Ortiz protesta con l'arbitro Arcari: si pensa a Napoles?

Ortiz protesta con l'arbitro Arcari: si pensa a Napoles? Per lo spagnolo una triste domenica, per l'italiano forse una nuova sfida Ortiz protesta con l'arbitro Arcari: si pensa a Napoles? Tony convinto di essere stato vittima di una ingiustizia - "Mi sarei ripreso" - Bruno ora riposerà per un mese II suo manager, Agostino, dice: "Per un match con il messicano vorrei molti milioni" - A Torino Baruzzi-Bugner? Un'amara domenica per Tony Ortiz dopo la • cura Arcari ». Il riconfermato campione del mondo dei pesi superleggerl è già stato « rapito » dal radiocronista Andrea Boscione e da Nino Benvenuti, che lo ospiteranno In cabinaradio durante Torino-Cagliari; dallo stadio una macchina della Rai trasporterà direttamente Bruno a Milano per partecipare alla • Domenica sportiva ■. A Torino sono rimasti soltanto II « vice » di Sabbatlni Renzo Spagnoli — occupatissimo a saldare i conti, e soddisfattissimo nel constatare che I 38 milioni d'incasso gli lasciano un largo margine —, Rocco Agostino (meno scorbutico del solito) ed il clan degli spagnoli, tra I quali il solo Pamplto Rodrlquez apprezza la cucina della ■ Buca di San Francesco ■ senza farsi guastare l'appetito dalla sconfitta. Tony Ortiz invece recrimina ancora, insiste nel dirsi vittima di un'Ingiustizia, non gli passa nemmeno per la testa l'idea che l'arbitro tedesco Drust, mandandolo al suo angolo per squalifica all'ottava ripresa, lo abbia in pratica salvato da un k.o. che ormai era nell'aria. Un pasticciere supertifoso della boxe, Rosario Vecchioni, porta un'enorme torta a forma di ring, che gli è costata una notte di lavoro: il dolce sarebbe stato, nelle Intenzioni, in onore di Sabbatinl e di Arcari, ma Bruno è allo stadio e Rodolfo è già volato a Roma chiamato dal tifo per la Lazio. Ed allora si festeggia... lo sconfitto. Ortiz assaggia distrattamente una fetta di dolce, ma continua ad avere la bocca amara: « Se l'arbitro non mi fermava — sostiene testardamente — sarei ancora venuto fuori io, nel finale, con la possibilità di rovesciare la situazione ». Il sospetto che Tony non ricordi molto bene quanto è successo una quindicina di ore prima sul ring del Palazzo dello Sport appare giustificato. Scrivevamo, in sede di cronaca, che lo spagnolo, dopo aver subito un autentico bombardamento da Arcar! nel corso della terza ripresa, ha continuato a combattere quasi In trance, sempre pericoloso nelle reazioni, sempre efficace nel suoi colpi dritti e veloci ma affidandosi più all'istinto di lottatore che al ragionamento. Quanto hanno notato tutti, a bordo ring, cioè l'ostinata ricerca dell'occasione per ferire irrimediabilmente Arcari e crearsi quindi o lo sbocco per un rovesciamento della situazione o la scappatoia della squalifica, Tony Ortiz non lo ricordava più. Sulla volontarietà della testata che, all'ottavo round, ha Indotto l'arbitro Drust a decretare la squalifica, non abbiamo il minimo dubbio, essendosi l'episodio verificato proprio davanti a noi; come non abbiamo alcun dubbio sulla legittimità del conteggio inflitto allo spagnolo nella ripresa precedente, poiché Tony è caduto proprio sul nostro tavolo, proiettatovi non da una spinta ma da un tremendo gancio sinistro di Arcari, che lo ha nettamente ■ suonato ». Le proteste dello spagnolo, insomma, lasciano il tempo che trovano. Tony Ortiz ha confermato ampiamente quanto già si sapeva sul suo eccezionale temperamento, sulle sue incredibili capacità di recupero, sulla sua rabbia agonistica. E' merito suo se Arcari è riuscito a scatenare l'entusiasmo dell'immensa folla torinese, con un combattimento che, anche se scaduto ben presto sul plano della rissa, ha avuto un'intensità drammatica difficilmente eguagliabile. Bravo Ortiz, dunque, ma ringrazi l'arbitro Drust, che gli ha evitato il k.o., anziché Incolparlo per una squalifica che egli stesso ha cercato. Il match è stato durissimo non solo per II vinto, ma anche per il vincitore, tanto è vero che di progetti futuri per Arcari non è il caso di parlare: ci vorrà almeno un mese perché Bruno possa tornare a fare i guanti in palestra. Della progettata sfida con Napoles parla Rocco Agostino, ma come di una cosa molto al di là da venire: « Ho letto su qualche giornale che a Milano — dice il manager della Fernet Branca — sarebbero disposti a stanziare 250 milioni per far svolgere II match a San Siro. Ma nessuno è ancora venuto da me a parlare di "grano". E per un confronto del genere, lo ne voglio parecchio ». Progetti per Torino, visto il modo entusiastico con cui ancora una volta la nostra città ha risposto ad un grosso avvenimento di boxe? Forse si saprà qualcosa in proposito stasera: alle 17, alla sede dell'E.B.U. a Roma, si apriranno le buste con le offerte per il campionato d'Europa del pesi massimi tra Joe Bugner ed II no¬ stro Baruzzi. C'è anche una grossa offerta di Sabbatlni e, se questi la spuntasse, la prospettiva di un'altra manifestazione al Palasport — con il consueto « oscuramento » televisivo della zona — potrebbe trasformarsi in realtà. Baruzzi, sabato sera, ha vinto In fretta, contro l'Illustre sconosciuto Johnny Gause. Nei due minuti e rotti In cui è rimasto sul ring, Gause aveva dimostrato di saperci fare abbastanza, ma II folgorante • sinistro » con cui il bresciano lo ha messo k.o., avrebbe atterrato chiunque, anche Bugner. Chissà che Baruzzi non sappia ripeterlo, quando incontrerà Il biondo inglese. Gianni Pignata Ortiz scaraventato fuori dal ring del Palasport viene aiutato; Arcari e l'arbitro osservano la scena (Foto Moisio) Ortiz protesta con l'arbitro Arcari: si pensa a Napoles? Per lo spagnolo una triste domenica, per l'italiano forse una nuova sfida Ortiz protesta con l'arbitro Arcari: si pensa a Napoles? Tony convinto di essere stato vittima di una ingiustizia - "Mi sarei ripreso" - Bruno ora riposerà per un mese II suo manager, Agostino, dice: "Per un match con il messicano vorrei molti milioni" - A Torino Baruzzi-Bugner? Un'amara domenica per Tony Ortiz dopo la • cura Arcari ». Il riconfermato campione del mondo dei pesi superleggerl è già stato « rapito » dal radiocronista Andrea Boscione e da Nino Benvenuti, che lo ospiteranno In cabinaradio durante Torino-Cagliari; dallo stadio una macchina della Rai trasporterà direttamente Bruno a Milano per partecipare alla • Domenica sportiva ■. A Torino sono rimasti soltanto II « vice » di Sabbatlni Renzo Spagnoli — occupatissimo a saldare i conti, e soddisfattissimo nel constatare che I 38 milioni d'incasso gli lasciano un largo margine —, Rocco Agostino (meno scorbutico del solito) ed il clan degli spagnoli, tra I quali il solo Pamplto Rodrlquez apprezza la cucina della ■ Buca di San Francesco ■ senza farsi guastare l'appetito dalla sconfitta. Tony Ortiz invece recrimina ancora, insiste nel dirsi vittima di un'Ingiustizia, non gli passa nemmeno per la testa l'idea che l'arbitro tedesco Drust, mandandolo al suo angolo per squalifica all'ottava ripresa, lo abbia in pratica salvato da un k.o. che ormai era nell'aria. Un pasticciere supertifoso della boxe, Rosario Vecchioni, porta un'enorme torta a forma di ring, che gli è costata una notte di lavoro: il dolce sarebbe stato, nelle Intenzioni, in onore di Sabbatinl e di Arcari, ma Bruno è allo stadio e Rodolfo è già volato a Roma chiamato dal tifo per la Lazio. Ed allora si festeggia... lo sconfitto. Ortiz assaggia distrattamente una fetta di dolce, ma continua ad avere la bocca amara: « Se l'arbitro non mi fermava — sostiene testardamente — sarei ancora venuto fuori io, nel finale, con la possibilità di rovesciare la situazione ». Il sospetto che Tony non ricordi molto bene quanto è successo una quindicina di ore prima sul ring del Palazzo dello Sport appare giustificato. Scrivevamo, in sede di cronaca, che lo spagnolo, dopo aver subito un autentico bombardamento da Arcar! nel corso della terza ripresa, ha continuato a combattere quasi In trance, sempre pericoloso nelle reazioni, sempre efficace nel suoi colpi dritti e veloci ma affidandosi più all'istinto di lottatore che al ragionamento. Quanto hanno notato tutti, a bordo ring, cioè l'ostinata ricerca dell'occasione per ferire irrimediabilmente Arcari e crearsi quindi o lo sbocco per un rovesciamento della situazione o la scappatoia della squalifica, Tony Ortiz non lo ricordava più. Sulla volontarietà della testata che, all'ottavo round, ha Indotto l'arbitro Drust a decretare la squalifica, non abbiamo il minimo dubbio, essendosi l'episodio verificato proprio davanti a noi; come non abbiamo alcun dubbio sulla legittimità del conteggio inflitto allo spagnolo nella ripresa precedente, poiché Tony è caduto proprio sul nostro tavolo, proiettatovi non da una spinta ma da un tremendo gancio sinistro di Arcari, che lo ha nettamente ■ suonato ». Le proteste dello spagnolo, insomma, lasciano il tempo che trovano. Tony Ortiz ha confermato ampiamente quanto già si sapeva sul suo eccezionale temperamento, sulle sue incredibili capacità di recupero, sulla sua rabbia agonistica. E' merito suo se Arcari è riuscito a scatenare l'entusiasmo dell'immensa folla torinese, con un combattimento che, anche se scaduto ben presto sul plano della rissa, ha avuto un'intensità drammatica difficilmente eguagliabile. Bravo Ortiz, dunque, ma ringrazi l'arbitro Drust, che gli ha evitato il k.o., anziché Incolparlo per una squalifica che egli stesso ha cercato. Il match è stato durissimo non solo per II vinto, ma anche per il vincitore, tanto è vero che di progetti futuri per Arcari non è il caso di parlare: ci vorrà almeno un mese perché Bruno possa tornare a fare i guanti in palestra. Della progettata sfida con Napoles parla Rocco Agostino, ma come di una cosa molto al di là da venire: « Ho letto su qualche giornale che a Milano — dice il manager della Fernet Branca — sarebbero disposti a stanziare 250 milioni per far svolgere II match a San Siro. Ma nessuno è ancora venuto da me a parlare di "grano". E per un confronto del genere, lo ne voglio parecchio ». Progetti per Torino, visto il modo entusiastico con cui ancora una volta la nostra città ha risposto ad un grosso avvenimento di boxe? Forse si saprà qualcosa in proposito stasera: alle 17, alla sede dell'E.B.U. a Roma, si apriranno le buste con le offerte per il campionato d'Europa del pesi massimi tra Joe Bugner ed II no¬ stro Baruzzi. C'è anche una grossa offerta di Sabbatlni e, se questi la spuntasse, la prospettiva di un'altra manifestazione al Palasport — con il consueto « oscuramento » televisivo della zona — potrebbe trasformarsi in realtà. Baruzzi, sabato sera, ha vinto In fretta, contro l'Illustre sconosciuto Johnny Gause. Nei due minuti e rotti In cui è rimasto sul ring, Gause aveva dimostrato di saperci fare abbastanza, ma II folgorante • sinistro » con cui il bresciano lo ha messo k.o., avrebbe atterrato chiunque, anche Bugner. Chissà che Baruzzi non sappia ripeterlo, quando incontrerà Il biondo inglese. Gianni Pignata Ortiz scaraventato fuori dal ring del Palasport viene aiutato; Arcari e l'arbitro osservano la scena (Foto Moisio)