Paesi al buio e al freddo, strade interrotte da slavine e valanghe

Paesi al buio e al freddo, strade interrotte da slavine e valanghe Dà tre giorni piove in città e nevica sulle montagne Paesi al buio e al freddo, strade interrotte da slavine e valanghe Isolati Praly, Ferrerò e decine di frazioni sopra Villar Perosa - Balme sommersa dalla neve Guasti alla linea ferroviaria Torino-Modane - Fermi gli impianti di riscaldamento e le centrali elettriche - Allagate le vie di Torino, l'acqua del Po supera gli argini e invade i Murazzi Piove da 3 giorni in pianura e nevica oltre i 1000 metri. I risultati sono: allagamenti, fiumi in piena, caduta di valanghe e slavine, interruzione di strade, paesi borgate e frazioni isolate e al buio. Torino si è svegliata ieri, livida e fredda, dopo una notte di acqua scrosciante. Le strade silenziose si erano trasformate in acquitrini, i marciapiedi dn pozzanghere enormi. Il livello del Po ha superato gli argini: ai Murazzi, ad esemplo, l'acqua ha raggiunto le panchine. La piena del fiume, piuttosto consueta in marzo, rappresenta un'eccezione a metà febbraio. Ieri sono caduti 42 millimetri di pioggia. Rigagnoli impetuosi lungo le strade della collina, dove sono stati segnalati alcuni smottamenti. Cantine allagate in centro e in periferia. Pochi gli interventi del vigili del fuoco. Sulla città fradicia ha soffiato per tutto il giorno un vento gelido che ha costretto a casa la maggior parte dei torinesi oramai abituati alla passeggiata domenicale in sostituzione della gita automobilistica. Più grave la situazione in provincia. A Praly, nella notte tra sabato e domenica, sono cadute ima quarantina di slavine e due valanghe di eccezionali proporzioni che hanno bloccato per 9 chilometri la strada sopra Villar Perosa. Decine di autopullman carichi di sciatori hanno dovuto far ritorno a Pinerolo. I turisti si sono consolati trascorrendo la giornata nei bar, nei ristoranti e visitando il museo della cavalleria, unica attrattiva estiva della città.A Praly, 300 abitanti e oltre 500 turisti sono isolati. Nella località manca anche la corrente elettrica perché le valanghe hanno travolto ed abbattuto i pali della luce. Gli alberghi e gli altri locali pubblici sono a1 buio e al freddo perché non funzionano gli impianti di riscaldamento. Nelle stesse condizioni si trovano Perrero e Salza di Pinerolo. Sono isolate anche le frazioni Riclaretto, Bovile, Maniglia e Paetto. La frazione di Massello ha perso tutti i contatti con gli altri centri abitati, ma non è rimasta al buio perché dispone di una piccola centrale elettrica. Alle prime luci dell'alba sono incominciati i lavori per sgomberare le enormi masse di neve. Mentre le squadre dell'Enel sono impegnate a riattivare gli. impianti di erogazione di energia, gli addetti alla manutenzione delle strade e gli automezzi della provincia lavorano a pieno ritmo, sempre nel timore che nuove slavine si stacchino, da un momento all'altro, dalla montagna. Verso sera sulla Valle Germanasca è scesa una nebbia fredda e densa. Il sindaco di Praly, Oret,' e Breusa, venuto a conoscenza ^.elle interruzioni stradali, ha attraversato 5 chilometri di massa nevosa per raggiungere la località Miniera Gianna e dirigere i lavori e l'opera di soccorso. Tre valanghe si sono abbattute, ieri mattina, nei pressi di Balme: una a Ponte delle Canove, due a Chialambertetto. I tre centri sono isolati, gli spartineve non potranno incominciare a muoversi prima di questa mattina. E' interrotta anche la statale del Sestriere, tra Fenestrelle e Usseaux, in località Pourrières, in vai Chisone, a causa di grosse slavine precipitate nella notte. Si pensa che entro mezzogiorno la statale venga riaperta al traffico: il Colle è comunque raggiungibile attraverso la Val di Susa, ma è indispensabile l'uso delle catene. A Clavière la neve ha raggiunto un metro e 70 centimetri di altezza. I pullman diretti ai centri invernali (Bardonecchia, Cesana, Pian del Frais, Sauze d'Oulx) hanno avuto difficoltà a compiere il percorso. Sulla linea ferroviaria Torino - Modane, nel I tratto tra Chiomonte, Oulx e Bardonecchia, l'abbondante nevicata ha provocato dei guasti, perché i fili hanno ceduto. Per tutto il giorno squadre di operai e tecnici hanno lavorato per ripristinare la linea elettrica. I treni carichi di sciatori hanno subito ritardi, mentre molti turisti dovevano scen- dere a Chiomonte, data l'impossibilità dei convogli di proseguire. In serata il traffico ferroviario è stato ripristinato, tuttavia i treni, sia dall'Italia sia dalla Francia, viaggiano con notevoli ritardi. In bassa Valle Susa, a Condove, Sant'Antonino, Vaie e altre località, la pioggia ininterrotta ha causato danni alle cabine elettriche; operai dell'Enel hanno lavorato tutto il giorno per ridare la luce ai paesi rimasti al buio. Isolata anche Ceresole Reale per le numerose slavine precipitate sulle strade. Nell'alta Valle dell'Orco la neve ha raggiunto quasi i 2 metri di altezza. Il Centro antivalanghe di Clavière del Club Alpino Italiano segnala che su tutto l'arco alpino occidentale, dal Monviso al Gran Paradiso, vi è pericolo di slavine e valanghe, soprattutto nelle vallate più strette, per il mancato assestamento della neve caduta nelle ultime 24 ore. E' sconsigliato agli sciatori di avventurarsi su percorsi fuori pista. Il Po è straripato ai Murazzi: è un fenomeno eccezionale per il mese di febbraio Paesi al buio e al freddo, strade interrotte da slavine e valanghe Dà tre giorni piove in città e nevica sulle montagne Paesi al buio e al freddo, strade interrotte da slavine e valanghe Isolati Praly, Ferrerò e decine di frazioni sopra Villar Perosa - Balme sommersa dalla neve Guasti alla linea ferroviaria Torino-Modane - Fermi gli impianti di riscaldamento e le centrali elettriche - Allagate le vie di Torino, l'acqua del Po supera gli argini e invade i Murazzi Piove da 3 giorni in pianura e nevica oltre i 1000 metri. I risultati sono: allagamenti, fiumi in piena, caduta di valanghe e slavine, interruzione di strade, paesi borgate e frazioni isolate e al buio. Torino si è svegliata ieri, livida e fredda, dopo una notte di acqua scrosciante. Le strade silenziose si erano trasformate in acquitrini, i marciapiedi dn pozzanghere enormi. Il livello del Po ha superato gli argini: ai Murazzi, ad esemplo, l'acqua ha raggiunto le panchine. La piena del fiume, piuttosto consueta in marzo, rappresenta un'eccezione a metà febbraio. Ieri sono caduti 42 millimetri di pioggia. Rigagnoli impetuosi lungo le strade della collina, dove sono stati segnalati alcuni smottamenti. Cantine allagate in centro e in periferia. Pochi gli interventi del vigili del fuoco. Sulla città fradicia ha soffiato per tutto il giorno un vento gelido che ha costretto a casa la maggior parte dei torinesi oramai abituati alla passeggiata domenicale in sostituzione della gita automobilistica. Più grave la situazione in provincia. A Praly, nella notte tra sabato e domenica, sono cadute ima quarantina di slavine e due valanghe di eccezionali proporzioni che hanno bloccato per 9 chilometri la strada sopra Villar Perosa. Decine di autopullman carichi di sciatori hanno dovuto far ritorno a Pinerolo. I turisti si sono consolati trascorrendo la giornata nei bar, nei ristoranti e visitando il museo della cavalleria, unica attrattiva estiva della città.A Praly, 300 abitanti e oltre 500 turisti sono isolati. Nella località manca anche la corrente elettrica perché le valanghe hanno travolto ed abbattuto i pali della luce. Gli alberghi e gli altri locali pubblici sono a1 buio e al freddo perché non funzionano gli impianti di riscaldamento. Nelle stesse condizioni si trovano Perrero e Salza di Pinerolo. Sono isolate anche le frazioni Riclaretto, Bovile, Maniglia e Paetto. La frazione di Massello ha perso tutti i contatti con gli altri centri abitati, ma non è rimasta al buio perché dispone di una piccola centrale elettrica. Alle prime luci dell'alba sono incominciati i lavori per sgomberare le enormi masse di neve. Mentre le squadre dell'Enel sono impegnate a riattivare gli. impianti di erogazione di energia, gli addetti alla manutenzione delle strade e gli automezzi della provincia lavorano a pieno ritmo, sempre nel timore che nuove slavine si stacchino, da un momento all'altro, dalla montagna. Verso sera sulla Valle Germanasca è scesa una nebbia fredda e densa. Il sindaco di Praly, Oret,' e Breusa, venuto a conoscenza ^.elle interruzioni stradali, ha attraversato 5 chilometri di massa nevosa per raggiungere la località Miniera Gianna e dirigere i lavori e l'opera di soccorso. Tre valanghe si sono abbattute, ieri mattina, nei pressi di Balme: una a Ponte delle Canove, due a Chialambertetto. I tre centri sono isolati, gli spartineve non potranno incominciare a muoversi prima di questa mattina. E' interrotta anche la statale del Sestriere, tra Fenestrelle e Usseaux, in località Pourrières, in vai Chisone, a causa di grosse slavine precipitate nella notte. Si pensa che entro mezzogiorno la statale venga riaperta al traffico: il Colle è comunque raggiungibile attraverso la Val di Susa, ma è indispensabile l'uso delle catene. A Clavière la neve ha raggiunto un metro e 70 centimetri di altezza. I pullman diretti ai centri invernali (Bardonecchia, Cesana, Pian del Frais, Sauze d'Oulx) hanno avuto difficoltà a compiere il percorso. Sulla linea ferroviaria Torino - Modane, nel I tratto tra Chiomonte, Oulx e Bardonecchia, l'abbondante nevicata ha provocato dei guasti, perché i fili hanno ceduto. Per tutto il giorno squadre di operai e tecnici hanno lavorato per ripristinare la linea elettrica. I treni carichi di sciatori hanno subito ritardi, mentre molti turisti dovevano scen- dere a Chiomonte, data l'impossibilità dei convogli di proseguire. In serata il traffico ferroviario è stato ripristinato, tuttavia i treni, sia dall'Italia sia dalla Francia, viaggiano con notevoli ritardi. In bassa Valle Susa, a Condove, Sant'Antonino, Vaie e altre località, la pioggia ininterrotta ha causato danni alle cabine elettriche; operai dell'Enel hanno lavorato tutto il giorno per ridare la luce ai paesi rimasti al buio. Isolata anche Ceresole Reale per le numerose slavine precipitate sulle strade. Nell'alta Valle dell'Orco la neve ha raggiunto quasi i 2 metri di altezza. Il Centro antivalanghe di Clavière del Club Alpino Italiano segnala che su tutto l'arco alpino occidentale, dal Monviso al Gran Paradiso, vi è pericolo di slavine e valanghe, soprattutto nelle vallate più strette, per il mancato assestamento della neve caduta nelle ultime 24 ore. E' sconsigliato agli sciatori di avventurarsi su percorsi fuori pista. Il Po è straripato ai Murazzi: è un fenomeno eccezionale per il mese di febbraio