questo non sia riuscito a trovare ospitalità nei normali circuiti di prima visione. Teatro Gianduja — Oggi e domani alle 16 In via S. Teresa 5, ultime repliche di «Cappuccetto Rosso » con le Marionette Lupi.

Luoghi citati: Alto, Francia, Parigi, Pierre Etaix