Un pomeriggio con Bach

Un pomeriggio con Bach L'organista Litaize ieri al Conservatorio Un pomeriggio con Bach Sull'onda dello straordinario successo di pubblico ottenuto nei mesi autunnali, sono ripresi ieri pomeriggio all'Auditorium i concerti della domenica organizzati dall'Unione Musicale. Se ne annunciano altri due per il mese di gennaio e tutto lascia prevedere che anche nelle settimane successive il pubblico torinese potrà contare su un nobile diversivo musicale per colorire le domeniche. Pubblico foltissimo, è ormai pleonastico dirlo, anche per ascoltare il grande Gaston Litaize, sommo rappre¬ sentante della fecondissima scuola organistica francese, compositore egli stesso di musica sacra vocale e strumentale. In un nutrito programma, interamente dedicato a Bach, ha condotto gli ascoltatori al corrente di quelle musiche, irradiando, dal suo modo inconfondibile di porgere il discorso bachiano, la luce di una pungente personalità d'interprete. Litaize suona innanzitutto con calma: i suoi tempi procedono tranquilli senza ombra di pesantezza e con accattivante fluidità; il discorso ha sempre l'aspetto di una facilità elementare, anche nei più complicati intrecci polifonici; a questo si aggiunge il gusto della registrazione scelta con criteri di finissimo accostamento timbrico, ma pure con estrema sobrietà, sempre al servizio dell'idea musicale esposta. Il programma comprendeva il Preludio e fuga in mi minore, la Sesta trio sonata in sol maggiore, dieci corali dall'Orgelbuchlein, la Passacaglia in do minore. Applausi vivissimi e alcuni numeri fuori programma. p. g. Un pomeriggio con Bach L'organista Litaize ieri al Conservatorio Un pomeriggio con Bach Sull'onda dello straordinario successo di pubblico ottenuto nei mesi autunnali, sono ripresi ieri pomeriggio all'Auditorium i concerti della domenica organizzati dall'Unione Musicale. Se ne annunciano altri due per il mese di gennaio e tutto lascia prevedere che anche nelle settimane successive il pubblico torinese potrà contare su un nobile diversivo musicale per colorire le domeniche. Pubblico foltissimo, è ormai pleonastico dirlo, anche per ascoltare il grande Gaston Litaize, sommo rappre¬ sentante della fecondissima scuola organistica francese, compositore egli stesso di musica sacra vocale e strumentale. In un nutrito programma, interamente dedicato a Bach, ha condotto gli ascoltatori al corrente di quelle musiche, irradiando, dal suo modo inconfondibile di porgere il discorso bachiano, la luce di una pungente personalità d'interprete. Litaize suona innanzitutto con calma: i suoi tempi procedono tranquilli senza ombra di pesantezza e con accattivante fluidità; il discorso ha sempre l'aspetto di una facilità elementare, anche nei più complicati intrecci polifonici; a questo si aggiunge il gusto della registrazione scelta con criteri di finissimo accostamento timbrico, ma pure con estrema sobrietà, sempre al servizio dell'idea musicale esposta. Il programma comprendeva il Preludio e fuga in mi minore, la Sesta trio sonata in sol maggiore, dieci corali dall'Orgelbuchlein, la Passacaglia in do minore. Applausi vivissimi e alcuni numeri fuori programma. p. g.

Persone citate: Bach