Licenza di navigare

Licenza di navigare BARCA A VELA Licenza di navigare Non si può più navigare (se la barca supera i 5 metri) senza la < annotazione di sicurezza > sulla licenza. Dovremo fare la domanda In carta bollata alla capitaneria di porto, oppure agli uffici locali, chiedendo l'ispezione dello scafo. L'annotazione non verrà concessa se a bordo non ci sarà tutto quanto prescrive la legge. Benissimo, ma come risolveremo il problema degli « apparecchi galleggianti sufficienti a tutte le persone a bordo »? Per navigare fino a 3 miglia dalla costa non sono richiesti. Se abbiamo ambizioni maggiori, e vogliamo spingerci fino a 20 miglia, ecco il pasticcio: non si riesce a capire con quali criteri le autorità marittime stabiliscano il numero delle persone a bordo e perciò la capacità dell'apparecchio galleggiante. Secondo alcune capitanerie non si considerano le persone effettivamente imbarcate, ma quelle indicate dalla portata massima dello scafo. Facciamo II caso di una barca di 8 metri. La licenza consente di imbarcare fino a 10 persone. Per uscire a vela in due dovremo caricare una zattera per 10 (ammesso che sia possibile)? Applicando la legge in questo modo saremo obbligati a non uscire più dal porto. Infatti uno scafo a vela di classe modesta, fra I 6 e gli 8 metri, non offre lo spazio fisico sufficiente per tenere a bordo una zattera da 10 persone. Fra i mezzi consentiti (si può averne l'elenco dalle capitanerie) è compreso l'autogonfiabile, racchiuso nei contenitori poco ingombranti. Ma la spesa è enorme: quasi un milione per due autogonfiabili da 5 persone. La sola soluzione ragionevole è questa: chiedere subito alla capitaneria di ridurre la portata massima della barca. Se la licenza indica 10 persone, farle ridurre a 5, anche a 4. Basterà, per essere in regola, avere a bordo un canotto di tipo ammesso, abilitato per 4 persone. Poiché non è facile stivare un canotto pneumatico di dimensioni sufficienti, ad esempio un « Laros » o altro tipo analogo, potrebbe essere tollerato il rimorchio. 11 ministero dovrebbe chiarirlo subito, a scanso di equivoci. E resterebbe il problema delle brevi uscite a vela, del bordeggio a mezzo miglio dalla costa: sempre col battello a rimorchio? Per ora non sono ammesse deroghe. Gli ufficiali delle capitanerie dicono: ' Come possiamo sapere se la barca si limita a navigare a breve distanza oppure si dirige al lar go? ». L'imbarazzo è grande. Ve lo Immaginate un barchlno di 6-7 metri, leggero, ben invelato, capace di planare, costretto a bordeggiare trascinandosi dietro un grande canotto, oppure trasportando sulla tuga uno zatterone? C'è da sperare che sia ammessa la navigazione fino a 3 miglia senza • apparecchi galleggianti per tutte le persone a bordo » (beninteso avendo un giubbotto salvagente per ogni persona) anche per le barche abilitate a spingersi fino a 20 miglia. Se la barca viene sorpresa dai carabinieri oltre le 3 miglia, [I proprietario paghi per "la sua" colpa" e là sua Imprudenza. C'è anche da sperare che i produttori di battelli pneumatici si accordino per la ricerca di un tipo veramente economico e facilmente a asportabile su barche fino a i. metri, quelle che non hanno spazio sufficiente sulla tuga o nei gavoni. Il problema è molto serio e condiziona il futuro della nautica economica, sempre più minacciata da Intollerabili spese di esercizio. Mario Fazio

Persone citate: Mario Fazio