Oggi la decisione per la "Tesoriera,,

Oggi la decisione per la "Tesoriera,, La villa acquistata dal Comune? Oggi la decisione per la "Tesoriera,, L'area (78.440 mq) è di proprietà dei gesuiti che vi hanno trasferito l'Istituto Sociale - Il rettore: "Da tempo siamo disposti ad andarcene per evitare le critiche" Questa sera, all'ordine del giorno del Consiglio comunale figura uno dei più annosi problemi della città. Sì discuterà cioè sul futuro della villa Tesoriera e del suo parco, alla Barriera di Francia. L'area interessata, di 78.440 metri quadrati, è di proprietà dei gesuiti che vi hanno costruito all'inizio degli Anni 60 una sede per il loro istituto «Sociale», trasferito da via Arsenale. I religiosi affittano al Comune per due milioni e mezzo la striscia di 14 mila metri quadri davanti a corso Francia: questa zona è quindi aperta ai cittadini ed è già destinata a verde pubblico dal piano regolatore. La striscia di parco di 41.750 metri quadri dietro la Villa, lungo la via Asinari di Bernezzo, è ad uso «servizi pubblici» e qui i gesuiti hanno eretto i prefabbricati per la loro scuola. La parte restante dell'area, che comprende l'edificio e la zona immediatamente circostante, è invece a «verde privato». Questa sera, i consiglieri comunali dovrebbero decidere l'esproprio delle due zone verso corso Francia e via Asinarì e impegnarsi a una variante (da verde privato a pùbblico) della terza parte, per procedere poi all'acquisto. In questo modo, si avvierà verso la soluzione un problema che si trascina tra interminabili discussioni da 16 anni. I gesuiti hanno già iniziato la costruzione di una nuova sede per le loro scuole in corso Siracusa. Sono disposti ad andarsene, «augurandosi» (dice un loro comunicato) «che l'ammontare dell'indennizzo non punisca i diritti da tutti riconosciuti come legittimi». Si allude cioè al costo dell'operazione di esproprio, costo che è sensibilmente diminuito dopo la legge 865 sulla casa che dovrebbe permettere di assicurare alla città la «Tesoriera» a «prezzi agricoli». Si parla di 300-400 milioni contro i molti miliardi necessari prima della legge stessa. Nel loro comunicato i religiosi (duramente chiamati in causa in questi anni dal comitato di quartiere e sottoposti a pesanti critiche anche da parte cattolica) affermano che già nel giugno del '71 avevano proposto l'esproprio al Comune ma che questi si era limitato all'affitto di un pezzo della loro area. «Come già di' cemmo allora, vogliamo evitare che la nostra pazienza e il nostro silenzio continuino ad essere interpretati come segno di scarsa sensibilità sociale o ricerca di chissà quali speculazioni a danno della collettività — ci ha detto ieri padre Corsanego, rettore del Sociale —. Da tempo sapevamo che la valutazione del terreno sui due-tre miliardi, pur fatta dagli uffici competenti, non sarebbe mai stata accettata dal Comune». / gesuiti comprarono il complesso più di dieci anni fa per 800 milioni: costruirono una serie di prefabbricati dove, come ricordano, «si tengono anche lezioni serali per 200 giovani a solo 20 mila lire l'anno». La villa, l'affittano da qualche anno a un ristorante e a un club di tennis. «Con i soldi dell'esproprio — dice padre Corsanego — finanzieremo parte dei lavori per il nuovo collegio di corso Siracusa che avrà una capienza di mille allievi». o «dbf Oggi la decisione per la "Tesoriera,, La villa acquistata dal Comune? Oggi la decisione per la "Tesoriera,, L'area (78.440 mq) è di proprietà dei gesuiti che vi hanno trasferito l'Istituto Sociale - Il rettore: "Da tempo siamo disposti ad andarcene per evitare le critiche" Questa sera, all'ordine del giorno del Consiglio comunale figura uno dei più annosi problemi della città. Sì discuterà cioè sul futuro della villa Tesoriera e del suo parco, alla Barriera di Francia. L'area interessata, di 78.440 metri quadrati, è di proprietà dei gesuiti che vi hanno costruito all'inizio degli Anni 60 una sede per il loro istituto «Sociale», trasferito da via Arsenale. I religiosi affittano al Comune per due milioni e mezzo la striscia di 14 mila metri quadri davanti a corso Francia: questa zona è quindi aperta ai cittadini ed è già destinata a verde pubblico dal piano regolatore. La striscia di parco di 41.750 metri quadri dietro la Villa, lungo la via Asinari di Bernezzo, è ad uso «servizi pubblici» e qui i gesuiti hanno eretto i prefabbricati per la loro scuola. La parte restante dell'area, che comprende l'edificio e la zona immediatamente circostante, è invece a «verde privato». Questa sera, i consiglieri comunali dovrebbero decidere l'esproprio delle due zone verso corso Francia e via Asinarì e impegnarsi a una variante (da verde privato a pùbblico) della terza parte, per procedere poi all'acquisto. In questo modo, si avvierà verso la soluzione un problema che si trascina tra interminabili discussioni da 16 anni. I gesuiti hanno già iniziato la costruzione di una nuova sede per le loro scuole in corso Siracusa. Sono disposti ad andarsene, «augurandosi» (dice un loro comunicato) «che l'ammontare dell'indennizzo non punisca i diritti da tutti riconosciuti come legittimi». Si allude cioè al costo dell'operazione di esproprio, costo che è sensibilmente diminuito dopo la legge 865 sulla casa che dovrebbe permettere di assicurare alla città la «Tesoriera» a «prezzi agricoli». Si parla di 300-400 milioni contro i molti miliardi necessari prima della legge stessa. Nel loro comunicato i religiosi (duramente chiamati in causa in questi anni dal comitato di quartiere e sottoposti a pesanti critiche anche da parte cattolica) affermano che già nel giugno del '71 avevano proposto l'esproprio al Comune ma che questi si era limitato all'affitto di un pezzo della loro area. «Come già di' cemmo allora, vogliamo evitare che la nostra pazienza e il nostro silenzio continuino ad essere interpretati come segno di scarsa sensibilità sociale o ricerca di chissà quali speculazioni a danno della collettività — ci ha detto ieri padre Corsanego, rettore del Sociale —. Da tempo sapevamo che la valutazione del terreno sui due-tre miliardi, pur fatta dagli uffici competenti, non sarebbe mai stata accettata dal Comune». / gesuiti comprarono il complesso più di dieci anni fa per 800 milioni: costruirono una serie di prefabbricati dove, come ricordano, «si tengono anche lezioni serali per 200 giovani a solo 20 mila lire l'anno». La villa, l'affittano da qualche anno a un ristorante e a un club di tennis. «Con i soldi dell'esproprio — dice padre Corsanego — finanzieremo parte dei lavori per il nuovo collegio di corso Siracusa che avrà una capienza di mille allievi». o «dbf

Luoghi citati: Bernezzo, Francia