Miti per le vie

Miti per le vie Miti per le vie Liana De Luca: « Il cuore disadattato », Giappichelli, lire 1500. Rispetto a / miti inalienabili, con cui Liana De Luca vinse nel '67 il premio « Cinque vie » e dove il mito si poneva come cifra inafferrabile e invadente, come feticcio di esistenze ancora attratte dal folle volo di Icaro o dall'» inutile presagio » di Cassandra, Il cuore disadattato è una raccolta di versi che concentra e quasi indurisce la realtà quotidiana in un canto amaro e ormai privo di eroiche illusioni. Il mito, qui, si sbanda nel minuto da vivere, si sfilaccia nella tenue poetica delle cose, è il fregio (o il « cartiglio » come dice la De Luca) di una mappa intellettuale che afferra ancora, è vero, le suggestioni di Menfi e di Tebe, di Nefertiti e di Cleopatra, ma per farne emblemi inquietanti e forse un po' distorti del mondo d'oggi. Ora è la vita comune e consueta che urge e cerca espressione. Con le banalità, le gioie, le disillusioni e i piccoli vezzi (« Sul passaporto c'è la data di nascita I — quella vera —: speriamo che non la veda I mentre va allo sportello »), c'è il dipanarsi di gesti immutabili in un microcosmo che riempiamo con la nostra sola presenza: la strada per andare a scuola (l'autrice è insegnante), il rifugio domestico, i colloqui, quasi sempre taciuti. E poi le illusorie fughe dei viaggi, le città colte in una immagine. Il libro procede allusivo nell'esplorazione della realtà esistenziale, di volta in volta su una matrice in senso lato «narrativa», simile a un «mottetto» montaliano o una poesia-racconto di Pavese. Per riannodare il filo che lega l'uomo alla vita, dopo la dissoluzione del mito, l'autrice ricorre a una lingua nella quale confluiscono strutture lessicali eterogenee, dal linguaggio poeticamente terso alle parole tecniche, ai neologismi, quasi a rendere, in questo modo, più densa la materia del canto, a. bl.

Persone citate: De Luca, Icaro, Liana De Luca, Pavese

Luoghi citati: Menfi