Medio Oriente: s'attende la missione di Kissinger

Medio Oriente: s'attende la missione di Kissinger Mentre in Israele continua la crisi politica Medio Oriente: s'attende la missione di Kissinger Il segretario di Stato domani a Londra, da dove proseguirà per il teatro della nuova mediazione - I delegati al "vertice" islamico di Lahore chiedono l'immediato ritiro degli israeliani dalle zone occupate Londra, 23 febbraio. Il segretario di Stato americano, Henry Kissinger, farà una breve tappa a Londra lunedi sera nel corso del suo previsto viaggio in Medio Oriente. Lo .ha annunciato un portavoce del Foreign Office. Kissinger si incontrerà martedì mattina col ministro degli Esteri britannico, Alee Douglas Home. Al colloquio sarà presente anche il ministro dell'energia Lord Carrington. Il colloquio, secondo gli osservatori, sarà centrato sui problemi dei rifornimenti petroliferi del Medio Oriente. (Ansa-Reuter) Tel Aviv, 23 febbraio. La signora Golda Meir si trova oggi di fronte a due pesanti sfide, durante gli sforzi per la formazione di un nuovo governo a Gerusalemme. Una da parte dell'opposizione di centro - destra, e l'altra dall'interno del suo stesso partito laborista. I sostenitori del ministro della Difesa uscente, Moshe Dayan, hanno ribadito il rifiuto di portare all'interno del governo la loro corrente laborista. Il gruppo di opposizione « Likud », guidato dal noto ex generale Ariel Sharon, ha annunciato che farà tutto il possibile per abbattere la coalizione di minoranza scelta da Golda Meir, alla ricerca di nuove elezioni generali. La crisi ha posto in discussione l'opportunità che la settantacinquenne statista discuta del disimpegno militare con la Siria durante l'incontro con il segretario di Stato americano, in programma per la settimana ventura. Il ministro uscente del Lavoro, Yosef Almogi, che appartiene al «Rafia, la corrente di Dayan, in cui militano otto dei 51 parlamentari laboristi, ha dichiarato davanti ai microfoni di Radio Gerusalemme: «E' stato gettato il seme di una possibile scissione nel partito laborista», e ha aggiunto che né lui, né Dayan, né Shimon Peres, ministro uscente per le Telecomunicazioni, intendono mutare atteggiamento per entrare in un governo guidato da Golda Meir. La signora primo ministro ha dichiarato al presidente della Repubblica, il professor Ephraim Katzir, che formerà il governo con il sicuro appoggio di 58 dei 120 membri della Knesset, il Parlamento di Gerusalemme, e con il sostegno esterno di tre altri deputati di sinistra che le consentiranno di avere la maggioranza, sia pure per un solo voto. (Ansa-Upi) Lahore, 23 febbraio. L'impegno ad adoperarsi in tutti i settori per costringere Israele ad abbandonare immediatamente e senza condizioni i territori arabi occupati dal 1967, è espresso in uno dei due documenti approvati questa sera all'unanimità dalle 37 delegazioni che hanno dato vita a Lahore alla conferenza al vertice islamica. Temi della risoluzione principale, adottata questa sera dall'assemblea, erano il «Medio Oriente» e «la causa palestinese». Oltre a caldeggiare il ritiro israeliano la conferenza ha ribadito la necessità che Gerusalemme torni sotto la sovranità araba ed ha riconosciuto l'Organizzazione per la liberazione della Palestina di Yasser Arafat come «l'unica legittima rappresentante della nazione palestinese...». Nel documento esplicite critiche vengono mosse agli Stati Uniti, colpevoli, insieme con altri Paesi, di aver soste nuto Israele militarmente, economicamente e politicamente, dando in questo modo al governo di Golda Meir «la possibilità di proseguire nella sua politica di aggressione». La seduta odierna è stata caratterizzata, come quella pomeridiana di ieri, dall'in' tervento del presidente algerino Bumedien. (Ap)