Lettera personale

Lettera personale ratissimi, equi. Il guaio è che, perché escano questi giudizi di responsabilità civile occorrono, denunce ed istruttorie, sicché | in genere il giudizio s inizia ; quando non è lontano il termine di prescrizione; nel de-1 cimo anno dal fatto; e molto spesso; è giudizio contro eredi, (ce ne sono in corso alcuni ' contro antichi amministratori: di un ente pubblico per incau-1 te-operazioni), e fin qui le! udienze sono state tutte rin-1 viale per vedere se emergessero nuovi eredi, se alcune tinunce ad eredità fossero regolari e via dicendo; in fatto si decide dodici o quindici anni dopo la delibera incauta od il conto mal reso; e la Corte ha il disagio di dover condannare persone che dicono di nulla sapere del perché il loro genitore o zio ritenesse opportuno quel provvedimento, o 1 sentire l'accusato invocare at-1 testazioni di persone scomparse. Le scrivo tutto questo perché sono un po' nell'ingranaggio e bisogna che i giornali che sostengono il finanziamento dei partiti sappiano almeno che i controlli non saranno che una illusione. Si abbia i miei saluti più | cordiali e mi abbia suo devotissimo A. C. Jemolo L Caro Direttore, leggo le sue istruzioni -telegrafiche sulla riduzione nella lunghezza degli articoli; spero sia una giusta pressióne sul.governo per l'aumento del prezzo dei quotidiani; che mi dorrebbe di vedere morire il bel tipo di giornale che vidi nascere i primi anni del secolo con il Giornale d'Italia di Bergamini, quando la terza pagina ospitava Alessandro d'Ancona e Croce, e poi la terza pagina dei giornali vide i nomi di Gaetano 'Mosca, di Ruffini, di Angelo Mosso, di scienziati illustri; mi pare che per qualche lustro ci sia stato sotto questo aspetto un primato italiano. ,, Non so se anche questo fosse connesso ad un'epoca sparita o che deve sparire, ed il giornale debba necessariamente divenire un condensato di notizie, con solo un po' di cenni biografici di uomini in fama, e cenni sulle opere più sensazionali nei vari campi. Non ho competenza per giudicare, ma credo che nessuno ne abbia tanta da poter indovinare il futuro e quel che porterà, anche oltre la volontà dei singoli uomini (abbiamo un bel dire e scrivere che gli uomini formano la storia... sì, ma perché non scorgiamo gl'infiniti fili che li muovono)-. Peraltro con la consueta sincerità mi permetto dire che tutta la stampa mi ha un po' deluso, non prendendo di petto l'opinione pubblica, che ragiona sempre come ai tempi dei tumulti di Milano del Manzoni; se crescono i prezzi, è colpa degli speculatori. 1 O si nega l'economia della iniziativa privata ed allora tutto è da condannare. Ma Einaudi non avrebbe certo considerato colpevole il commerciante che sentendo nell'aria un prossimo rincaro di certe merci ne facesse un buon approvvigionamento, né chi prevedendo l'aumento di valore di un, titolo di Borsa ne faccia acquisto ed invece venda quello di cui presagisce il rinvilio. Tutto deve rincarare perché la-moneta è svalutata, per una legge cui nessuno può contrastare; ed è questo che sarebbe stato ' necessario far conoscere a 'tufti;/.che nullasi ha, anche di^udle^cr df necessario, senza pagarlo. Se ci fosse stato àgio di poter scrivere su argomenti che non è dato trattare in stretti limiti di spazio, mi sarebbe piaciuto dire qualcosa sul controllo dei bilanci dei partiti, che voleva anche don Sturzo (non vi si opponeva che quel grande galantuomo, che proprio per il suo candore è stato emarginato dalia politica, di Lelio Basso, in nome del principio che i partiti « sono sovrani »). Tutti lo accetteranno senza esitare, ed anzi esiste già la legge che prevede che dovunque c'è un concorso dello Stato concesso non una tantum, ci dev'essere il controllo della Corte dei conti: su ' tutto il bilancio dell'ente, non sul solo impiego della dotazione statale. Ma anche a pensare a partiti che docili come agnellini aprissero tutti i loro incartamenti, il controllo sarebbe impossibile: ogni partito ha una sezione nelle più umili borgate; ed occorrerebbe un milione di funzionari ispettivi per accertare se il locale del partito democristiano a Buco di Sopra è affittato o dato gratuitamente da una organizzazione cattolica, se il segretario del partito comunista di Buco di Sotto è retribuito o presta gratuitamente la sua opera, se il piccolo foglietto che è l'organo di quel deputato missino paga la sua carta o la riceve in omaggio da una certa cartiera, e via dicendo. ' ' Del resto sappiamo che la Corte dei conti può talora — ma quante cose potrei dire in argomento — bloccare o fare riformare il provvedimento che concerna un Pinco Pallino, ma quando ha voluto bloccare come illegittime (non ha che il controllo di legittimità, non quello di merito) cose grosse, si è sèmpre, vista superata o da iin^ decreto-legge (come qualche anno fa per gli stipendi dei parastatali) o con imposizione delle registrazioni con riserva (come lo scorso anno per gli stipendi dei superburocrati). Quel che potrebbe fare la Corte • dei conti sarebbe promuovere il giudizio di responsabilità civile contro gli amministratori dei partiti che avessero male speso (ma quando si può dire che si spendono soldi male per la finalità del partito?). Quanti giudizi di responsabilità pendono dinanzi alla Corte dei conti. Magistrati scrupolosi, prepa- Lettera personale

Persone citate: A. C. Jemolo, Angelo Mosso, Bergamini, Einaudi, Lelio Basso, Magistrati, Manzoni, Ruffini, Sturzo

Luoghi citati: Ancona, Milano, Mosca