Una cena in fretta per la Cinquetti

Una cena in fretta per la Cinquetti Mezzanotte dopo Canzonissima Una cena in fretta per la Cinquetti Incertezza fino all'ultimo minuto: i nove finalisti avevano le stesse possibilità di vincere - Ora si pensa all'Eurofestival della canzone (Nostro servizio particolare) Roma, 6 gennaio. Il '73 si è chiuso all'insegna del ballo liscio ed anche Canzonissima ha rispettato questo ritorno agli Anni 40: ha vinto Gigliola Cinquetti, la prima cantante italiana che ha intuito che era il momento di rilanciare questo genere. Basti pensare che del primo « 33 giri » di ballo liscio da lei inciso sono stati venduti 200 mila dischi. Nell'anno in cui aveva vinto tutto (il '64), Sanremo e Eurofestival, Canzonissima le era sfuggita di un soffio; primo era risultato Claudio Villa. Nove anni sono dovuti passare perché Gigliola potesse scrivere il suo nome nell'albo d'oro della trasmissione televisiva. E' la terza donna che riesce nell'impresa; è stata preceduta da Nilla Pizzi e da Dalida. Nel conteggio delle cartoline si era imposto Mino Reitano, mentre per le giurie i più votati sono stati i Vianella: Gigliola li ha conciliati entrambi. I più delusi della finale di stasera sono stati gli «invitati» presenti al Teatro delle Vittorie i quali, giunti convinti di assistere «dal vivo» alla serata conclusiva del torneo, si sono dovuti accontentare di seguirne le varie fasi su di un grande teleschermo sistemato di fronte alla galleria. Hanno visto più o meno le stesse cose viste nelle loro case dai telespettatori. Stando alle previsioni circa quaranta milioni di italiani (venti e venti) hanno seguito la finale-fiume di Canzonissima. Il contorno, l'esibizione dell'orchestra di Pippo Caruso, gli interventi degli ospiti Silvan e Aldo Giuffrè, le divagazioni di Pippo Baudo, di Mita Medici e di Rosaria Omaggio, e le esecuzioni dei cantanti erano già state registrate nei giorni scorsi; l'uni¬ ca parte trasmessa in diretta riguardava i collegamenti con le cinque sedi dei centri di raccolta dei voti e la replica della «canzonissima» da parte del vincitore. Due indiscrezioni sono trapelate dietro le quinte del Teatro delle Vittorie e riguardano Silvan e Aldo Giuffrè. Il primo si è portato da casa, e non ha voluto ricorrere all'aiuto dei tecnici della televisione, le attrezzature che gli sono servite per fare «volare» Mita Medici, mentre Aldo Giuffrè, che in un primo tempo avrebbe dovuto esibirsi con il fratello Carlo, ha rinunciato al partner perché si dice che sia in «fredda» con lui. Spente le telecamere all'interno del Teatro i concorrenti e i loro accompagnatori hanno raggiunto di corsa i ristoranti prenotati in anticipo dai vari discografici con la speranza di festeggiare il vincitore. Sei case erano rappresentate in finale. Sono stati comunque banchetti molto sbrigativi quelli che hanno fatto da appendice alla Canzonissima '73 poiché per l'austerità i trattori dell'«area» del Teatro delle Vittorie dovevano chiudere a mezzanotte. Che l'esito di questa Canzonissima rappresentasse una sorpresa, è scontato poiché mai come quest'anno tanti concorrenti hanno affrontato lo scontro decisivo con identiche probabilità di successo. Nessuno dei nove finalisti aveva vinto in precedenza questo torneo abbinato alla lotteria. Se l'edizione di Canzonissima 1973-74 non si è sottratta alle critiche per quanto riguarda lo spettacolo e la collocazione oraria, bisogna riconoscere che è riuscita a proporre nel finale nove brani decorosi. I Vianella hanno presentato Canto d'amore di Homeide, una favola musicata che fin dalla prima esecu¬ zione è parsa «giusta» per il tipo d'interpretazione offerto dai suoi esecutori; Gigliola Cinquetti con Alle porte del Sole ha portato avanti il discorso da lei intrapreso con L'operazione «Liscio». «In questa Canzonissima — ha detto la Cinquetti — sono arrivata in finale non solo perché la canzone è piaciuta, ma per merito della mia faccia. Il pubblico ha scoperto una Cinquetti ironica e disinvolta mentre fino a ieri mi credevano musona». Per la finale la cantante veronese ha indossato di nuovo per scaramanzia il vestito rosa già sfoggiato nella trasmissione che precedette il Natale. La partecipazione all'Eurofestival '74 attende adesso la vincitrice di Canzonissima. Ernesto Baldo Una cena in fretta per la Cinquetti Mezzanotte dopo Canzonissima Una cena in fretta per la Cinquetti Incertezza fino all'ultimo minuto: i nove finalisti avevano le stesse possibilità di vincere - Ora si pensa all'Eurofestival della canzone (Nostro servizio particolare) Roma, 6 gennaio. Il '73 si è chiuso all'insegna del ballo liscio ed anche Canzonissima ha rispettato questo ritorno agli Anni 40: ha vinto Gigliola Cinquetti, la prima cantante italiana che ha intuito che era il momento di rilanciare questo genere. Basti pensare che del primo « 33 giri » di ballo liscio da lei inciso sono stati venduti 200 mila dischi. Nell'anno in cui aveva vinto tutto (il '64), Sanremo e Eurofestival, Canzonissima le era sfuggita di un soffio; primo era risultato Claudio Villa. Nove anni sono dovuti passare perché Gigliola potesse scrivere il suo nome nell'albo d'oro della trasmissione televisiva. E' la terza donna che riesce nell'impresa; è stata preceduta da Nilla Pizzi e da Dalida. Nel conteggio delle cartoline si era imposto Mino Reitano, mentre per le giurie i più votati sono stati i Vianella: Gigliola li ha conciliati entrambi. I più delusi della finale di stasera sono stati gli «invitati» presenti al Teatro delle Vittorie i quali, giunti convinti di assistere «dal vivo» alla serata conclusiva del torneo, si sono dovuti accontentare di seguirne le varie fasi su di un grande teleschermo sistemato di fronte alla galleria. Hanno visto più o meno le stesse cose viste nelle loro case dai telespettatori. Stando alle previsioni circa quaranta milioni di italiani (venti e venti) hanno seguito la finale-fiume di Canzonissima. Il contorno, l'esibizione dell'orchestra di Pippo Caruso, gli interventi degli ospiti Silvan e Aldo Giuffrè, le divagazioni di Pippo Baudo, di Mita Medici e di Rosaria Omaggio, e le esecuzioni dei cantanti erano già state registrate nei giorni scorsi; l'uni¬ ca parte trasmessa in diretta riguardava i collegamenti con le cinque sedi dei centri di raccolta dei voti e la replica della «canzonissima» da parte del vincitore. Due indiscrezioni sono trapelate dietro le quinte del Teatro delle Vittorie e riguardano Silvan e Aldo Giuffrè. Il primo si è portato da casa, e non ha voluto ricorrere all'aiuto dei tecnici della televisione, le attrezzature che gli sono servite per fare «volare» Mita Medici, mentre Aldo Giuffrè, che in un primo tempo avrebbe dovuto esibirsi con il fratello Carlo, ha rinunciato al partner perché si dice che sia in «fredda» con lui. Spente le telecamere all'interno del Teatro i concorrenti e i loro accompagnatori hanno raggiunto di corsa i ristoranti prenotati in anticipo dai vari discografici con la speranza di festeggiare il vincitore. Sei case erano rappresentate in finale. Sono stati comunque banchetti molto sbrigativi quelli che hanno fatto da appendice alla Canzonissima '73 poiché per l'austerità i trattori dell'«area» del Teatro delle Vittorie dovevano chiudere a mezzanotte. Che l'esito di questa Canzonissima rappresentasse una sorpresa, è scontato poiché mai come quest'anno tanti concorrenti hanno affrontato lo scontro decisivo con identiche probabilità di successo. Nessuno dei nove finalisti aveva vinto in precedenza questo torneo abbinato alla lotteria. Se l'edizione di Canzonissima 1973-74 non si è sottratta alle critiche per quanto riguarda lo spettacolo e la collocazione oraria, bisogna riconoscere che è riuscita a proporre nel finale nove brani decorosi. I Vianella hanno presentato Canto d'amore di Homeide, una favola musicata che fin dalla prima esecu¬ zione è parsa «giusta» per il tipo d'interpretazione offerto dai suoi esecutori; Gigliola Cinquetti con Alle porte del Sole ha portato avanti il discorso da lei intrapreso con L'operazione «Liscio». «In questa Canzonissima — ha detto la Cinquetti — sono arrivata in finale non solo perché la canzone è piaciuta, ma per merito della mia faccia. Il pubblico ha scoperto una Cinquetti ironica e disinvolta mentre fino a ieri mi credevano musona». Per la finale la cantante veronese ha indossato di nuovo per scaramanzia il vestito rosa già sfoggiato nella trasmissione che precedette il Natale. La partecipazione all'Eurofestival '74 attende adesso la vincitrice di Canzonissima. Ernesto Baldo

Luoghi citati: Roma, Sanremo