Fondi neri della Montedison: perché è "riesplosa" di colpo l'inchiesta? di Fabrizio Carbone

Fondi neri della Montedison: perché è "riesplosa" di colpo l'inchiesta? Scalpore e disagio per le rivelazioni de "L'Espresso,, Fondi neri della Montedison: perché è "riesplosa" di colpo l'inchiesta? Dopo Rumor e Piccoli, anche Ferri e Orlandi, entrambi del psdi, hanno negato ogni loro presunta implicazione nella vicenda dei soldi agli esponenti di alcuni partiti - Il segretario socialdemocratico, in una lettera al settimanale, dice tra l'altro: "Qualcosa non va nel sistema giudiziario del nostro Paese" L'inchiesta sulle "donazioni" della Montedison è tuttora in corso e coperta dal segreto istruttorio | (Nostro servizio particolare) Roma, 7 marzo. Le rivelazioni de L'Espresso — uno squarcio aperto nel muro del segreto istruttorio che circonda l'inchiesta giudiziaria sui «fondi neri» della Montedison — hanno provocato nette smentite da parte dei maggiori interessati e silenzio da parte di altri. Dopo le dichiarazioni di Rumor e Piccoli, rilasciate ieri alle agenzie di stampa, che definivano assolutamente false le notizie riportate dal settima- j|naie, l'onorevole Mauro Ferri1 (psdi) ha dichiarato: «Smentisco nel modo più categorico i qualsiasi mia implicazione ! nella vicenda e ho dato mandato al mio avvocato di agire in via giudiziaria». Il segretario dei socialdemocratici, Flavio Orlandi, ha reso noto oggi di aver scritto una lettera al direttore della rivista. «L'articolo intitolato "Anche Rumor prendeva i denari della Montedison", con i suoi riferimenti sfuggenti ed artefatti a deposizioni giudiziarie che sarebbero state rese e i coti le troppe deduzioni arbitrarie che lo caratterizzano, offre, scrive Orlandi, non soltanto la riprova che qualcosa non va nel sistema giudiziario del nostro Paese, ma è anche espressione di una manovra a largo raggio attraverso cui coinvolgere nel discredito la I maggior parte dei dirigenti politici italiani». Orlandi, dopo aver fatto ri-1 ferimento alle considerazioni | di carattere generale e agli in¬ I I I ! | j reVro^tiviVosir^ sta, precisa quei punti che lo investono personalmente, Non mi interessa che la Socie-1 I 1 | I tà — dice riassumendo OrlanI di — ricorresse a pseudonimi I per indicare questa o quella ! persona. «In sede politica e | parlamentare, aggiunge, ho j sostenuto la nazionalizzazione dell'industria elettrica; non ho avuto collusioni con i richiamati nell'artico- lo; soho stato promotore e anche presidente della com1 missione parlamentare di in- dagine sui limiti posti alla concorrenza in campo economico, le cui conclusioni non sono qualificabili come sollecitatrici di concentrazioni industriali o di fusioni di alani genere». La lettera continua soffermandosi sui punti che coinvolgono la figura dello scomparso presidente della Repubblica, Antonio Segni, e che si riferiscono «al ruolo di inter- \ cessore » dello stesso Orlandi a favore dell'ex Presidente. «La magistratura, conclude Orlandi, sta indagando da mesi e, a quanto pare, ha sentito centinaia di persone. Io non sono stato chiamato nemmeno come teste. Se verrò convocato farò il mio dovere di cittadino: sono più che disposto, fra l'altro, a rinunciare preventivamente a quella che in modo improprio viene chiamata "immunità parlamentare"». Il segretario del psdi, ringraziando per la pubblicazione, rende noto che si riserva ogni tutela di legge. Quello che colpisce nella lettera è la frase «qualcosa non va nel sistema giudiziario del nostro Paese». Orlandi si riferisce alla violazione del segreto istruttorio che circon| dava l'inchiesta sui «fondi neri» della Montedison? O al fatto che alcune notizie escono fuori solo in certi momenti? La domanda, pertanto, è: da chi ha avuto il settimanale le rivelazioni? Premesso che, da quanto è stato pubblicato, si capisce che si tratta dell'interrogatorio di un testimone e che, quindi, quanto affermato nel servizio giornalistico non è una risultanza dell'inchiesta giudiziaria, la risposta, a piazzale Clodio, è discordante. Può essere uscito, il fascicolo, o dal palazzo di giustizia o da uno degli interessati. Più precisamente si fa il nome di un teste, persona vicina a Giorgio Valerio, interrogato dal giudice istruttore Renato Squillante alla presenza dei suoi avvocati e dei rappresentanti della parte lesa. Il capo dell'ufficio istruzioni del tribunale, Achille Gailucci, non vuole parlare sull'argomento. Anche l'inchiesta sui «fondi neri» della Montedison andrà alla commissione inquirente del Parlamento? Gallucci dice di no, almeno per ora. Quindi vuol dire — deduciamo — che finora non sono emerse responsabilità di ministri o ex ministri. Fino a ieri — quando L'E spresso ha anticipato agli al- dLbccrdmicrsnlspEancztri giornali il numero in edi- !d e ì o due anni? Nessuna risposta, cola oggi — nulla era trapela to dall'inchiesta. C'erano sta te voci e illazioni sui nomi dei personaggi, in un certo modo coinvolti, o solamente citati, nella vicenda. Nessuno le aveva riprese. Ora, dopo gli ultimi avvenimenti, tutti vogliono sapere a che punto à l'inchiesta. Gallucci risponde che va avanti, che «si stanno facendo i riscontri», si sta «stringendo» la rete. Dopo di che, l'inchiesta passerà al pubblico ministero, il magistrato Di Nicola. Quando? Gallucci sorride e fa il segno di due con la mano. Due mesi o ma si capisce che sarà lunga che il materiale è di una vastità tale da richiedere un lungo lavoro. Niente altro da piazzale Clodio, se non una dichiarazione di un alto magistrato che ci è stata fatta, in presenza di testimoni, e che appare sconcertante. La persona, naturalmente, subito dopo ha fatto marcia indietro, chie- dendo che non fosse citata, La riportiamo così come l'ab- ! biamo sentita. Si stava cercando di capire come e perché l'affare «fondi neri» fosse riesploso di colpo. «Non chiedeteci altro, ha detto l'alto magistrato, perché non avete idea dei pasticci che sono successi qui con questi "fondi neri". E' successo di tutto». Forse il magistrato si riferisce alla microspia trovata nell'ufficio del giudice Squillante, che conduce l'inchiesta? O forse si riferisce a pressioni esercitate dall'alto? E' desolante ascoltare queste affermazioni, sentire certe denunce e, nello stesso tempo, cogliere timore e preoccupazione in chi le ha fatte. Fabrizio Carbone j|g 1 i Giorgio Valerio

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