L'informazione con elettronica

L'informazione con elettronica L'informazione con elettronica Un Centro formato tra Regione e Università - Ne discuterà a giorni il Consiglio Uno degli argomenti che il Consiglio regionale dovrebbe esaminare giovedì prossimo, 14 marzo, è il «Centro per il trattamento automatico dell'informazione» che dovrebbe essere impiantato e gestito in comune tra la Regione e l'Università. Il problema non è nuovo, la reperibilità completa e immediata di tutti i dati necessari per risolvere un problema che può andare dalla sistemazione dei trasporti alla pianificazione regionale è una necessità sempre più urgente. Il Consiglio regionale ha cominciato ad occuparsi dell'argomento il 17 maggio scorso con un ordine del giorno che riconosceva «nell'Università l'interlocutore fondamentale per dare avvio ad una collaborazione in questo settore». In Regione funziona una Intercommissione per i problemi del decentramento universitario, presieduta da Besate (pei); ora questa Intercommissione ha presentato sull'argomento una relazione firmata dall'assessore al lavoro Conti (de). In sostanza questo gruppo di lavoro ha accolto l'Invito rivolto dal Senato accademico «alla Regione per concorrere al potenziamento ed all'utilizzo, insieme agli Enti locali, del Centro universitario di calcolo». Questo «Centro per il trattamento meccanico dell'informazione», detto anche «Centro di elaborazione elettronica» o, più brevemente, «Centro di calcolo», deve essere, secondo l'Ires, «un archivio dell'in] ormazione al quale possano accedere, con le necessarie cautele relative alla riservatezza e protezione dell'in/ormazione, vari utilizzatori, per estrarne le informazioni necessarie ai propri scopi». In questo senso l'Università avrebbe a disposizione «uno strumento che favorisca la ricerca scientifica e l'attività didattica su base interdisciplinare»; la Regione «uno strumento che consenta la formulazione e la gestione del piano e delle azioni programmatiche, tanto più se tutto ciò viene inteso come processo continuo di adeguamento alla mutevole realtà sociò-economica». Inoltre: «La Regione e l'Università non si limiterebbero ad essere semplici utilizzatori di una risorsa comune, ma potrebbero promuovere e coordinare iniziati¬ ve di ricerche comuni connesse ai problemi del calcolo automatico e della gestione dei dati in funzione delle proprie attività istituzionali didattico-scientifiche per l'Università, amministrative e di pianificazione per la Regione». Accettati questi criteri pare che siano definitivamente respinte le offerte di società private che possono essere considerate come «offerta di servizi» non come «pesfione diretta di un servìzio». Su ciò naturalmente dovrà ancora pronunciarsi la giunta e poi il Consiglio. Comunque l'Università sta procedendo sulla strada dell'ampliamento del già esistente Centro di calcolo e i) 25 luglio 1973 in una lettera al Consiglio regionale hi comunicato l'aggiudicazione all'Ibm dell'appalto «per la stipulazione di un contratto di noleggio del sistema Ibm 360/67 con canone di locazione mensile di lire 33 milioni 575.590». Sono già stati scelti anche i locali per questa nuova sezione del Centro, in via San Massimo, e ieri il rettore Sasso ha accompagnato in una visita il presidente della Regione, Oberto

Persone citate: Oberto

Luoghi citati: Besate