I nuovi prezzi dell'olio

I nuovi prezzi dell'olio Oggi l'annuncio I nuovi prezzi dell'olio Maggiorazione media di 300 lire al litro - In settimana aumentano altri alimentari - Mercoledì decisione per la benzina (Nostro servizio particolare) Roma, 17 febbraio. Domani il Cip (Comitato interministeriale dei prezzi) renderà noti gli aumenti, all'ingrosso e al consumo, per i vari tipi di olio d'oliva e di semi, decisi fin da sabato dal ministro dell'Industria De Mita. Si parla di una media di 300 lire in più al litro; si è dunque molto al disotto delle richieste delle ditte produttrici, che in alcuni casi raggiungevano le 600 lire al litro. Nei prossimi giorni il Cip dovrà occuparsi anche di elettricità (un aumento delle tariffe era stato annunciato dal governo ai sindacati in occasione della riunione di Palazzo Chigi) e di problemi relativi all'utilizzazione dei cento miliardi che dovrebbero servire da calmiere per alcuni prodotti di largo consumo. Oltre al Comitato interministeriale prezzi anche il governo nei primi giorni della prossima settimana (forse mercoledì) dovrà discutere e prendere una decisione in relazione al prezzo della benzina. Il ministro Giolitti ha dichiarato che è necessario adeguare il prezzo ai nuovi costi del greggio. La super dovrebbe arrivare a costare attorno alle 250 lire al litro, ed una parte dell'aumento andrà al fisco; per questo motivo è necessaria una decisione del governo. II problema dei costi del petrolio riguarda anche il razionamento, la cui attuazione non è stata ancora decisa, anche se si sta lavorando per predisporlo in modo che possa entrare in funzione, eventualmente, per la fine di aprile o i primi di maggio. Sempre in questa settimana, il Cip deciderà anche i nuovi prezzi per alcuni dei 21 generi alimentari compresi nel «blocco» di luglio. Le richieste presentate dalle ditte produttrici riguardano salumi, scatolami, formaggi, burro e latticini in genere. Sembra quasi certo che saranno concessi aumenti, la cui entità non è però prevedibile. Alcuni di questi generi alimentari, i più pregiati, come il prosciutto crudo di Parma e di San Daniele, saranno esclusi dal blocco, dal momento che per loro non si può parlare di «generi di largo consumo». Pane e pasta rimarranno «bloccati» grazie ai cento miliardi stanziati dal governo in funzione «calmieratrice». Intanto continua l'imboscamento dei prodotti in attesa d'aumenti. La Lega nazionale delle cooperative segnala che le industrie dello zucchero non rispettano i contratti stipulati per consegnare la merce. E lo zucchero non manca, aggiungono, perché la Comunità europea ha già venduto agli importatori italiani 7 milioni di quintali di zucchero ai prezzi prefissati dalla stessa Comunità. Non è quindi giustificata nessuna eventuale richiesta di aumento di prezzo, dicono le cooperative; se ne riparlerà, caso mai, per lo zucchero di nuovo raccolto. m. t. I nuovi prezzi dell'olio Oggi l'annuncio I nuovi prezzi dell'olio Maggiorazione media di 300 lire al litro - In settimana aumentano altri alimentari - Mercoledì decisione per la benzina (Nostro servizio particolare) Roma, 17 febbraio. Domani il Cip (Comitato interministeriale dei prezzi) renderà noti gli aumenti, all'ingrosso e al consumo, per i vari tipi di olio d'oliva e di semi, decisi fin da sabato dal ministro dell'Industria De Mita. Si parla di una media di 300 lire in più al litro; si è dunque molto al disotto delle richieste delle ditte produttrici, che in alcuni casi raggiungevano le 600 lire al litro. Nei prossimi giorni il Cip dovrà occuparsi anche di elettricità (un aumento delle tariffe era stato annunciato dal governo ai sindacati in occasione della riunione di Palazzo Chigi) e di problemi relativi all'utilizzazione dei cento miliardi che dovrebbero servire da calmiere per alcuni prodotti di largo consumo. Oltre al Comitato interministeriale prezzi anche il governo nei primi giorni della prossima settimana (forse mercoledì) dovrà discutere e prendere una decisione in relazione al prezzo della benzina. Il ministro Giolitti ha dichiarato che è necessario adeguare il prezzo ai nuovi costi del greggio. La super dovrebbe arrivare a costare attorno alle 250 lire al litro, ed una parte dell'aumento andrà al fisco; per questo motivo è necessaria una decisione del governo. II problema dei costi del petrolio riguarda anche il razionamento, la cui attuazione non è stata ancora decisa, anche se si sta lavorando per predisporlo in modo che possa entrare in funzione, eventualmente, per la fine di aprile o i primi di maggio. Sempre in questa settimana, il Cip deciderà anche i nuovi prezzi per alcuni dei 21 generi alimentari compresi nel «blocco» di luglio. Le richieste presentate dalle ditte produttrici riguardano salumi, scatolami, formaggi, burro e latticini in genere. Sembra quasi certo che saranno concessi aumenti, la cui entità non è però prevedibile. Alcuni di questi generi alimentari, i più pregiati, come il prosciutto crudo di Parma e di San Daniele, saranno esclusi dal blocco, dal momento che per loro non si può parlare di «generi di largo consumo». Pane e pasta rimarranno «bloccati» grazie ai cento miliardi stanziati dal governo in funzione «calmieratrice». Intanto continua l'imboscamento dei prodotti in attesa d'aumenti. La Lega nazionale delle cooperative segnala che le industrie dello zucchero non rispettano i contratti stipulati per consegnare la merce. E lo zucchero non manca, aggiungono, perché la Comunità europea ha già venduto agli importatori italiani 7 milioni di quintali di zucchero ai prezzi prefissati dalla stessa Comunità. Non è quindi giustificata nessuna eventuale richiesta di aumento di prezzo, dicono le cooperative; se ne riparlerà, caso mai, per lo zucchero di nuovo raccolto. m. t.

Persone citate: De Mita, Giolitti

Luoghi citati: Roma, San Daniele