Grave una donna ferita a martellate dal marito

Grave una donna ferita a martellate dal marito Dramma in una soffitta di via Belfiore Grave una donna ferita a martellate dal marito Vivevano separati, l'uomo era andato a trovarla per rappacificarsi Altro fatto: fratello e sorella sono morti in uno scontro a Carignano Una donna di 39 anni, madre di sette figli, è stata ridotta in fin di vita a martellate dal marito. L'uomo è scomparso dopo aver chiamato un'ambulanza. Sulle cause dell'episodio, ancora oscure, indaga il dottor Bonsignore del commissariato Barriera Nizza. La vittima, Carmela Garcea, è separata da Domenico Spanò, 42 anni, muratore, abitante in viale dei Mughetti. Sei figli sono In collegio; da quattro mesi la donna vive in una soffitta di via Belfiore 13 con la figlia maggiore, Laura, 17 anni. Secondo i vicini di casa, Carmela Garcea lavora come operaia in una grande pasticceria. All'origine della vicenda sarebbe un episodio che risale a giovedì scorso, quando Laura è scomparsa di casa. Fuggita a Napoli con il fidanzato, portandosi via del denaro. Ieri, verso le 13, la donna era in casa col marito. Da qualche tempo 1 due avevano ricominciato a vedersi, forse volevano tornare a vivere insieme. Che cosa abbia provocato la selvaggia reazione di lui non è chiaro. Si dice che Carmela Garcea volesse denunciare la figlia e che il marito, invece, preferisse dimenticare la cosa. Verso le 14 una vicina, Maria Capone, ha sentito dei lamenti venire dall'alloggio della donna, ha bussato alla porta: « Sua moglie sta male? » ha domandato all'uomo che le aveva aperto. « Abbiamo litigato si faccia gli affari suoi » è stata la risposta I lamenti si seno fatti sempre più Insistenti, un'ora dopo Maria Capone ha di nuovo bussato. Domenico Spanò le ha detto: « Mi chiami un'ambulanza ». Poi, lasciando la porta spalancata, è corso giù dalle scale: « La chiamo io ». La donna è entrata, ha visto Carmela Garcea sul letto, insanguinata, gemeva debolmente. Intanto l'uomo è entrato nel bar di via Belfiore ancolo via Baretti: « Mia moglie è grave, chiami la Croce Rosa » ha detto al gestore, Michele Orciulo. Poi è scomparso. * Gravissimo incidente ieri verso le 13,30, sulla «strada del mare», all'incrocio con la comunale Carignano-Castagnoie: due morti e due feriti. Le vittime sono Pietro Sclerandi, trebbiatore, e sua sorella Marianna, di 72 e 70 anni. Abitavano a Osaslo, via San Rocco 7. Viaggiavano su una « Giulia » guidata dal nipote, Ottavio Sclerandi, 35 anni, agricoltore, anch'egli di Osasio, via San Rocco 9. Erano diretti a Venaria per partecipare al funerale di un conoscente. La « Giulia » ha raggiunto l'Incrocio a velocità sostenuta. In quel momento stava arrivando, proveniente da Castagnole, una « Simca » 1100, condotta dall'agricoltore Bruno Galflone, 24 anni, Carignano cascina Cantalupa 5. L'urto è stato inevitabile e 1 conducenti si sono accorti all'ultimo istante dell'ostacolo. Sull'asfalto nessun segno di frenata. La «Simca», colpita in pieno si è capovolta mentre la « Giulia », dopo aver proseguito la corsa per una ventina di metri, è finita nel prato, ribaltando alcune volte. Marianna Sclerandi e suo fratello, sbalzati fuori dall'auto, sono morti sul colpo; il nipote e il Galflone sono rimasti prigionieri nell'auto. I soccorritori li hanno estratti a fatica. Secondo i primi accertamenti, compiuti dai carabinieri di Carignano il Galflone non avrebbe rispettato il segnale di stop.

Luoghi citati: Cantalupa, Carignano, Napoli, Osasio, Venaria