Sul ghiacciaio con auto e aereo di Gigi Mattana

Sul ghiacciaio con auto e aereo NEVE E SPORT Sul ghiacciaio con auto e aereo A Courmayeur non manca nulla: una rete di Impianti che, per portata orarla, la pone al secondo posto In Italia dietro soltanto a Cortina d'Ampezzo, una gamma di piste (oltre cinquanta chilometri] di tutti I livelli, una ricettività prossima ai ventimila posti letto, strade sempre aperte e sgombre di neve per arrivarvi. Ma lo sci è In continua evoluzione e c'è chi, di fronte alle piste troppo affollate, sogna un ritorno ai primardi, una discesa in neve fresca dove le proprie tracce sono l'unico segno umano. Ma se la discesa fuori pista è una esperienza entusiasmante, località con le pelli di foca lo è molto meno e quindi non resta che un mezzo, l'aereo, da usare come funivia. Nelle altre nazioni già da diversi anni si è attrezzati per i voli in montagna: tutti i nuovi centri sciistici francesi - possiedono addirittura un altiporto con la pi' sta In asfalto e che, oltre ai voli turistici, accoglie collegamenti giornalieri con Parigi, ma per l'Italia è una novità. Illustriamo una delle più classiche gite che il Mont Blanc Travet organizza con partenza da una qualsiasi località valdostana. Poiché l'aeroporto di Aosta non possiede la dogana un'auto della organizzazione ci trasporterà fino all'aeroporto savoiardo di Sallan- ches o a quello svizzero di Sion (per questa gita al primo) dove arriveremo nella prima mattinata; si decolla su un Pilatus Porter (monomotore Ideale per il volo in montagna che trasporta sette passeggeri) e si atterra poco sotto la vetta del Ruitor sul grande ghiaccialo a tremila metri di quota. Di qui avremo due vie di discesa: o lungo II ghiaccialo del Grand, piuttosto facile e con diverse esposizioni e quindi nevi differenti o lungo II ghiaccialo d'Avernet, molto ripido e adatto soltanto a chi sa portare benissimo gli sci. I due Itinerari si riuniscano sul Plateau della Sasslère e di qui si scende attraverso facili pendii toccando alcune suggestive borgate della Tarentalse. Un'auto ci preleva e ci conduce a Roslère da cui con tre skllifts si arriva al Colle del Piccolo San Bernardo e, dopo un facile percorso in cresta, si scende a La Thulle dove un'auto ci riporta alla località di partenza: avremo compiuto una discesa di 20 chilometri su 2 mila metri di dislivello (piste simili non ne esistono) impiegando, a seconda della nostra capacità, dalle due alle quattro ore e senza pericolo perché la presenza obbligatoria di una guida è garanzia di sicurezza. Se questa è la gita più « classica », soprattutto per chi si trova a Courmayeur, altre però ve ne sono di altrettanto interessanti: il Mlravldl, leggermente più breve e più facile, il Dòme de Gouter, il Monte Rosa, il Breithorn (chi non ha desiderato salire su quel panettone nevoso che sovrasta il Plateau Rosa?) fino alla stupenda Alphubel, tutte escursioni con lunghezze prossime ai venti chilometri e atterraggi a quote anche superiori al quattromila metri. Infine i prezzi: si aggirano sulle trentamila lire a seconda della discesa e naturalmente il trasporto in auto all'estero incide sulla tariffa per una buona percentuale; è certo più caro che una giornata In pista, In mezzo a migliala di altri sciatori, ma un esperienza slmile vale la pena di essere vissuta. Gigi Mattana

Persone citate: Blanc, Mont, Pilatus Porter

Luoghi citati: Ampezzo, Aosta, Courmayeur, Italia, Parigi