Vittoria dell'Inter, incidenti a Cesena di Bruno Bernardi

Vittoria dell'Inter, incidenti a Cesena Toselli annulla un gol e nega un rigore: saltano i nervi ai tifosi romagnoli Vittoria dell'Inter, incidenti a Cesena La squadra di H. H. "scippa" i bianconeri con un gol di Mazzola, che non segnava dallo scorso campionato - Due tiri dei nerazzurri in tutta la partita contro gli sterili attacchi romagnoli - Un'ora e mezzo d'assedio all'arbitro e ingiurie ai dirigenti dell'Inter Cesena Inter 0 1 CESENA: Boranga 6; Ceccarelli 7, Ammoniaci 7; Festa 7, Canova 7, Cera 8; Orlandi 7 (dal 79' Bertarelli s. v.), Brignani 7, Braida 7, Savoldi II 8, Toschi 7. INTER: Bordon 7; Fedele 7, Facchetti 7; Scala 5, Giubertonl 6, Burgnich 6; Massa 6, Mazzola 7, Boninsegna 5, Bedin 6, Marinai 5 (dal 57' Moro 6). ARBITRO: Toselli 5. RETE: al 69' Mazzola. (Dal nostro Inviato speciale) Cesena, 27 gennaio. A Cesena non era mai successo che un arbitro venisse assediato per un'ora e mezzo negli spogliatoi della • Fiorita > e dovesse fuggire, da una uscita secondaria, su una • pantera » della polizia. E' accaduto oggi a Toselli, « colpevole > di aver annullato un gol di Festa (per un precedente fallo di Braida su Burgnich o su Facchetti?) e di aver negato un calcio di rigore al bianconeri per un Intervento sospetto di Facchetti ai danni di Braida nella ripresa. Anche l'Inter avrebbe un penalty da rivendicare, poiché Boninsegna nella ripresa (33') è stato atterrato in area. L'immeritata sconfitta (0-1) ha contribuito ad esasperare il pubblico romagnolo, noto per la sua compostezza: basti pensare che due anni fa il Cesena aveva conquistato la Coppa disciplina. I tempi cambiano, anche a Cesena ora si contesta, si provocano incidenti, fortunatamente senza gravi conseguenze stavolta, grazie all'intervento in forze degli agenti. E' il clima della serie A. Qualche ingiustizia patita nelle precedenti partite, in particolare domenica scorsa a Roma, ha con¬ tribuito a creare un'atmosfera non proprio serena già prima della partita. Ouando poi Toselli ha annullato il gol di Festa in tribuna è successo II finimondo: I tifosi hanno Inveito contro I coniugi Fraizzoll e contro il vicepresidente Prisco, al grido di « Mafia! » e di « Ladri! ■. Era dal marzo 1972 che II Cesena non perdeva sul proprio campo. A batterlo era stato il Como, allenato da Berselli™. Anche allora il risultato era stato di 0-1. L'Impresa dell'Inter, un autentico « scippo > calcistico, è senza dubbio eccezionale: Il Cesena, come volume di gioco e aggressività, ha sovrastato nettamente la squadra di Helenio Herrera. Nel calcio, però, non basta giocar bene fin sulla soglia dell'area avversaria: bisogna concludere le azioni In gol, per vincere. Pertanto, anche se il gol di Mazzola, realizzato al 24' della ripresa, suona come una beffa per I romagnoli, blosgna obiettivamente riconoscere che il Cesena è mancato clamorosamente In zona conclusiva. L'Inter è scesa in campo con la stessa formazione che aveva vinto nel derby di Coppa Italia. Ha effettuato nell'arco della partita due soli tiri in porta, entrambi ad opera di Mazzola. Il primo all'11': su una uscita difettosa di Boranga, Mazzola ha effettuato un pallonetto e Ammoniaci, quasi sulla linea, è riuscito ad Intercettare con un tuffo di testa. Il secondo, al 24' della ripresa, è stato quello che ha deciso l'esito della partita a favore dell'Inter. E' stata questa l'unica vera azione tecnicamente valida Impostata dai neroazzurri. L'ha Iniziata Scala per Fedele, che ha allungato verso Mazzola: Sandrino di tacco ha Invitato al triangolo Moro, che gli ha restituito Il pallone; Il diagonale di Mazzola si è Infilato sulla destra di Boranga. Mazzola non segnava dalla quintultima partita dello scorso campionato ed anche questo è un segno del destino. L'Inter ha vinto, ma I suoi problemi di fondo restano Insoluti. Mazzola oggi ha sprecato calcio all'inizio: poi, nella ripresa, come mezz'ala di punta, è cresciuto di tono, rendendosi assai utile. E' questo II suo vero ruolo. Nel finale si è poi sacrificato In retrovia, lavorando palloni In velocità. Nella prima frazione Mazzola si era sempre concesso un • dribbling In più », ritardando spesso la manovra nerazzura. Per un'ora buona l'Inter era stata In balla del Cesena. Solo Fedele era riuscito a trascinare qualche pallone in avanti, effettuando il solito cross monotono regolarmente intercettato dall'attenta difesa avversaria. Boninsegna e Mariani non erano mal messi In grado di Impensierire Boranga e non facevano nulla per mettersi a loro volta in condizioni di ricevere palle utili. A centrocampo l'Inter applicava marcature a zona, con Scala e Bedin, mentre Fedele, riportato finalmente nella posizione di terzino d'attacco, che gli è più congeniale, si esprimeva ad un buon livello. Anche Facchetti dimostrava di cavarsela bene come stopper su Braida, mentre Giubertonl era In difficoltà a controllare lo sgusciarne Toschi. Di fronte alla dilagante superiorità territoriale dei padroni di casa l'Inter si è difesa a denti stretti, cercando di far filtro alla meno peggio sul centro campo. Il Cesena ha strappato applausi per il suo gioco moderno e brillante, per II suo ■ forcing > Incessante di tipo inglese, ricco di cross ina povero di tiri in porta. Il Cesena sa sfruttare molto bene le fasce laterali, con immediate aperture, grazie alla splendida regia di Cera in retrovia e di Savoldi II a metà campo, con l'Inserimento costante del terzini e dei centrocampisti In avanti. La manovra scorre fluida e veloce, con passaggi di prima: è un gioco cne frastorna gli avversari e II costringe a • ballare », ma è un gioco Improduttivo. E' questo l'unico neo della squadra allenata da Berselllnl. Braida, Orlandi e Toschi sono spumeggianti, ma quando è II momento di centrare la porta si smarriscono, diventano precipitosi, talvolta Ingenui. Oggi, pur dominando, non hanno creato molte palle gol. Una di queste si è registrata al 9', grazie ad un colpo di testa di Braida a fil di traversa: altre due nella ripresa, ancora con Braida (20') e con Orlandi (30'), entrambe fuori bersaglio. Insomma, il Cesena ha sollevato tanta polvere ma con poca sostanza. Il suo gioco da accademia non è stato premiato dal gol. Premiata è stata invece l'Inter, oltre I suol meriti. E' tornata la • Inter dei miracoli », che riesce a portar via due punti su un campo notoriamente difficile per qualunque squadra, con due soli tiri a rete. Questo conta, In definitiva, per Herrera e per I suol giocatori. E' una vittoria molto Importante per l'Inter, dilaniata da polemiche intestine, e ancora lontana da un rendimento all'altezza delle sue possibilità. Oggi si è vista un'Inter realista, che ha saputo speculare un risultato estremamente positivo. Bruno Bernardi Cesena. Sandrino Mazzola realizza il gol decisivo per i nerazzurri (Telefoto) Vittoria dell'Inter, incidenti a Cesena Toselli annulla un gol e nega un rigore: saltano i nervi ai tifosi romagnoli Vittoria dell'Inter, incidenti a Cesena La squadra di H. H. "scippa" i bianconeri con un gol di Mazzola, che non segnava dallo scorso campionato - Due tiri dei nerazzurri in tutta la partita contro gli sterili attacchi romagnoli - Un'ora e mezzo d'assedio all'arbitro e ingiurie ai dirigenti dell'Inter Cesena Inter 0 1 CESENA: Boranga 6; Ceccarelli 7, Ammoniaci 7; Festa 7, Canova 7, Cera 8; Orlandi 7 (dal 79' Bertarelli s. v.), Brignani 7, Braida 7, Savoldi II 8, Toschi 7. INTER: Bordon 7; Fedele 7, Facchetti 7; Scala 5, Giubertonl 6, Burgnich 6; Massa 6, Mazzola 7, Boninsegna 5, Bedin 6, Marinai 5 (dal 57' Moro 6). ARBITRO: Toselli 5. RETE: al 69' Mazzola. (Dal nostro Inviato speciale) Cesena, 27 gennaio. A Cesena non era mai successo che un arbitro venisse assediato per un'ora e mezzo negli spogliatoi della • Fiorita > e dovesse fuggire, da una uscita secondaria, su una • pantera » della polizia. E' accaduto oggi a Toselli, « colpevole > di aver annullato un gol di Festa (per un precedente fallo di Braida su Burgnich o su Facchetti?) e di aver negato un calcio di rigore al bianconeri per un Intervento sospetto di Facchetti ai danni di Braida nella ripresa. Anche l'Inter avrebbe un penalty da rivendicare, poiché Boninsegna nella ripresa (33') è stato atterrato in area. L'immeritata sconfitta (0-1) ha contribuito ad esasperare il pubblico romagnolo, noto per la sua compostezza: basti pensare che due anni fa il Cesena aveva conquistato la Coppa disciplina. I tempi cambiano, anche a Cesena ora si contesta, si provocano incidenti, fortunatamente senza gravi conseguenze stavolta, grazie all'intervento in forze degli agenti. E' il clima della serie A. Qualche ingiustizia patita nelle precedenti partite, in particolare domenica scorsa a Roma, ha con¬ tribuito a creare un'atmosfera non proprio serena già prima della partita. Ouando poi Toselli ha annullato il gol di Festa in tribuna è successo II finimondo: I tifosi hanno Inveito contro I coniugi Fraizzoll e contro il vicepresidente Prisco, al grido di « Mafia! » e di « Ladri! ■. Era dal marzo 1972 che II Cesena non perdeva sul proprio campo. A batterlo era stato il Como, allenato da Berselli™. Anche allora il risultato era stato di 0-1. L'Impresa dell'Inter, un autentico « scippo > calcistico, è senza dubbio eccezionale: Il Cesena, come volume di gioco e aggressività, ha sovrastato nettamente la squadra di Helenio Herrera. Nel calcio, però, non basta giocar bene fin sulla soglia dell'area avversaria: bisogna concludere le azioni In gol, per vincere. Pertanto, anche se il gol di Mazzola, realizzato al 24' della ripresa, suona come una beffa per I romagnoli, blosgna obiettivamente riconoscere che il Cesena è mancato clamorosamente In zona conclusiva. L'Inter è scesa in campo con la stessa formazione che aveva vinto nel derby di Coppa Italia. Ha effettuato nell'arco della partita due soli tiri in porta, entrambi ad opera di Mazzola. Il primo all'11': su una uscita difettosa di Boranga, Mazzola ha effettuato un pallonetto e Ammoniaci, quasi sulla linea, è riuscito ad Intercettare con un tuffo di testa. Il secondo, al 24' della ripresa, è stato quello che ha deciso l'esito della partita a favore dell'Inter. E' stata questa l'unica vera azione tecnicamente valida Impostata dai neroazzurri. L'ha Iniziata Scala per Fedele, che ha allungato verso Mazzola: Sandrino di tacco ha Invitato al triangolo Moro, che gli ha restituito Il pallone; Il diagonale di Mazzola si è Infilato sulla destra di Boranga. Mazzola non segnava dalla quintultima partita dello scorso campionato ed anche questo è un segno del destino. L'Inter ha vinto, ma I suoi problemi di fondo restano Insoluti. Mazzola oggi ha sprecato calcio all'inizio: poi, nella ripresa, come mezz'ala di punta, è cresciuto di tono, rendendosi assai utile. E' questo II suo vero ruolo. Nel finale si è poi sacrificato In retrovia, lavorando palloni In velocità. Nella prima frazione Mazzola si era sempre concesso un • dribbling In più », ritardando spesso la manovra nerazzura. Per un'ora buona l'Inter era stata In balla del Cesena. Solo Fedele era riuscito a trascinare qualche pallone in avanti, effettuando il solito cross monotono regolarmente intercettato dall'attenta difesa avversaria. Boninsegna e Mariani non erano mal messi In grado di Impensierire Boranga e non facevano nulla per mettersi a loro volta in condizioni di ricevere palle utili. A centrocampo l'Inter applicava marcature a zona, con Scala e Bedin, mentre Fedele, riportato finalmente nella posizione di terzino d'attacco, che gli è più congeniale, si esprimeva ad un buon livello. Anche Facchetti dimostrava di cavarsela bene come stopper su Braida, mentre Giubertonl era In difficoltà a controllare lo sgusciarne Toschi. Di fronte alla dilagante superiorità territoriale dei padroni di casa l'Inter si è difesa a denti stretti, cercando di far filtro alla meno peggio sul centro campo. Il Cesena ha strappato applausi per il suo gioco moderno e brillante, per II suo ■ forcing > Incessante di tipo inglese, ricco di cross ina povero di tiri in porta. Il Cesena sa sfruttare molto bene le fasce laterali, con immediate aperture, grazie alla splendida regia di Cera in retrovia e di Savoldi II a metà campo, con l'Inserimento costante del terzini e dei centrocampisti In avanti. La manovra scorre fluida e veloce, con passaggi di prima: è un gioco cne frastorna gli avversari e II costringe a • ballare », ma è un gioco Improduttivo. E' questo l'unico neo della squadra allenata da Berselllnl. Braida, Orlandi e Toschi sono spumeggianti, ma quando è II momento di centrare la porta si smarriscono, diventano precipitosi, talvolta Ingenui. Oggi, pur dominando, non hanno creato molte palle gol. Una di queste si è registrata al 9', grazie ad un colpo di testa di Braida a fil di traversa: altre due nella ripresa, ancora con Braida (20') e con Orlandi (30'), entrambe fuori bersaglio. Insomma, il Cesena ha sollevato tanta polvere ma con poca sostanza. Il suo gioco da accademia non è stato premiato dal gol. Premiata è stata invece l'Inter, oltre I suol meriti. E' tornata la • Inter dei miracoli », che riesce a portar via due punti su un campo notoriamente difficile per qualunque squadra, con due soli tiri a rete. Questo conta, In definitiva, per Herrera e per I suol giocatori. E' una vittoria molto Importante per l'Inter, dilaniata da polemiche intestine, e ancora lontana da un rendimento all'altezza delle sue possibilità. Oggi si è vista un'Inter realista, che ha saputo speculare un risultato estremamente positivo. Bruno Bernardi Cesena. Sandrino Mazzola realizza il gol decisivo per i nerazzurri (Telefoto)

Luoghi citati: Cesena, Italia, Roma