Latitante è accusato di assassinio in aula

Latitante è accusato di assassinio in aula Latitante è accusato di assassinio in aula Dai due condannati per l'omicidio del carabiniere Vaccarella a Gavi - Oggi la sentenza Colpo di scena, ma con poco effetto, al processo d'assise d'appello per l'omicidio del carabiniere Giovanni Vaccarella, avvenuto il 19 ottobre '70 nelle campagne di Gavl Ligure. Due imputati, i giovani zingari Silvio De Colombi e Albino Jussi, condannati a 30 e 16 anni, hanno chiesto alla corte di poter parlare e, condotti davanti al presidente, hanno fatto quella che, secondo loro, avrebbe dovuto essere una clamorosa rivelazione. «Sappiamo il nome del vero assassino — hanno detto — è Bruno La Fleur. Possiamo indicare tre testimoni i quali, scagionando noi, accusano lui ». Bruno La Fleur, condannato per lo stes. so omicidio a 27 anni, è latitante. Fuggito dal Ferrante Aporti (all'epoca dei fatti era minorenne) mentre era in attesa del primo processo, ha fatto perdere ogni traccia di sé. Impresa non difficile, soprattutto per un nomade: pare si sia rifugiato in Jugoslavia. La « bomba » non fatto un gran colpo, giudici togati e giuria popolare non hanno mostrato molta sorpresa, anche perché non è la prima volta che oi fa il nome di Bruno La Fleur come presunto omicida-materiale dell'appuntato Vaccarella. In ogni modo i difensori degli imputati presenti (oltre al De Colombi e allo Jussi, c'è il fratello di Bruno La Fleur, Carlo, condannato a 3 anni e 8 mesi per furto e detenzione di arma da fuoco) hanno chiesto alla corte di ascoltare i nuovi testimoni ed eventualmente approfondire le indagini. Il procuratore generale, Benedicti, è insorto ed ha esclamato: « Come mai si aspetta proprio adesso per fare queste presunte rivelazioni? Il momento è assai sospetto: non dimentichiamo che fra qualche mese scadono i termini della carcerazione preventiva e gli zingari, come dice un loro cantore, amano profondamente la libertà... ». La corte (pres. Burzio, relatore Heer, cane. Bonino) si è riservata di decidere sulle istanze quando si ritirerà in camera di consiglio. Il p.g. ha chiesto la conferma della sentenza emessa dall'assise di Alessandria nel febbraio '73, affermando di non credere assolutamente alla nuova versione degli imputati che, a suo parere, sarebbero responsabili dell'ucci, sione del Vaccarella, del tentato omicidio di un altro carabiniere e di una lunga serie di reati minori. Secondo la ricostruzione dell'accusa, gli zingari si erano recati a rubare in una tenuta di Gavi. Furono visti da due contadini che avvertirono i carabinieri. Mentre il « palo », cioè Jussi, veniva ammanettato, Bruno La Fleur e Silvio De Colombi balzavano fuori da un cespuglio e facevano fuoco sui militari. Gli imputati negano. Ieri sera hanno parlato gli avvocati Gianclaudio Andreis e Perla, questa mattina prenderanno la parola gli avvocati Gabrl e De Martino. La sentenza nel pomeriggio. «Base». L'hanno annunziato con una lettera ai soci del partito, affermando che dopo gli avvenimenti dell'ultimo anno al Comune di Torino che li hanno visti in posizione fortemente polemica nei confronti del gruppo di maggioranza relativa della de, «si è rivelata non più utile la presenza del gruppo di Nuova sinistra, cui ci ha legato per anni un rapporto d'amicizia che la nostra decisione odierna non intacca minimamente».

Luoghi citati: Alessandria, Comune Di Torino, Gavi, Jugoslavia