Parigi: piano d'emergenza per i problemi dell'energia

Parigi: piano d'emergenza per i problemi dell'energia Parigi: piano d'emergenza per i problemi dell'energia Sarà annunciato il 5 marzo - Improvvisa convocazione di Messmer all'Eliseo (Dal nostro corrispondente) Parigi, 23 febbraio. Pompidou ha improvvisamente convocato stamattina all'Eliseo il primo ministro Messmer, facendogli interrompere il fine settimana a Sarresburg. Persino la radio si è chiesta se il colloquio così urgente. Inconsueto, e quindi eccezionale, non sia da mettere in relazione a un rimpasto governativo o addirittura allo stato di salute del Presidente della Repubblica. L'Eliseo ha fatto sapere che l'incontro è invece stato consacrato alla preparazione di un piano d'emergenza per l'energia da sottoporre al consiglio dei ministri del 5 marzo. Messmer ha rifiutato qualsiasi dichiarazione dopo il colloquio durato un'ora e mezzo. Ma gl'interrogativi sono rimasti dato che mai di sabato un primo ministro è stato convocato alla presidenza della Repubblica, salvo per la recente decisione di far fluttuare il franco presa il 19 gennaio scorso. Solitamente Pompidou dedica al primo ministro due incontri fissi settimanali: il lunedì e il venerdì. Le voci di un imminente rimpasto governativo, magari per creare un «supergabinetto» riservato ai problemi dell'energia, si sono quindi irrobustite anche se non si pensa ancora a un cambio della guardia Messmer-Giscard d"Estaing che trova ostili molti gollisti. Secondo molti osservatori, anzi, il recente colloquio di Pompidou col leader gollista Chaban Delmas è stato voluto dal presidente della Repubblica proprio per smentire le previsioni dei giornali sulla chiamata di Giscard d'Estaing alla presidenza del consiglio. I commenti politici cominciano comunque a mettere a fuoco il bilancio di un anno. Nel marzo 1973 sono avvenute le prime elezioni del postgollismo, rivelando l'esistenza di una «alternativa di sinistra» che ha mutato l'atmo- sfera di stabilità gollista della Francia. Il marzo 1974 si avvi- . . n cina senza che la maggioranza abbia rafforzato il governo nato dalle elezioni, ed anzi con questo governo continuamente discusso. Jean Jacques Servan Schreiber oggi scrive che si celebra «il compleanno di un vuoto politico».

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