Inchiesta sui medici: olla stessa ora erano al lavoro in due posti diversi?

Inchiesta sui medici: olla stessa ora erano al lavoro in due posti diversi? Il pretore Sansa apre un nuovo caso clamoroso a Genova Inchiesta sui medici: olla stessa ora erano al lavoro in due posti diversi? I cartellini timbrati dimostrerebbero che erano in ospedale e in un ambulatorio - Il rapporto della Finanza riguarda, per ora, i medici "non a tempo pieno" nei nosocomi cittadini (Dal nostro corrispondente) Genova, 7 marzo. Chiusa, per quanto concerne la sua competenza, l'inchiesta sullo «scandalo del petrolio», Adriano Sansa, «pretore d'assalto» per eccellenza, a Genova, ha aperto un nuovo caso clamoroso. O meglio, ha tirato le fila dell'indagine sui medici ospedalieri iniziata nello scorso autunno e interrotta per una serie complessa di indagini e per l'emergere della più clamorosa inchiesta sull'aggiotaggio e sulla corruzione nel settore petrolifero. Oggi, il giovane magistrato ha ricevuto nel suo ufficio un ampio rapporto della Guardia di Finanza sui medici che lavorano «a tempo definito», cioè a «part-time» presso gli ospedali cittadini. Secondo gli agenti della Finanza, almeno il 10 per cento di costoro (e quindi circa 120 sanitari) non compie il proprio dovere e non rispetta l'impegno assunto con l'amministrazione ospedaliera. E' stato assodato che i sanitari di cui sarebbero già accertate le responsabilità erano presenti, come è dimostrato dai cartellini timbrati, contemporaneamente in due posti differenti: in un ospedale e in un ambulatorio, in ambulatorio e in una clinica privata, se non addirittura nel proprio studio. Per il momento Sansa non ha emesso alcun provvedimento: il reato più probabile in questi casi è la truffa e allora il pretore dovrebbe passare i fascicoli attualmente in suo possesso alla procura della Repubblica per competenza in materia. Non è escluso che lo faccia al più presto, ma prima di concludere la sua parte, con ogni probabilità estenderà l'indagine anche ai medici che lavorano presso gli ospedali cittadini a «tem- po pieno» (e ai quali è vietata la libera professione) e a tut- ti gli altri che in un modo o nell'altro hanno un contratto di collaborazione con i nosocomi. Inoltre vi potrà essere un'inchiesta anche sulle cliniche private. L'indagine era stata aperta, come s'è detto, nell'autunno dell'anno scorso, quando, in seguito ad alcune denunce dell'Inam, di Genova, la pretura e la procura genovesi avevano accertato che veniva no alterate, a vantaggio degli ospedali, le degenze di alcuni ricoverati. Erano state inviate comunicazioni giudiziarie ad alcuni primari, a presidenti e amministratori di diversi ospedali cittadini; durante questa inchiesta «saltava fuori» anche l'«ubiquità» di molti medici. Adriano Sansa, sulla base di un caso (si ignora, per il momento, il nome del primo medico coinvolto) ben preciso, e cioè un medico che per diverse mattine risultava «presente» sia in ospedale sia in un ambulatorio dell'Inam, diede disposizione alla Guardia di finanza di compiere un controllo su tutti gli ospedali civili della città, limitando le ricerche ai medici a «part-time». Sono state esaminate in questi mesi le «schede» delle presenze di oltre mille medici ed è stato accertato che circa 120 erano in posizione irregolare, alcuni in modo clamoroso, altri in limiti più contenuti. Le successive indagini doj vranno chiarire l'esistenza o I meno di complicità all'inter. no delle amministrazioni e I eventuali altre responsabilità. Tra l'altro non è stato ancora chiarito se i primari o i dirigenti amministrativi degli | ospedali erano al corrente delle irregolarità compiute con cadenze costanti e del mancato servizio. A rigore di termini, le amministrazioni potrebbero costituirsi parti civili in un eventuale processo per truffa, a causa del danno obiettivo subito dall'inadempienza dei sanitari. p. 1. cita la degenza della malata in clinica. La storia della giovane donna catanese è tutta un groviglio d'inquietanti interrogativi. Cresciuta in un brefotrofio di suore, a 18 anni deve badare a 120 bambini e a 28 entra per la prima volta in un reparto di un ospedale psichiatrico. Ne esce per andare a fare la domestica. Da allora la vita, della, gio- vane è tutta un va e vieni tra manicomi e case private.

Persone citate: Adriano Sansa, Inam, Sansa

Luoghi citati: Genova