Accusato di omicidio per rapina torna libero prima del processo

Accusato di omicidio per rapina torna libero prima del processo Incredibile conclusione di una vicenda giudiziaria Accusato di omicidio per rapina torna libero prima del processo E' Vincenzo Giustetti, uno degli imputati dell'assassinio del dentista Venchi - Scarcerato ieri, è facile prevedere che scomparirà, poiché sul suo capo pesa la minaccia dell'ergastolo Vincenzo Giustetti, uno dei giovani accusati dell'assassinio del dentista Arrigo Venchi, è stato liberato ieri pomeriggio per decorrenza dei termini di carcerazione preventiva. I due anni previsti dalla legge per il completamento dell'istruttoria sono scaduti (Giustetti fu arrestato il 3 luglio del 1971) e quindi il giovane, nonostante la gravissima accusa che pesa sul suo capo, è stato posto In libertà. Il caso, che si aggiunge agli altri, altrettanto clamorosi, scoppiati in questi ultimi tempi, è venuto alla ribalta durante la prima udienza del processo davanti alla Corte d'assise svoltasi il primo marzo scorso. Uno dei due difensori del Giustetti, l'avvocato Forchino, ha fatto presente alla Corte di non aver mai ricevuto il prescritto avviso di deposito degli atti in cancelleria, mentre l'altro difensore, l'avvocato Perla, ha sempre avuto le regolari notifiche. Tale omissione diventa un ostacolo insuperabile e la Corte, con sua ordinanza, dopo circa tre ore di discussione, è costretta a rinviare gli atti relativi al Giustetti al giudice istruttore, rinviando, per gli altri imputati, il processo a nuovo ruolo. Ma l'avvocato Forchino osserva che anche tale decisione, che limi ta la nullità alla posizione del so lo Giustetti, non trova conforto in una recente sentenza della Corte di cassazione: in essa si afferma infatti, che la sentenza istruttoria è «un atto unico, inscindibile». E' quindi certo che anche gli altri coimputati si rivolgeranno alla suprema Corte con buone probabilità di ottenere l'annullamento di tutta l'Istruttoria. In tal caso an- che gli altri giovani accusati di «omicidio a scopo di rapina» finiranno per raggiungere la fatidica scadenza dei termini che aprirà loro le porte del carcere e, come è accaduto in altre recenti vicende, per far perdere le loro tracce. Tutto regolare, tutto secondo la lettera della legge. Ma è diffìcile ammettere che certi individui, sui quali pesa la minaccia dell'ergastolo, possano tornare liberi per sottili vizi di procedura. Sta di fz fatto che una norma nella sostanza giusta, che tendeva a garantire i diritti del cittadino, evitando ad un imputato lunghi periodi di carcerazione preventiva in attesa di giudizio, si è trasformata, in pratica, in una comoda e inconcepibi le scappatoia, con la quale persi no imputati di omicidio aggravato riescono a sfuggire alla giustìzia Il presidente della Corte d'assise dì Torino, dottor Leone Luzzat ti, ha ripetutamente chiarito, in pubblica udienza, la portata e le modalità del «trucco» sempre più frequentemente adottato da molti | detenuti. Costoro, nel corso dell'i struttoria, nominano un difensore, poi lo cambiano, magari gliene associano un secondo. In tali condizioni, se i giudici e i funzionari di cancelleria non stanno con gli occhi bene aperti, è facilissimo incorrere In un errore di procedura, E' chiaro che le norme, ripetiamo civili e giuste, sulla scadenza del termini di carcerazione preventiva sono usate nel senso peggiore, come pretesti. Ma per stroncare tali abusi si può sperare soltanto in una maggiore efficienza degli uffici giudiziari che invece, com'è noto, lamentano pesanti carenze. essere stato murato dal proprietario) sono state ospitate dal Comune durante la nette. I funzionari del Comune hanno accertato che soltanto la metà di coloro che abitano in piazza don Albera vi hanno residenza anagrafica. Gli altri si sono aggiunti in questi ultimi tempi, quando si è diffusa la voce che il Comune avrebbe provveduto a fornire abitazioni più decorose come era accaduto per via Porta Palatina. Nel tardo pomeriggio, alle 18, una decina di donne hanno bloccato completamente il traffico all'imbocco del corso Giulio Cesare sedendosi in mezzo ai binari e scandendo slogan a gran voce. A loro si sono aggiunti alcuni studenti. Le linee tranviarie sono state dirottate e cosi pure le auto. La polizia è intervenuta per convincere i dimostranti a sgombrare e alle 19 la circolazione è ripresa regolarmente. La giunta comunale ha deciso ieri g)< ultimi dettagli per l'entrata in funzione del nuovo servizio di coordinamento degli interventi nel settore dell'edilizia economica e popolare e della casa. E' stato affidato all'assessore Fantino. Vincenzo Giustetti il giorno dell'arresto per il delitto

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