Archiviati gli atti? di Gianfranco Franci
Archiviati gli atti? Archiviati gli atti? (Segue dalla 1" pagina) gli altri due ex ministri i decreti con i quali fu prorogata la concessione fatta ai petrolieri nel marzo del 1968, di ritardare cioè di tre mesi il pagamento dell'imposta di fabbricazione, fissando un tasso di interesse dapprima del 5 per cento, quindi del 7, mentre il tasso bancario corrente era del 12 per cento (tutto ciò avrebbe comportato per i petrolieri la possibilità di avere circa 550 miliardi di «liquido» sempre a disposizione). La legge fu prorogata di volta in volta con sette decreti ministeriali, firmati alla vigilia di ogni scadenza appunto dai ministri delle Finanze Preti, Ferrari Aggradi, Bosco e Valsecchi. Durante la lunga riunione della commissione, più volte sono stati visti i commessi della Camera portare nella saletta thermos di caffè caldo e, all'ora del pranzo, vassoi con panini e bevande. Al termine, il presidente Cattanei si è brevemente intrattenuto coi giornalisti limitandosi ad annunciare che nella seduta di domani saranno valutate le esposizioni fatte dai sei uomini politici e adottate le deliberazioni relative all'ulteriore iter dell'inchiesta. La commissione ha dunque portato a termine quella che può essere definita la fase preliminare. Adesso spetta a lei decidere il da farsi: se archiviare gli atti ritenendo valide le spiegazioni fornite dagli interessati (occorre in questo caso il voto favorevole dei quattro quinti della commissione, cioè sedici membri, altrimenti può essere chiamato a decidere il Parlamento) o dichiarare formalmente aperta l'inchiesta e nei confronti di chi. Ogni ipotesi, al momento attuale, è valida anche se oggi le «voci» di Montecitorio sembrano propendere per la prima. I contrasti in seno alla commissione sono profondi e numerosi sono i problemi rimasti ancora in sospeso. Un parlamentare faceva osservare stamani che vi sono questioni di logica e di diritto da risolvere prima della decisione, come ad esempio l'acquisizione o meno de gli elaborati delle commissio ni preposte all'esame dei costi dei prodotti petroliferi. A rendere ancor più confusa la situazione, è venuta in giornata anche la «voce», raccolta da un'agenzia di stampa, di eventuali dimissioni del presidente della Camera, Pertini. In serata, però, un comunicato afferma che la notizia è «completamente falsa». Gianfranco Franci .
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