I proprietari contro il Comune Espropria a cento lire al metro

I proprietari contro il Comune Espropria a cento lire al metro Proteste a Bergeggi per il piano di edilizia economica I proprietari contro il Comune Espropria a cento lire al metro II Consiglio ha messo un vincolo su 174 mila metri quadrati di terreno: vuole costruire abitazioni per 820 persone - Chi ha un po' di terra (spesso coltivata ad orto) si lamenta: "Vogliono mandarci via dandoci una manciata di spiccioli" (Dal nostro inviato speciale) Bergeggi, 4 marzo. Mezza sollevazione popolare a Bergeggi contro il piano d'attuazione della legge «167» sull'edilizia economica, recentemente approvato all'unanimità dal consiglio comunale (6 psi, 5 pei, 3 de) del piccolo centro a una dozzina di chilometri da Savona. Circa 150 piccoli proprietari (su una popolazione complessiva di 700 abitanti) si sono riuniti due volte in assemblea contestando aspramente il documento urbanistico. Domani sera invieranno un loro comitato ristretto in Comune per discutere con i rappresentanti della pubblica amministrazione. A che cosa si deve questa «rivolta» di piccoli proprietari terrieri? Il piano di applicazione dell'edilizia economica sottomette a vincolo circa 174 mila metri quadrati di terreno (un quarto della zona edificabile del Comune): in questa area dovrebbero sorgere abitazioni per 820 persone. La zona prescelta ha un valore di mercato che si aggira tra le 7 e le 15 mila lire al metro quadrato; il Comune potrà espropriarla in base alle tariffe dell'ufficio tecnico erariale, che vanno da un minimo di circa 100 lire a un massimo di 300 lire il metro quadrato. Di qui la sollevazione dei piccoli proprietari: «Non si è tenuto conto delle nostre necessità, dei sacrifici che abbiamo fatto per questi appezzamenti di terreno. Vogliono mandarci via dandoci una manciata di spiccioli». Il geom. Pino Cava, vicesindaco comunista, spiega: «Il progetto di applicazione della legge sull'edilizia popolare lo abbiamo approntato per dare un indirizzo di sviluppo al paese e frenare, allo stesso tempo, la speculazione edilizia prima che si ripetesse il brutto esempio di Torre del Mare. Bergeggi, in effetti, è avviata a diventare il centro residenziale dei professionisti savonesi e dei dirigenti d'industria. In questa prospettiva il piano si è preoccupato di dare un indirizzo di sviluppo in armonia con le esigenze più sentite di una comunità, salvaguardando le necessarie infrastrutture primarie e secondarie. Ricordato che la «167» offre anche ai privati, oltre che alle cooperative, la facoltà di usufruirne, un appunto da muovere è quello prettamente umano, e cioè il fatto che le famiglie di operai non potranno più avere a disposizione il campicello dal quale trarre un complemento necessario alla loro esistenza. Sino al 14 marzo gli interessati avranno tempo a far pervenire al Comune le proprie osservazioni, per cui entro il mese il documento urbanistico potrebbe essere inviato alla Regione Liguria per l'approvazione. Bisognerà però vedere se il problema non dovrà subire una battuta d'arresto a causa delle annunciate, ma non ancora presentate, dimissioni del sindaco socialista Tullio Campora, e per le titubanze che adesso esprimono gli esponenti del psi i quali, dopo aver approvato il piano dell'edilizia economica, di fronte forse alla presa diposizione dei piccoli proprietari vanno dicendo uhe il documento «è andata oltre le nostre intenzioni». Vittorio Preve

Persone citate: Pino Cava, Tullio Campora, Vittorio Preve

Luoghi citati: Bergeggi, Liguria, Savona